Sergio Scaglietti
Sergio Scaglietti (Modena, 9 gennaio 1920 – Modena, 20 novembre 2011) è stato un designer e imprenditore italiano attivo nell'automotive design.
Biografia
Sergio Scaglietti si appassionò alla creazione di auto fin da bambino. Ad otto anni già si divertiva a creare macchinine da corsa utilizzando creta e fili di ferro.[1] Nel 1933, a tredici anni, dopo la morte del padre[2] trovò subito lavoro presso un carrozziere.[1]
Sei anni più tardi, nel 1939, avvenne l'incontro con Enzo Ferrari, a cui Scaglietti sarà legato da un profondo rapporto professionale, ma soprattutto di amicizia, per tutta la vita.[3] Il Drake, allora titolare della Scuderia Ferrari dell'Alfa Romeo,[4] capitò per caso nel cortile dell'officina dove lavorava Scaglietti, che all'epoca era un semplice martellatore lattoniere addetto alla riparazione dei parafanghi delle auto da corsa;[5] qui Ferrari notò un'Alfa 12 cilindri riparata e modificata da Scaglietti, con vari cambiamenti a parafanghi e fanali, che avevano dato alla vettura una linea aerodinamica e futuristica. Ferrari ne restò incuriosito ed affascinato, e così iniziò a mandare da Scaglietti tutti i piloti e clienti che necessitavano di riparazioni per le loro auto,[1] i quali non fecero altro che confermare la bontà dei suoi lavori.[3]
Nel 1951 Scaglietti fondò la Carrozzeria Scaglietti, ed Enzo Ferrari (che nel 1947 aveva dato vita alla Ferrari) incominciò a commissionagli delle carrozzerie per le sue nuove vetture. Il suo primo lavoro fu la realizzazione delle scocche della 500 Mondial.[3] Da questo momento l'attività di Sergio Scaglietti fu subito esclusivamente legata alla casa di Maranello, della quale la Carrozzeria Scaglietti divenne uno dei principali collaboratori[3] assieme a Pininfarina.[4] Scaglietti disegnò alcune delle Ferrari più belle[6] degli anni cinquanta, sessanta e settanta, come la 250 Testa Rossa, la 250 GT California, la 250 GTO[5] e le 750 e 860 Monza,[7] contribuendo anche alla realizzazione della 365 Daytona.[8]
Nel 1959 Scaglietti iniziò a lavorare nel suo atelier assieme ai figli Oscar e Claudio.[4] Scaglietti continuò a lavorare da esterno per la casa di Maranello fino al 1975, quando il pacchetto di maggioranza della sua carrozzeria venne rilevato dalla stessa Ferrari.[9]
Nel 1997 la Ferrari decise di chiamare col suo nome il programma di personalizzazione della casa,[6] mentre nel 2003 rese onore a Sergio Scaglietti con un omaggio mai fatto prima ad una persona ancora in vita, intitolandogli la 612 Scaglietti[10] (ispirata alla speciale 375 MM che Scaglietti realizzò per Roberto Rossellini ed Ingrid Bergman[5]).
È scomparso nel 2011 all'età di 91 anni.
Note
- ^ a b c Mara Amorevoli, Un premio a Scaglietti carrozziere, l'uomo che plasmò la Ferrari, in la Repubblica Firenze, 26 novembre 2004, p. 17. URL consultato il 20 novembre 2011.
- ^ Addio a Sergio Scaglietti, papà delle Ferrari più belle, in motori.corriere.it, 21 novembre 2011. URL consultato il 21 novembre 2011.
- ^ a b c d Paolo Reggianini, Addio a Sergio Scaglietti, in ilrestodelcarlino.it, 20 novembre 2011. URL consultato il 20 novembre 2011.
- ^ a b c Alessandro Stefanini, Addio a Sergio Scaglietti, dal suo genio numerose Ferrari, in gazzetta.it, 20 novembre 2011. URL consultato il 20 novembre 2011.
- ^ a b c Vincenzo Borgomeo, Addio magico Scaglietti, era il carrozziere del mito, in repubblica.it, 20 novembre 2011. URL consultato il 20 novembre 2011.
- ^ a b Daniele Pizzo, E' morto Sergio Scaglietti, papà delle Ferrari più belle, in omniauto.it, 21 novembre 2011. URL consultato il 21 novembre 2011.
- ^ Scaglietti un artista delle Ferrari, in ferrari.com, 20 novembre 2011. URL consultato il 23 novembre 2011.
- ^ 365 GTB4, su ferrari.com, ferrari.com. URL consultato il 23 novembre 2011.
- ^ Automobilismo in lutto, è morto Sergio Scaglietti, in gazzettadimodena.gelocal.it, 20 novembre 2011. URL consultato il 20 novembre 2011.
- ^ Alessandro Lago, Ferrari 612 Scaglietti, in omniauto.it, 16 ottobre 2003. URL consultato il 20 novembre 2011.