Scautismo d'estensione

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Attività di un gruppo di guide giapponesi con un membro disabile

Lo scautismo d'estensione (chiamato dall'OMMS anche scautismo con i disabili) è una proposta del movimento scout rivolta a giovani disabili.

Nelle associazioni in lingua italiana sono usati anche i termini Malgré Tout ("malgrado tutto" in francese) o scout ad ogni costo (dal MSS).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Robert Baden-Powell, fondatore dello scautismo, fin dall'inizio fu convinto dell'importanza di far partecipare al movimento anche i ragazzi che presentassero handicap, un pensiero abbastanza all'avanguardia per quel tempo[1]. Ne Il libro dei capi (1919) scrisse infatti: «L'educazione scout attira ragazzi di tutte le classi, alte e basse, ricche e povere, e si estende perfino a coloro che hanno handicap fisici, ai sordi, ai muti e ai ciechi, ispirando in ciascuno il desiderio di imparare»[2]; nel 1940 ribadì meglio il concetto nella prefazione alla 26ª edizione di Scautismo per ragazzi:

(EN)

«The aim of the leaders is to help not merely the promising boys, but also, and more especially, the duller boy»

(IT)

«Lo scopo dei Capi non è soltanto di aiutare i ragazzi più promettenti, ma anche, e più specialmente, quelli meno dotati.»

Inizialmente lo "scautismo d'estensione" non consisteva tanto in uno "scautismo con i disabili" quanto in una forma di servizio da parte degli scout nei confronti dei meno fortunati, svolto spesso nei luoghi dove queste persone si trovavano (ospedali, centri di riabilitazione ecc.)[4][5]. Successivamente, tra il 1922 e il 1968, gli scout cercarono di far partecipare allo scautismo anche i disabili, in unità ad hoc o nelle unità regolari[6].

Fu solo dal 1968 (dopo i meeting della World Scout Conference e del World Scout Committee dell'anno prima) che si decise il cambio di rotta, ovvero di fare in modo che le persone disabili non rimanessero isolate negli istituti ma si integrassero nella società partecipandovi attivamente, anche nel movimento scout[7]. Il World Scout Bureau cercò di spingere in questa direzione ed aiutare i capi nella loro azione educativa attraverso la pubblicazione del kit WE CAN (1989) e del bollettino AWARE (1988-1992)[8].

Associazioni in lingua italiana[modifica | modifica wikitesto]

In Italia le principali associazioni cattoliche (l'ASCI e l'AGI) aprirono i settori dedicati esclusivamente ai disabili negli anni cinquanta, usando la dicitura francese "Malgrè Tout" ("malgrado tutto"), abbreviata in MT. Questa proposta venne appoggiata da un consistente lavoro di formazione da parte delle associazioni e l'organizzazione di campi nel 1956, 1960, 1961, 1965 e 1966. Nel 1974, in seguito all'unione di ASCI e AGI nell'AGESCI si decise di non tenere delle unità separate per i ragazzi con handicap, ma di seguire la strada della loro integrazione nelle unità con i normodotati.[9]

Nel Movimento Scout Svizzero la prima unità "Esploratori ad Ogni Costo" (EOC) nacque nel 1924[10], ma solo nel 1945 venne aperta ufficialmente la sezione dell'associazione dedicata agli scout disabili ("Scaut ad ogni costo")[11]. Nel 2005 venne tenuto il primo campo nazionale degli "Scaut ad ogni costo" ad Altdorf, che vide la partecipazione di centinaia tra ragazzi e capi[12].

Scautismo d'estensione nel mondo[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ WOSM, Scouting with the Disabled, op. cit., p. 5
  2. ^ Robert Baden-Powell, Il libro dei capi, Fiordaliso, 9ª ed., Roma, 2006, p. 41
  3. ^ cit. in Robert Baden-Powell, Giocare il gioco, a cura di Mario Sica, ed. Nuova Fiordaliso, 3ª ed., Roma, 2003, p. 149
  4. ^ Elements for a Scout Programme, Section VI Scouting with the Handicapped, World Scout Bureau, Ginevra, 1989, p. 3
  5. ^ Beatriz Lienhard, Extending Scouting to Disabled Persons, in Europe Information, n. 22, settembre 1986, pp. 9-15
  6. ^ WOSM, Scouting with the Disabled, op. cit., p. 21
  7. ^ WOSM, Scouting with the Disabled, op. cit., p. 22
  8. ^ WOSM, Scouting with the Disabled, op. cit., pp. 25-27
  9. ^ Scautismo e handicap - Dalle origini a oggi, su Scout Proposta Educativa, anno XXXIII, n. 06, Roma, 12 marzo 2007, p. 10
  10. ^ MSS, La storia del movimento[collegamento interrotto]
  11. ^ (DE) Dominik Stroppel, Die Geschichte des Schweizerischen Pfadfinderbundes (Bubenbund) 1910 - 1945 Archiviato il 4 marzo 2014 in Internet Archive.
  12. ^ Presseportal, Erstes gesamtschweizerisches Pfingstlager der Pfadi Trotz Allem (PTA), 13 maggio 2005

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]