Scuola Chang

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Template:Avvisounicode Con Scuola Chang o Kungfu Chang si intende il complesso di insegnamenti del maestro Chang Dsu Yao in Italia. Coloro che si riconoscono in questi insegnamenti hanno in comune o un programma di studio o una serie di esercizi tramandati dal maestro Chang. Questa Scuola si riconosce anche per l'utilizzo comune di una simbologia e di un abbigliamento caratteristico[1].

Segni Distintivi

Il Simbolo

Il simbolo della Scuola Chang è un Mei Hua , il méihuā T, Fiore di Prugno S, 梅花P, lett. "梅花", fiore che viene rappresentato nell’iconografia classica Cinese con cinque petali, che contorna un Taijitu , cioè un tàijítú T, Immagine del Principio Supremo S, 太极图P, lett. "太極圖". Questo simbolo oltre a comprendere i Cinque Elementi (rappresentati dai Cinque Petali di colore giallo) e Yin Yang (rappresentati dai disegni di colore Bianco Nero), corrisponderebbe secondo le fonti della Scuola[2] allo Shaolinquan ed al Taijiquan. Come approfondimento segnaliamo che il Fiore di Prugno è stato designato dalla Repubblica Cinese di Taiwan (R.O.C.) come fiore Nazionale il 21 giugno del 1964[3].

La Divisa

Nella Scuola Chang viene utilizzato un particolare abito di colore Bianco che viene indicato come vestito tradizionale del kung-fu e collegato al nome cinese Kung-fu Chuang, cioè l' gōngfūzhuāng T, Abbigliamento per il Duro LavoroS, 功夫装P, lett. "功夫裝"[4]. Questa è una vera e propria divisa che contraddistingue i suoi praticanti e si compone di una giacca in foggia cinese con alari, che riporta cucito sul petto un distintivo con il simbolo della Scuola stessa. I pantaloni sono assimilabili a quelli della divisa del Karate o del Judo. In più deve essere indossata la cintura del colore corrispondente al grado raggiunto. Si devono utilizzare scarpe nere e calze scure.

I Saluti

Nella Scuola Chang vengono utilizzati due tipi di saluto[5]:

  • il Saluto in Piedi, cioè il bàoquánlǐ T, Rito di Mettere il Pugno nel Palmo dell’altra ManoS, 抱拳礼P, lett. "抱拳禮". Il saluto in piedi viene utilizzato pressoché in tutte le scuole di Wushu e solitamente prevede dei gesti caratteristici per ogni singola Scuola o Stile, nel caso della Scuola Chang il pugno sinistro viene racchiuso dal palmo destro;
  • il Saluto in Ginocchio, cioè il guìbàilǐ T, Rito di Venerare in GinocchioS, 跪拜礼P, lett. "跪拜禮". Il saluto in ginocchio è una caratteristica di tutti i riti religiosi. Nella Scuola Chang viene ripetuto all'inizio di ogni lezione nei confronti dei quadri con il Simbolo della scuola stessa e con i nomi dei fondatori degli stili principali in essa insegnati.

La Posizione di Guardia

Un altro elemento caratterizzante di questa scuola è l’utilizzo di una “Posizione di Guardia” che si identifica nella Figura k’ua hu shi , resa in kuàhǔshì T, Figura del cavalcare la tigre S, 跨虎式P, lett. "跨虎式"[6]. Essa viene utilizzata all’inizio di Po Chi, delle tecniche di Gambe e di Caduta. Come passo fondamentale viene indicato San Chi Pu, nome che, a causa di ciò che indica, appare in contrasto con la nomenclatura ufficiale cinese.[7]

Programmi di Insegnamento

Grossomodo vi è una distinzione tra stili esterni o Waijia 外家 o Shaolin e stili interni o Neijia 内家 o Wudang[8]. Il Kung Fu[9] elenca i seguenti Stili Esterni, praticati allora nella C.T.M.A.E (Arti Marziali Tradizionali Cinesi in Europa, associazione che rappresenta la Scuola Chang in Europa) e nella FeIK:

  • 1)Shaolin Classico della Cina del Nord, traduzione di běipàishǎolínquán T, Pugilato Shaolin della Scuola del NordS, 北派少林拳P, lett. "北派少林拳";
  • 2)Shaolin Lien Pu Ch’uan, il shǎolínliànbùquán T, Pugilato per allenare le posizioni di Shaolin S, 少林练步拳P, lett. "少林練步拳";
  • 3)Hung Ch’uan (definito Boxe del Maestro Hung), il hóngquán T, Pugilato della Grande Ondata S, 洪拳P, lett. "洪拳";
  • 4)Pa Chi Ch’uan (definito Boxe delle otto direzioni), il Bājíquán T, Pugilato degli Otto Estremi S, 八极拳P, lett. "八極拳";
  • 5)Mei Hua Ch’uan, il méihuāquán T, Pugilato del Fiore di Prugno S, 梅花拳P, lett. "梅花拳";
  • 6)Yueh Chia Ch’uan, il yuèjiāquán T, Pugilato della famiglia Yue S, 岳家拳P, lett. "岳家拳";
  • 7)Tang Lang Ch’uan, il tánglángquán T, Pugilato della Mantide Religiosa S, 螳螂拳P, lett. "螳螂拳" ;
  • 8)Ts’ui Pa Hsien Ch’uan, il zuìbāxiānquán T, Pugilato degli Otto Immortali Ubriachi S, 醉八仙拳P, lett. "醉八仙拳";

Negli Stili Interni vengono citati:

  • 1)T’ai Chi Ch’uan (definito Boxe del Fatto Supremo), il tàijíquán T, Pugilato del Sommo Principio S, 太极拳P, lett. "太極拳";
  • 2)Hsing I Ch’uan, il xíngyìquán T, Pugilato della Forma e della Mente S, 形意拳P, lett. "形意拳";
  • 3)Pa Kua Chang, il bāguàzhǎng T, Palmo degli Otto Trigrammi S, 八卦掌P, lett. "八卦掌";
  • 4)Liang I Ch’uan (definito Boxe delle due direzioni), il liǎngyíquán T, Pugilato dei Due Principi (Yin Yang) S, 两仪拳P, lett. "兩儀拳";
  • 5)Szu Hsiang Ch’uan (definito Boxe dei quattro punti cardinali), il sixiangquan?T, Pugilato delle Quattro Espressioni S, 四象拳P, trad?W, lett. "old?".

La scuola ha due livelli di apprendimento: Ji 级 e Jie 階, entrambi i termini significano grado, livello o rango; il Ji rappresenta la porzione di programma che precede la Cintura Nera, mentre Jie si riferisce alla porzione dalla Cintura Nera in poi[10]. In un articolo dello stesso Chang Dsu Yao in lingua cinese è menzionato solo Ji.[11] La Scuola Chang è caratterizzata da un programma di insegnamento[12]ben delineato e comune a quasi tutte le associazioni che si fregiano di questo nome, differendo solo in alcuni punti. La ricostruzione che presentiamo in questa pagina tiene conto anche di queste piccole differenze, cercando ove possibile di fornirne una spiegazione storica. Riguardo invece ai nomi degli esercizi, si cerca anche di identificarli con maggiore chiarezza, rispetto ai libri, sfruttando ricerche più recenti.

Lu e Tao

Una particolarità linguistica e tecnica della Scuola Chang è la suddivisione tra Lu, cioè T, Via, Strada, Viale, Percorso, Linea, Direzione, OrientamentoS, 路P, lett. "路", e T’ao, cioè tào T, Fodero, Astuccio, SerieS, 套P, lett. "套", che stanno ad indicare rispettivamente le sequenze eseguite individualmente e quelle eseguite in coppia o perlomeno in collaborazione[13]. Infatti nella Scuola Chang anche gli esercizi in Coppia vengono prima studiati eseguendo le due parti che li compongono come una forma senza compagno. Questa distinzione è difficilmente riscontrabile negli ambienti di Wushu in Cina e a Taiwan, dove Lu e Tao sono due parti di una parola, Taolu, che si riferisce alle sequenze ed in qualche caso Lu viene utilizzato come abbreviazione di questo termine composto. Dal punto di vista tecnico esistono alcuni stili[14] che possiedono una distinzione tra l’esercizio praticato prima individualmente e poi in coppia, ma non viene utilizzata la distinzione linguistica che rimane relegata alla Scuola Chang.

La Scuola Chang dà molto risalto ai Jibengong (esercizi o lavori fondamentali) che definisce Jibenfa[15] (基本法, Chi pen fa in Wade-Giles). Questo è un elenco di Jibenfa: Jiben bufa (基本步法, Chi pen Pu Fa in Wade-Giles); Jiben quanfa (基本拳法, Chi pen ch'uan fa); Jiben zhangfa (基本掌法); Jiben zhoufa (基本肘法);Jiben fangfa (基本防法); Jiben Tuifa (基本腿法); Digongquan (地功拳).

Chi Kung e Ginnastiche

  • Baduanjin 八段锦, esercizio classico il cui insegnamento è attribuito a Yue Fei 岳飞. Nella Scuola Chang con questo nome vengono indicati tre serie d'esercizi, ma la seconda e la terza non hanno nulla a che vedere con la prima, essendo dei semplici esercizi di Stretching creati in epoca moderna.

Stili esterni

Pei P’ai Shaolin Ch’uan

Nella Scuola Chang troviamo una porzione del programma degli Stili Esterni che è chiamata Pei P’ai Shaolin Ch’uan běipàishǎolínquán T, Pugilato Shaolin della Scuola del NordS, 北派少林拳P, lett. "北派少林拳" e resa molto liberamente in Italiano con Shaolin Classico della Cina del Nord[16]. Dai libri prodotti in seno a questa scuola[17] si evince chiaramente che con questa denominazione si indica lo stile originario del Tempio Shaolin del Songshan in Henan e non uno dei tanti stili classificati in maniera generica come appartenenti alla scuola Shaolin. Oggi questo punto è oggetto di discussione e di ricerca[18]. Sempre dai libri e da alcuni siti[19] possiamo dedurre che il Pei P’ai Shaolin Ch’uan è lo stile fondamentale alla base della Scuola Chang[20]; che esso si differenzia dal Lien P’u Ch’uan, dal Pa Chi Ch’uan, dall’ Hung Ch’uan, dal Mei Hua Ch’uan e dallo Yueh Chia Ch’uan[21]; che esso contiene Cinque Forme fondamentali (dette nel gergo della scuola Cinque Shaolin), Cinque Forme a base di cadute, Venti Forme a base di calci, 108 tecniche di presa suddivise in Undici Esercizi, numerosi Combattimenti Preordinati, Combattimento Libero, Diciotto Armi fondamentali e numerose secondarie[22]. Nel 1986 si svolsero a Taiwan i Campionati Mondiali di Guoshu a cui partecipò una rappresentanza della Scuola Chang che entrò in contatto con la scuola di Meihuaquan dell’isola e da quel momento si iniziò a sapere che quello che veniva chiamato in Italia Pei P’ai Shaolinquan corrispondeva quasi esattamente alla Scuola del Fiore di Prugno come veniva praticata a Taiwan[23]. Oggi da ricerche effettuate a Peixian, contea di origine di Chang Dsu Yao, a Heze, contea di origine di Liu Baojun, e da contatti con appartenenti della Scuola di Meihua di Taiwan si è scoperto che i Cinque Shaolin sono ed erano chiamati Meihua Yi Lu Jia a Taiwan, e ancor prima Meihuaquan Laojia in Cina[24].

Forme a Mano Nuda

Lien Pu Ch’uan

Per superare i primi due gradi di Cintura Bianca (da ottavo a sesto Ji) vengono studiate due parti di una Sequenza , definite rispettivamente Primo e Secondo Lu, chiamata Lien Pu Ch’uan[25]. L’origine di questo esercizio, all’interno della Scuola Stessa era attribuito allo Zhongyang Guoshu Guan di Nanchino, si riteneva ed ancor oggi qualcuno ritiene[26] che esso sia la sequenza o una delle sequenze create a Nanchino da commissioni di esperti per semplificare l’insegnamento dello Shaolinquan. Dal punto di vista tecnico si può notare come questo esercizio contenga una parte quasi identica al Secondo Shaolin (Shaolin Ch’uan Ti Ehr Lu) ed un'altra che contiene molti elementi dello Hsiao Hung Ch’uan; oggi altre fonti tendono a distinguere nettamente questo Lianbuquan, da quello codificato a Nanchino e a ritenerlo solo un esercizio di base.

Shaolin Ch’uan

Shaolin Ch’uan è il nome dato all’interno di questa scuola al proprio esercizio fondamentale, tanto che ricopre il programma di insegnamento dal Quinto al Primo Grado di Cintura Bianca[27].. Suddiviso in Cinque Parti è detto in gergo per questo motivo Cinque Shaolin. Come è stato detto in precedenza questo esercizio secondo altre fonti proverrebbe dalla Scuola Meihuaquan ed in particolare dalla "Meihuaquan Laojia" 梅花拳老架[28].[29]

Ti T’ang Ch’uan

La forma Ti Kung Ch’uan , "Digongquan" dìgōngquán T, Pugilato del Lavoro al SuoloS, 地功拳P, lett. "地功拳" o Ti T’ang Ch’uan , "Ditangquan" dìtángquánT, Pugilato della Schiena al Suolo S, 地膛拳P, lett. "地膛拳" è un esercizio in cui prevalgono le tecniche acrobatiche di rotolamento al suolo. Viene insegnato alle Cinture Nere partendo inizialmente una sequenza che racchiude le 10 cadute di base, dopo di che è previsto l'insegnamento di 5 lu composti in prevalenza dai 10 Ditangquan di base[30], che nella scuola Chang vengono chiamati 6, 7, 8, 9 e 10 "Shaolin", infatti si considerano un proseguimento della forma Shaolin Ch’uan.

T’ui Fa

A partire dalla Cintura Nera si iniziano a Studiare delle Sequenze di Tecniche di Gambe dette T’ui Fa , cioè il tuǐfǎT, Metodo delle Gambe S, 腿法P, lett. "腿法". Dalle fonti della scuola[31]risultano sei parti (sempre dette Lu)all'interno dei programmi di insegnamento, ma esse dovrebbero essere un totale di venti[32].

Mei hua Ch'uan

Con il nome Mei hua Ch'uan , cioè méihuāquán T, Pugilato del Fiore di Prugno S, 梅花拳P, lett. "梅花拳", in questa Scuola è designato un esercizio diviso in cinque parti, il cui studio è preceduto da quello di 8 fondamentali detti Mei Hua Ch'uan Chi Pen Fa , méihuāquánjīběnfǎ T, Metodi Fondamentali del Pugilato del Fiore di Prugno S, 梅花拳基本法P, lett. "梅花拳基本法"[33]. Dai programmi consultabili[34] risultano solo due parti di questo esercizio (Mei Hua Ti I Lu e Ti Ehr Lu).

Sho Hung Ch'uan e Ta Hung Ch’uan

Sho Hung Ch'uan, tradotto con Piccolo Pugilato del Maestro Hong, xiǎohóngquánT, Piccolo Pugilato della Mareggiata S, 小洪拳P, lett. "小洪拳" e Ta Hung Ch’uan dàhóngquán T, Grande Pugilato della Mareggiata S, 大洪拳P, lett. "大洪拳", sono due sequenze insegnate in seno alla Scuola Chang che appartengono ad un non meglio precisato Hung Ch’uan (Hongquan)della Cina del Nord[35].

Tang Lang Ch’uan

Tang Lang Ch'uan è il nome di una sequenza proveniente da questo stile ed insegnata all'interno della Scuola Chang[36].Questa è una forma dello Stile Qixing Tanglangquan ( qīxīng tánglángquán T, Pugilato della Mantide Religiosa delle Sette Stelle S, 七星螳螂拳P, lett. "七星螳螂拳")[37], esattamente la forma "Peng Pu Ch'uan" , bēngbùquán T, Pugilato dei Passi che si Schiantano S, 崩步拳P, lett. "崩步拳".

Pa Chi Ch’uan

Nella Scuola Chang si tramanda una forma dello Stile Pa Chi Ch'uan (Bajiquan 八极拳): una forma definita Pei P'ai Pa Chi Ch'uan Fa (北派八极拳法) è riportata nel libro Kung Fu Shaolin[38]. Da un confronto effettuato con alcuni testi Cinesi[39]si evince che questa forma corrisponde a quella chiamata Da Bajiquan o Baji Dajia, ma che ha notevoli punti in comune anche con la forma Duanda Shangjia e come testimoniano autorevolmente Zu Yaowu e Pernatsch Stefano[40] sarebbe proprio questa la forma insegnata da Chang.

Yueh Chia Ch’uan

Yueh Chia Ch’uan, il yuèjiāquán T, Pugilato della famiglia Yue S, 岳家拳P, lett. "岳家拳", rappresenta un’altra porzione del programma di Chang Dsu Yao la cui entità è difficile da valutare. In primo luogo risulta strana l’attribuzione geografica dello stile, che ne Il Kung Fu[41] viene collocato tra gli Stili del Nord, mentre in realtà la maggior parte degli stili che vanno sotto questo nome sono praticati nel Sud.

Lo stesso argomento in dettaglio: Yuejiaquan.

Non si sa esattamente quante forme, nella scuola Chang, vadano sotto questo nome, quale ne sia l’origine. Viene scritto genericamente che ha poche tecniche di gamba, posizioni corte e viene enfatizzato l’utilizzo dei Qinna.[42] Da notare che la FKTL , la US ACLI e la FESK non lo inseriscono nei propri programmi.

Tsui Pa Hsian Ch’uan

Ts'ui Pa Hsien Ch'üan 醉八仙拳[43] è un esercizio che si compone di Otto Tecniche fondamentali ognuna legata ad uno degli Bāxiān T, Otto Immortali S, 八仙P, lett. "八仙", taoisti.

Lo stesso argomento in dettaglio: Zui Baxianquan.
Kung Li Ch'üan

Una sequenza di cui non si parla nei libri di Chang e Fassi, è il Kung Li Ch'üan (Gongliquan)[44], cioè il gōnglìquán T, Pugilato del Conseguimento della ForzaS, 功力拳P, lett. "功力拳". Questo esercizio che compare in alcuni programmi[45] è un'eredità degli esercizi dello Zhongyang Guoshu Guan 中央国术馆 di Nanchino. Per la FKTL è un esercizio del Primo Chieh, per la FESK è del Sesto Chieh.

Combattimenti Preordinati

dello Stile Meihuaquan:

Nell' Enciclopedia del Kung Fu Shaolin[46] si afferma che vi sono 45 combattimenti prestabiliti a mano nuda che prevedono due contendenti, ed altri contro più avversari. Questi combattimenti sono detti Po Chi, cioè bójī T, Combattere, Confrontarsi conS, 搏击P, lett. "搏擊". Si noti come in Cina tale termine è assegnato al Pugilato Occidentale e come in Cina e a Taiwan[47]tali esercizi sono detti Duida 对打. Nei programmi ad oggi pubblicati in Italia sono solo 13 esercizi in coppia[48].

Stili interni

T'ai Chi Ch’uan

Nella Scuola Chang lo stile interno principale a cui fanno contorno gli altri esercizi di provenienza diversa è il T'ai Chi Ch'uan (Taijiquan; in particolare si sa con esattezza del pugilato del Principio Supremo tramandato dalla Famiglia Yang (Yangshi Taijiquan). In alcune fonti viene definito Yang Pei[49], reso anche come Yang Bei[50], senza però rendere chiaro il significato di Pei/Bei. Probabilmente si tratta di un errore di traslitterazione del termine P'ai (scuola). La Scuola Chang, come avviene per lo Stile Yang da cui proviene, considera Zhang Sanfeng il fondatore del Taijiquan[51].

Forme a Mano Nuda

T'ai Chi Ch'uan Chi Pen Kung Chia

Con T'ai Chi Ch'uan Chi Pen Kung Chia , tradotto con Posture Fondamentali di T'ai Chi Ch'uan, può essere invece reso in tàijíquánjīběngōngjià T, Struttura di Lavoro di Base del Pugilato del Principio SupremoS, 太极拳基本功架P, lett. "太極拳基本功架" nella Scuola Chang si intende una forma che si divide in quattro parti (definite naturalmente Lu) e composta da 108 posture dette Kung Chia[52]. Questa sequenza è identificabile con quella che è generalmente definita Yangshi Taijiquan 108 shi 杨式太极拳108式. Questa sequenza è anche chiamata Ta Chia, dàjià T, Grande StrutturaS, 大架P, lett. "大架"[53] Anche in questo caso ci troviamo di fronte a particolarità che caratterizzano il Kungfu Chang, per esempio la divisione in quattro parti (che solitamente nei testi cinesi vengono definite Duan , duàn T, Pezzo o SegmentoS, 段P, lett. "段")[54], non è riscontrabile in altri testi dello Stile Yang, che solitamente scompone la forma in tre segmenti; anche la traduzione di Kung Chia in Posture non corrisponde a quanto notiamo nei testi cinesi in cui viene preferito il termine Shi (, shì T, Tipo, Stile, ModelloS, 式P, lett. "式"), )[55].

Hsing Í Ch'üan Wu Hsing Ch'üan

Hsing Í Ch'üan Wu Hsing Ch'üan, cioè xíngyìquán wǔxíngquánT, Pugilato dei Cinque Agenti del Pugilato della Forma e della Mente S, 形意拳五行拳P, lett. "形意拳五行拳" , abbreviato in Wu Hsing Ch'üan (Wuxingquan), cioè wǔxíngquánT, Pugilato dei Cinque Agenti S, 五行拳P, lett. "五行拳" . È una forma dello stile Xingyiquan che si basa su cinque tecniche fondamentali che vengono collegate ai Cinque Agenti della filosofia cinese[56]. Nel programma della FKTL questo esercizio è inserito nell'esame del terzo Chieh degli Stili Interni. Nel sito legato al maestro Cuturello ed al maestro Fassi[57] appare una forma detta semplicemente Hsing-i Ch’üan nel Quinto Chieh. La Federazione Europea Scuola kungfu[58]pone questa forma al primo Chieh, con il nome HSING I WU SHIN CH'UAN.

Hsing Í Ch'üan Shi Ehr Shi

Un altro esercizio dello stile Xingyiquan, praticato in seno alla Scuola Chang è il Hsing Í Ch'üan Shi Ehr Shi, cioè le xíngyìquán shíèrshìT, dodici figure del Pugilato della Forma e della Mente S, 形意拳十二式P, lett. "形意拳十二式", dodici posture legate ad altrettanti animali[59].Nel programma della FKTL questo esercizio è inserito nell'esame del quarto Chieh degli Stili Interni. La Federazione Europea Scuola kungfu[60]pone questa forma al primo Chieh, con il nome HSING I SHI ERH SHIN. Ne Il Kung Fu[61] sono elencati dodici animali, che più o meno fedelmente si possono riconoscere in questo elenco[62]:

  • lóng T, il Drago S, 龙P, lett. "龍";
  • T, la Tigre S, 虎P, lett. "虎";
  • hóu T, la Scimmia S, 猴P, lett. "猴";
  • T, il Cavallo S, 马P, lett. "馬";
  • yīng T, l’Aquila S, 鹰P, lett. "鷹";
  • xióng T, l’Orso S, 熊P, lett. "熊";
  • T, il Gallo S, 鸡P, lett. "雞";
  • yàn T, la Rondine S, 燕P, lett. "燕";
  • tuó T, l’Alligatore Cinese S, 鼍P, lett. "鼉";
  • yào T, il Falco S, 鹞P, lett. "鷂";
  • shé T, il Serpente S, 蛇P, lett. "蛇";
  • tái T, l'Uccello T'aiS, 骀P, lett. "駘".

Il nome per questa sequenza che più comunemente si trova nelle scuole di Xingyiquan è shí'èrxíngquán T, Pugilato dei Dodici ModelliS, 十二形拳P, lett. "十二形拳"[63].

Lung Hsing Pa Kua Chang

Lung Hsing Pa Kua Chang , tradotto con forma del drago del palmo degli otto trigrammi, può invece essere reso con lóngxíngbāguàzhǎng T, Palmo degli Otto Trigrammi a Forma di Drago S, 龙形八卦掌P, lett. "龍形八卦掌", è la forma che rappresenta lo stile Baguazhang nella Scuola Chang[64]. La Us ACLI e la FESK inseriscono questa forma al Sesto Chieh, mentre la FKTL lo pone al Quinto Chieh[65]. Questo è l’elenco delle Otto Tecniche Fondamentali fornito dalla FKTL[66]:

  • Tan Huan Chang dānhuànzhǎng T, Singolo cambio di palmo S, 单换掌P, lett. "單換掌";
  • Shuang Huan Chang shuāng huànzhǎng T, Doppio cambio di palmo S, 双换掌P, lett. "雙換掌";
  • Shun Shi Chang shùnshìzhǎng T, Palmo in posizione che avanzaS, 顺势掌P, lett. "順勢掌";
  • Pei Shen Chang bèishēn zhǎng T, Palmo dietro la schiena S, 背身掌P, lett. "背身掌";
  • Fan Shen Chang fānshēn zhǎng T, Palmo ruotando in senso contrario S, 翻身掌P, lett. "翻身掌";
  • Mo Shen Chang móshēn zhǎng T, Palmo del muovere lentamente il corpo S, 磨身掌P, lett. "磨身掌";
  • San Chuang Chang sānchuān zhǎng T, Palmo che Penetra Tre Volte S, 三穿掌P, lett. "三穿掌";
  • Hui Shen Chang huíshēn zhǎng T, Palmo del corpo sinuoso S, 回身掌P, lett. "三穿掌";

L’elenco riportato corrisponde quasi completamente, se si esclude San Chuan Chang, all’elenco dei Badazhang bādàzhǎngT, Otto Grandi Palmi S, 八大掌P, lett. "八大掌" della Scuola Cheng di Baguazhang come trasmessa da Cheng Youlong (程有龙)[67] ed è invece identico a quello che si ritrova in Bagua Zhenchuan 八卦拳真传 (Vera trasmissione del Pugilato degli Otto Trigrammi)[68]di Sun Xicun 孙锡堃, dove le Otto tecniche fondamentali sono dette bāmǔzhǎngT, Otto Palmi Madre S, 八母掌P, lett. "八母掌" o lǎobāzhǎngT, Vecchi Otto Palmi S, 老八掌P, lett. "老八掌" . Ciò farebbe supporre che si tratti di un esercizio che derivi dagli insegnamenti di Cheng Tinghua. Un'altra possibilità è che, come altre parti del programma interno, provenga dalla Scuola di Fu Zhengsong[69].

Liang I Ch’uan

la forma Liang I Ch'uan (Liangyiquan) , cioè il liǎngyíquán T, Pugilato dei due principiS, 两仪拳P, lett. "兩儀拳", probabilmente proviene dalla Scuola di Fu Zhengsong[70]. Sebbene possegga il nome di uno stile dell'Henan, la forma di Fu Zhengsong caratteristica del suo stile e sarebbe una sua creazione come il Sixiangquan. Secondo alcune fonti Italiane questa forma sarebbe il risultato dell'unione tra Taijiquan e Xingyiquan[71]. Invece il maestro Kwok[72] riferisce che nel Liangyiquan di Fu Zhengsong ci sono influenze di Taijiquan e Baguazhang.

Szu Hsiang Ch’uan

la forma Szu Hsiang Ch'uan (Sixiangquan) sixiangquan?T, Pugilato delle Quattro Espressioni S, 四象拳P, trad?W, lett. "old?" appartiene chiaramente alla Scuola di Fu Zhengsong[73].

Esercizi in Coppia ed Applicazioni

Gli esercizi che seguono appartengono tutti allo stile Yangshi Taijiquan 杨式太极拳:.

T'ui Shou

I T’ui Shou (Tuishou), cioè le Mani che spingonoS, 推手P, lett. "推手", sono esercizi da eseguire in coppia in cui ci si allena ad assorbire e reindirizzare la forza di una spinta. Tali esercizi sono caratteristici del Taijiquan, quale sia il ramo che prendiamo in considerazione, e sono un primo approccio al combattimento.

Shan Shou

I Shan Shou, tradotti in Schivare le Mani, cioè shǎnshǒu T, Mani che schivano, evitano, scansano S, 闪手P, lett. "閃手", sono esercizi che si compongono di otto tecniche fondamentali[74].

Ch'in Na

i Qinna 擒拿;

Ta Lu

i Dalu 大捋;

San Shou

il Sanshou 散手.[75]

Armi

Nella Scuola Chang è previsto, dopo il conseguimento della Cintura Nera, lo studio di svariate armi ed i relativi esercizi in coppia (Duilian). Anche le armi sono a loro volta suddivise tra stili interni e stili esterni.

  • Per gli stili esterni, ecco un elenco dedotto dall'"Enciclopedia del Kungfu Shaolin":

bang 棒; gun 棍; dandao 单刀; guai 枴; shuangjiegun 双节棍; guandao 关刀 (alabarda); qiang 枪.

Dandao dui gun (Sciabola insieme a bastone)

Duilian Bingxie (armi allenate in coppia): Bang dui bang 棒对棒; Gun dui gun 棍对棍; Dandao dui bang 单刀对棒; Dandao dui gun 单刀对棍; Bang dui gun 棒对棍; Guai dui gun 枴对棍; Shuangjiegun dui bang 双节棍对棒; Gun dui shuangjiegun 棍对双节棍; Guai dui dandao 枴对单刀. Esistono anche sequenze di armi contro Mani nude (Kongshou).

Taijidao 太极刀; Taijigun 太极棍; Taijiqiang 太极枪; Taiji tiechi 太极铁尺; Taijijian 太极剑.

Duilian Bingxie (armi allenate in coppia): Taijidao dui taijidao 太极刀对太极刀; Taijigun dui taijigun 太极棍对太极棍; Taijidao dui taijigun 太极刀对太极棍; Taijidao dui taijiqiang 太极刀对太极枪; Taijigun dui taijiqiang 太极棍对太极枪; Taijiqiang dui taijiqiang 太极枪对太极枪; Taijijian dui taijijian 太极剑对太极剑; Taiji tiechi dui taijigun 太极铁尺对太极棍; Taiji tiechi dui taijiqiang 太极铁尺对太极枪.

  • Secondo alcune testimonianze dirette questo elenco dovrebbe essere completato con altri esercizi che il Maestro Chang avrebbe insegnato tra Bologna e Milano:

Gangbian o jiujiebian; guandao dui qiang 关刀对枪; qiang dui qiang 枪对枪; tushou (mani nude) dui qiang 徒手对枪; tushou dui dandao 徒手对刀; sanjiegun dui qiang 三节棍对枪; guai dui guai 枴对枴; ecc.

Gradi e Cinture

Ai programmi ed agli esami corrispondono dei riconoscimenti dei livelli attraverso un sistema di gradi e di cinture di colore Bianco, Nero, Oro, Rosso. Nelle associazioni createsi con la diaspora seguita alla morte di Chang Dsu Yao, non vi è un'esatta corrispondenza dei gradi associati ad ogni colore. Per esempio nella Associazione in cui sono confluiti il Maestro Cuturello ed il Maestro Fassi[77] alla Cintura Bianca corrispondono 8 Chi, alla Cintura Nera 5 Chieh, alla Cintura Oro i successivi 3 Chieh ed infine alla Cintura Rossa i due ultimi Chieh, invece nella FKTL[78]alla Cintura Bianca corrispondono 7 Chi, alla Cintura Nera 5 Chieh, alla Cintura Oro ancora tre Chieh ed alla Cintura Rossa due Chieh.

L'Eredità Controversa

Dopo la morte del Maestro nel 1992, i numerosi allievi di Chang Dsu Yao hanno dato vita ad una miriade di Associazioni, dividendo in maniera a volte insanabile la Scuola. Molti rivendicano il primato dell'insegnamento e per lo meno ignorando gli altri. Chi è che può definirsi erede di questa scuola? Non vi è una risposta chiara ed univoca a questa domanda, e ad oggi non è possibile avallare un partito piuttosto che un altro senza cadere in un giudizio personale. Anche la distinzione tra allievi diretti e non, è difficilmente verificabile in numerosi casi.

Dopo la morte del Maestro nel 1992, l'eredità dello stile Chang è nelle mani del figlio maggiore dello stesso Grande Maestro, Chang Wei Shin, tra l'altro attuale Presidente della Fe.I.K (Federazione Italiana Kung-Fu).

Il nome di questa Scuola è molto diffuso nel nostro paese e renderebbe possibile lo scambio ed il confronto tra i membri delle diverse Associazioni, nonostante le divisioni che si sono create.

L'Associazione FKTL nel suo sito scrive

«che gli unici Maestri eredi della Scuola Chang Dsu Yao sono coloro che hanno ricevuto il 6°Chieh direttamente dal Maestro Chang in vita e sono i seguenti quattro nominativi: Maestro Fassi , Maestro Cuturello, Maestro Santini, Maestro Ghezzi.[79]»

Questa è una di quelle affermazioni controverse di cui si parlava sopra, basti pensare che in Italia continuano ad insegnare anche i figli dello stesso Chang, che la FKTL non cita. Il conseguimento del Sesto Chieh, almeno per quanto riguarda Santini, è confermata da un documento ufficiale, cioè la sua tessera controfirmata dal Maestro Chang Dsu Yao stesso[80].

In un articolo sul Wushu di Peixian[81] si afferma che i figli[82] di Chang Dsu Yao sono Maestri di Liupai Meihuaquan 刘派梅花拳 e che nel 1966 seguirono il padre Zhang Zuyao a Milano, in Italia. In Europa aprirono una scuola di famiglia, che oggi conta 68 scuole che insegnano a più di 6000 persone.

L'Insegnamento dei Figli di Chang Dsu Yao

I figli di Chang Dsu Yao, Chang Wei Hsin e Chang Yu Hsin hanno continuato a tramandare gli insegnamenti del Padre e dei loro numerosi insegnanti. Chang Wei Hsin ha anche "eredidato" la guida della FeIK. Essi hanno integrato il programma di insegnamento con ulteriori forme, non insegnate da Chang Dsu Yao ad altre persone in Italia e perciò non chiaramente riconducibili al suo insegnamento, ma probabilmente a quello di altri titolati insegnanti di Taiwan, quali Liu Yunqiao e Chang Dongsheng. Per esempio sono state introdotte nuove forme di base quali Maifuquan e l'originale Lianbuquan. Inoltre del Qixing Tanglangquan trasmettono il Lipiquan (力劈拳)[83]. Oggi, i figli di Chang, pongono molta attenzione allo stile Bajiquan, approfondendone l'insegnamento, anche grazie a quanto da loro stessi appreso dal maestro Liu Yunqiao a Taiwan. In particolare Chang Wei Hsin ha trasmesso nella Scuola Chang i Liudakai ed lo Xiao Bajiquan[84] restano delle profonde differenze con lo stile come è insegnato all'interno della famiglia Wu ovvero il ramo originale, la sequenza dei Lui Da Kai è completamente stravolta[85][86]

Bibliografia

  • Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986. ISBN 88-272-0016-9
  • Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 2°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1987. ISBN 88-272-0211-0
  • Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 3°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1989. ISBN 88-272-0356-7
  • Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Tai Chi Chuan. Milano, De Vecchi Editore, 1989. ISBN 88-412-8026-3
  • Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990. ISBN 88-412-8033-6
  • Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Tai Chi Chuan, il segreto dell'energia vitale. Milano, De Vecchi Editore, 1996 (ris.). ISBN 88-412-2013-9
  • Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Corso pratico di Tai Chi Chuan. Milano, De Vecchi Editore, 1993. ISBN 88-412-1364-7 ISBN 88-412-2019-8
  • Ignazio Cuturello, Giuseppe Ghezzi. Kung Fu Shaolin. Milano, De Vecchi Editore, 1996. ISBN 88-412-2003-1

Note

  1. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986. pag.53
  2. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.53, ed anche nel sito [1], nella pagina dal titolo Programmi di Studio, nel paragrafo intitolato Divisa . Bisogna segnalare che l'associazione di Fiore di Prugno e Shaolinquan non è riscontrabile nel Nord della Cina in alcun documento, mentre il simbolo così descritto, compreso anche il Taijitu nel suo centro, è utilizzato dalla scuola Meihuaquan. Nel sud della Cina alcune associazioni di Hongjiaquane Zhoujiaquan utilizzano il Fiore di Prugno all'interno dei loro simboli. Nell' "Enciclopedia" il simbolo è contornato da tre scritte: Chung Kuo Wu I, cioè zhōngguówǔyì T, Arte Marziale CineseS, 中国武艺P, lett. "中國武藝", Shaolin Ch'uan, shǎolínquán T, Pugilato ShaolinS, 少林拳P, lett. "少林拳", e T'ai Chi Chuan, tàijíquán T, Pugilato del Sommo Principio S, 太极拳P, lett. "太極拳".
  3. ^ in [2]
  4. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.53
  5. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pp.81-83; l'idea di due tipi di saluto la ritroviamo anche in [3], pagina dal titolo Che cos'è il Kungfu, in un paragrafo dal titolo Il Saluto
  6. ^ L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag. 207
  7. ^ Kuahushi” articolo apparso in [4]
  8. ^ * Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pag 42 e pag.55; tale suddivisione viene evidenziata anche nei programmi di studio che si possono leggere in [5] ed in [6]
  9. ^ * Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pp.42-72
  10. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.53. In questo testo vengono utilizzati i due termini in Wade-Giles
  11. ^ Chang Dsu Yao 張祖堯, Meihua quanshu -jianjie 梅花拳術-簡介 (Arte di pugilato del fiore di prugno - Breve introduzione)
  12. ^ un programma di insegnamento lo possiamo leggere in [7], in [8], in [9] ma gran parte di quello riportato in seguito è ripreso dall' Enciclopedia del Kung Fu Shaolin e rielaborato con i termini in cinese e traduzioni indipendenti
  13. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pp.34-36
  14. ^ mi riferisco al Tantui la cui forma di base può essere trasformata in un Duilian, al Bafaquan che funziona come il Tantui ed alle forme del Bajiquan Danda Shangjia e Danda Xiajia che sono le parti del Duilian dello stile
  15. ^ Ignazio Cuturello, Giuseppe Ghezzi. Kung Fu Shaolin. Milano, De Vecchi Editore, 1996, pag.19

    «Chi Pen Fa Le Tecniche Fondamentali...comprendono posizioni (Pu Fa), le tecniche di pugno (Ch'uan Fa), le tecniche con il palmo della mano (Chang Fa), le tecniche di gomito (Chou Fa), le tecniche di parata (Fang Fa), le tecniche di gamba (T'ui Fa), le tecniche di caduta (Ti Kung Ch'uan).»

  16. ^ Questa particolarità linguistica è spiegata anche ne "Il Kung Fu" a pag. 42.
  17. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pp.42-44 e Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pp.17-18
  18. ^ Lo Stile Mei Hua Quan (Mei Hua Ch'uan) in [10]; Pan Shentiao, L’Insulto, articolo pubblicato sulla rivista “Samurai” ; Storti, Bizzi e Furlini , Meihuaquan e Scuola Chang , in [11].
  19. ^ In [12] possiamo leggere un'indicazione precisa su quelli che sono i contenuti di questo Pei P’ai Shaolin Ch’uan, cioè un esercizio che si compone di dieci parti, divisibile in due sezioni. La prima sezione diviene poi una forma unica, mentre le successive 5 parti si praticano separatamente e contengono tecniche di caduta ed altre tecniche avanzate
  20. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.18
  21. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.18
  22. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pp.42-43 ; anche in [13] sono elencati i componenti di questo nucleo, che però viene semplicemente chiamato Shaolin Ch'uan; inoltre la forma che segue i Cinque Lu fondamentali viene indicata come Ti T'ang Ch'uan o Ti Kung Ch'uan
  23. ^ Pan Shentiao, L’Insulto, pubblicato in origine sulla rivista Samurai e leggibile in [14]
  24. ^ Storti, Bizzi e Furlini , Meihuaquan e Scuola Chang , in [15].
  25. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.54; anche in [16] , in [17] ed in [18]
  26. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.18 , 29 e 32 ; Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pag.44 ; Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 2°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.45 e 29; in [19] ed in [20]
  27. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.54; anche in [21] , in [22] ed in [23]
  28. ^ Storti Enrico, Bizzi Luca e Furlini Giuliano, Meihua quan e scuola chang, in [24]:

    «Il Jiazi (struttura o telaio) di questo ramo è chiamato, nel suo luogo d’origine in Cina Popolare, “Meihuaquan Laojia” (struttura antica del Meihuaquan), la medesima sequenza in Italia è conosciuta come “5 Shaolin” ed a Taiwan come Meihuaquan Yi Lu Jia (prima via struttura del Meihuaquan)»

  29. ^ immagini di Chang Dsu Yao che esegue l'intero "primo Lu" della forma in [25]
  30. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.54; anche in [26] , in [27] ed in [28]
  31. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.54; anche in [29] , in [30] ed in [31]
  32. ^ * Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pag.38
  33. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pag.53
  34. ^ in [32] ed in [33]; in [34] compare invece anche Mei Hua Ch'üan Ti San Lü
  35. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pag. 49; il Wide-Gilles con cui è stato reso Piccolo (小), cioè Sho, è sbagliato infatti dovrebbe essere Hsiao. Nel testo preso in considerazione si dice che a fondare questo stile fu Hung Hsi Kuan, probabilmente una clamorosa svista, in quanto questo maestro è considerato l'antenato dell'Hongjiaquan, uno stile con il medesimo ideogramma Hong del sud della Cina.
  36. ^ in [35] essa è inserita nel programma per il Quarto Chieh
  37. ^ Lo Stile Tang Lang Quan, in [36]
  38. ^ Ignazio Cuturello, Giuseppe Ghezzi. Kung Fu Shaolin. Milano, De Vecchi Editore, 1996. ISBN 88-412-2003-1, pp.37-96
  39. ^ per esempio Huoshi Bajiquan 霍氏八极拳, Hubei Kexue Jishu Chubanshe, 1994, ISBN 7-5352-1621-8, dove si riscontrano numerosi punti comuni con la Huoshi Bajiquan Dajia
  40. ^ Pernatsch Stefano e Zu Yao Wu,Ba ji quan. I segreti degli otto poli, Luni editrice, Oriental Press,pag.77
  41. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pag.53, ma si può leggere la stessa cosa in Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag.23. Se poi andiamo a ben vedere che vi è anche scritto che l’Yingzhaoquan è invece uno stile del Sud, ci rendiamo conto che ci troviamo di fronte ad un fraintendimento.
  42. ^ una descrizione dello stile la troviamo in [37], ma nella pagina dei programmi di insegnamento la stessa associazione non cita nessun esercizio con questo nome;in [38], troviamo l'articolo LO STILE yue jia quan (yueh CHIa CH'UAN)岳家拳 "Pugilato della famiglia yue" in cui si afferma che di questo stile si studia la forma tra le più antiche ed inoltre vengono praticate forme con alcune armi: Lancia, Sciabola e la Spada
  43. ^ nel sito della Federazione Kung Fu Tradizionale Libertas, nella pagina dedicata ai programmi d'esame, in [39], compare nel programma per il conseguimento della Cintura Oro dello Shaolin una forma denominata Zui Baxianquan (Ts'ui Pa Hsien Ch'uan)e nel programma degli stili interni sempre nel campo della Cintura Oro, viene citata la Zui Baxianquan Wudangjian (Ts'ui Pa Hsien Ch'uan Wudan Chien), spada che evidentemente visto il nome o appartiene allo stile dell'ubriaco oppure ne è strettamente imparentata
  44. ^ in [40] c'è una descrizione dell'esercizio. In [41] viene spiegato che tale esercizio, sia pure classificato tra gli stili esterni sarebbe un esercizio interno. Da sottolineare che mentre in Italia viene enfatizzata l'importanza di questo esercizio come forma avanzata, a Taiwan viene utilizzata come forma di base degli stili esterni.
  45. ^ in [42] ed in [43]
  46. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag. 41
  47. ^ Lo stesso Chang Dsu Yao in Meihuaquan Jianjie utilizza Duida per i combattimenti prestabiliti e Tzu You Po Chi per il combattimento libero(potete trovare una traduzione di questo articolo in [44]); della terminologia e del numero di esercizi si parla anche in Storti Enrico, Una comparazione tra i programmi della Scuola Chang ed la sua omologa Meihuamen di Taiwan. In questo articolo ripreso da fonti di Taiwan e da esperienze dirette in Cina, si fanno risalire gli esercizi della Scuola Chang ai combattimenti preordinati dello stile Meihuaquan della Famiglia Bai, che nei programmi di Taiwan sono 16 tra due persone, più 4 che prevedono più avversari fino a un massimo di 5, i nomi degli esercizi ed il numero coincide esattamente a quanto scritto nell'articolo di Chang Dsu Yao di cui sopra; l'articolo cita fra gli altri Meihuaquan neirong 梅花拳内容 e Meihuaquan tezhi 梅花拳特质 pubblicati a Taiwan
  48. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986, pag. 55, il dato tiene conto solo dei cosiddetti Tao, ma anche se contiamo i Lu la somma che ne deriva è naturalmente solo 26, quindi mancherebbero all'appello 19 esercizi.
  49. ^ in [45], si scrive esattamente Tai Chi Ch'üan Yang Pei
  50. ^ in [46]
  51. ^ Questa leggenda prende origine da uno scritto di Xu Longhou del 1921 che per primo associa il Taijiquan a Zhang Sanfeng come raccontano Davidine Siaw-Voon Sim e David Gaffney, Taijiquan Stile Chen, Mir Edizioni,
  52. ^ in [47]; ed anche in Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Tai Chi Chuan, il segreto dell'energia vitale. Milano, De Vecchi Editore, 1996 , pag.31
  53. ^ in [48]; Secondo Davidine Siaw-Voon Sim e David Gaffney, Taijiquan Stile Chen, Mir Edizioni, pag.21 Dajia deriva dal fatto che Yang Banhou, a partire dalla Laojia tramandata da Yang Luchan, formulò una nuova Struttura che prese il nome di Piccola Intelaiatura (Xiaojia); Yang Jianhou creò a sua volta quella che venne chiamata Intelaitura Media (Zhongjia) ed infine Yang Chengfu , partendo da queste due creò quella che fu poi definita Intelaitura Grande (Dajia)
  54. ^ In un caso, legato alla scuola di Zheng Manqing, si legge anche Jie
  55. ^ Sembrerebbe che il termine Kung Chia abbia più il significato di "struttura di lavoro", riferito e sinonimo di Jiazi, l'intelaiatura esercizio centrale di molti stili tradizionali; a parziale conferma Cangelosi Paolo, L'essenza del Kung Fu, pag.70, scrive che Kung Chia è "esercizio a solo o grande forma"; una differente interpretazione linguistica può essere ricostruita tramite il libro di Zheng Manqing, Zheng zi Taiji Zixiu Xinfa 郑子太极自修新法, in cui a pag.33 notiamo che nel titolo che vi campeggia sono presenti sia il termine Kung Chia, sia il termine Shi. Il titolo del capitolo è Gongjia 37 shi zhi fen shi ji tujie 功架三十七式之分释及图解 che è traducibile in "Grafico e spiegazione particolareggiata dell' Intelaiatura di Lavoro in 37 modelli"
  56. ^ in [49] nell'articolo Stili Interni
  57. ^ in [50]
  58. ^ in [51]
  59. ^ in [52] nell'articolo Stili Interni
  60. ^ in [53]
  61. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Kung Fu, le tecniche fisiche e mentali per l'autodifesa. Milano, De Vecchi Editore, 1990, pag. 60. L'elenco in cinese che segue fedelmente quello proposto nel testo Italiano, cioè 龙、虎、猴、马、鼍、鸡、鹞、燕、蛇、鹰、骀、熊, lo si trova in un libro di Sun Lutang, Quanyi Shuzhen 拳意述真
  62. ^ elenco dedotto da Xingyi Shier Shi Xiangxi Ziliao 形意十二式详细资料(materiale dettagliato sulle Dodici Figure dello Xingyi), prodotto dalla Guangzhou Qiao Jiaren Yinxiang
  63. ^ vedi la voce ad esso dedicato in [54]
  64. ^ in [55], ed in [56]
  65. ^ Sul nome, la FKTL utilizza nei programmi solo Pa Kua Chang in [57], invece la FESK in [58] utilizza un improbabile LUNG SHIN PA QUA CH'UAN
  66. ^ in [59]
  67. ^ Carmona José, Sur les traces du Baguazhang, Gui Trenadiel editeur , Paris, 1997. La figura che non corrisponde è zhuanshenzhang (转身掌, Il palmo girando il corpo).
  68. ^ Libro dato alle stampe a Tianjin nel 1934 . Sun Xicun appartiene al lignaggio della scuola Cheng di Baguazhang attraverso Cheng Yulong. Nel 1950 Sun riesce a fuggire a Taiwan. Egli era membro della setta Yiguandao
  69. ^ Ciò perché le fonti Italiane ne fanno risalire l'apprendimento da parte di Chang nell'Accademia di Guilin dal Maestro Chang Ch'ing Po. Inoltre Longxing Baguazhang è il nome di una delle forme insegnate da Fu Zhengsong nel suo programma di Bagua, come si può leggere in [60] ed in [61] ed in [62]; questo nome compare anche nel titolo di un articolo di Guo Haoran (Long Xing Baguazhang Jing Jie) pubblicato sulla rivista Wuhun nel numero 130 dell'Aprile 1994. L'articolo si rifà espressamente al libro di Huang Bonian (黄柏年) del 1937 , che non appartiene al Baguazhang della famiglia Fu
  70. ^ in [63]
  71. ^ in [64], in [65]
  72. ^ in [66]
  73. ^ Storti Enrico , LO STILE SI XIANG QUAN, in [67]
  74. ^ Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Tai Chi Chuan, il segreto dell'energia vitale. Milano, De Vecchi Editore, 1996, pag.36
  75. ^ questi elementi del programma della scuola sono estratti da:Chang Dsu Yao e Fassi Roberto, Il Tai Chi Chuan, il segreto dell'energia vitale, pp.30-50. In esso è contenuto un paragrafo dal titolo Il programma di studio del T'ai Chi Ch'uan in cui sono compresi il Baduanjin, che è in comune agli stili esterni, e le armi, che elenchiamo in seguito
  76. ^ Chang Dsu Yao e Fassi Roberto Il Tai Chi Chuan, il segreto dell'energia vitale, pp.30-50.
  77. ^ I gradi, la divisa, i programmi di studio in [68]
  78. ^ Programmi ed esami in [69]
  79. ^ Programmi ed esami in[70]
  80. ^ nel sito [71] è possibile vedere la scansione della tessera di Santini dove ha ricevuto il Sesto Chieh di Taijiquan il 22 ottobre 1991 e lo stesso grado nello "Shaolin" il 22 gennaio 1992
  81. ^ Sun Xun 孙巡 Shan Liang 单亮, Kong Fanqi 孔凡琦 e Zhang Shoujian张守俭, Peixian Wuguan "Da" Xiang Quanqiu 沛县武馆“打”向全球,pubblicato in Yangzi Wanbao 扬子晚报,il 12.05.2003. Lo stesso trafiletto è utilizzato anche Jiangsu Peixian Wulin Gaoshou Kaishe 70 Duo Jia Wuguan 江苏沛县武林高手开设70多家武馆, in [72]
  82. ^ vengono qui chiamati Zhang Xunshan 张训山 e Zhang Xunchuan 张训川
  83. ^ Lo Stile Tang Lang Quan, in [73]
  84. ^ Lo Stile Ba Ji Quan, in [74]
  85. ^ Lo Stile Ba Ji Quan, in [75]
  86. ^ Stefano Persnatsch - Zu Yao Wu, Bajiquan i Segreti degli Otto Poli

Collegamenti esterni