Associazione guide italiane

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Associazione guide italiane
Associazione scout
Ambito Italia
Affiliazioni FIGE, CICG
Data di fondazione 28 dicembre 1943
Data di scioglimento 4 maggio 1974[1]
Fondatore/i Giuliana di Carpegna, Agostino Ruggi d'Aragona
Motto Estote Parati
Iscritti 19.289[2]
Presidente del comitato centrale Mariella Spaini[3]
Assistente ecclesiastico don Giorgio Basadonna[3]

L'AGI, acronimo di Associazione guide italiane è stata un'associazione di guide nata nel 1943, ed è confluita nel 1974 - attraverso una fusione con l'Associazione scouts cattolici italiani (ASCI) - nell'Associazione guide e scouts cattolici italiani (AGESCI).

Motto[modifica | modifica wikitesto]

Il motto dell'AGI era Estote Parati.[4] Le Coccinelle avevano il motto Eccomi, e le Scolte Servire.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fondazione avvenne il 28 dicembre 1943 a Roma, alle Catacombe di Priscilla, dove la prima squadriglia di sette guide, formata da Giuliana di Carpegna, nipote del fondatore dell'ASCI Mario di Carpegna, pronunciò la loro promessa nelle mani di padre Agostino Ruggi d'Aragona O.P. ("Arda") che, essendo stato nella sua giovinezza capo e commissario dell'ASCI, poteva rappresentare idealmente la grande famiglia degli scout e delle guide.

La principessa Maria Massimo Lancellotti, che fece la sua promessa il 10 ottobre 1944, fu nominata presidente del Commissariato centrale l'8 dicembre 1944 dalla Santa Sede (che aveva prontamente riconosciuto l'AGI) e mantenne tale carica fino a che, con lo statuto del 1954 fu nominata capo guida. La sua salute, che da anni aveva cominciato a farla soffrire, la costrinse a dimettersi nel dicembre 1955.

Dopo che la branca Guide era già ripartita nel 1945, al termine del conflitto, in seguito a svariate iniziative locali, nel 1948 furono elaborati i programmi per le branche Coccinelle e Scolte ispirati rispettivamente ai sentieri e alla spiritualità della strada. Si succedettero quindi i campi scuola per le capo riparto, capo fuoco e capo cerchio. Il 5 luglio 1953 a Trento iniziò la prima Route Nazionale riservata alle commissarie: il guidismo coglieva l'occasione per fare un esame serio del proprio cammino, che sarebbe sfociato nello statuto del 1954.

Dopo le profonde riflessioni sociali e culturali innescate dall'avvento del 1968 si aprì un dibattito interno all'AGI come pure nell'ASCI.

Questo dibattito portò numerose capo a lasciare l'associazione.

A seguito di questo dibattito il 4 maggio 1974 le due associazioni riunite in assemblea deliberarono di riunirsi nell'AGESCI (Associazione guide e scout cattolici italiani). Se nell'ASCI questa scelta non fu indolore, tutte le delegate dell'AGI (tranne una) votarono a favore della fusione. La nuova associazione, tenendo nel debito conto le esperienze di ASCI ed AGI, introduceva la coeducazione, la possibilità cioè di educare insieme i ragazzi e le ragazze prevedendo anche attività in comune. Per garantire una pari presenza di uomini e donne, fu introdotta la diarchia, la pratica cioè di avere due persone (un uomo ed una donna) e non una sola, in ogni posizione, dal capo unità fino ai presidenti dell'associazione. Anche la rielaborazione dei sentieri delle branche Esploratori e Guide, compiuta nel 1979, fu fatta mediando il sentiero dell'ASCI (articolato su 5 livelli) e quello dell'AGI (che aveva tre momenti), arrivando ad un sentiero unico articolato su quattro tappe.

Alcune delle capo che erano uscite dall'AGI prima della fusione (ed in misura minore alcune capo uscite dopo di questa) scelsero di aderire ad altre associazioni, soprattutto l'FSE (Associazione italiana guide e scouts d'Europa cattolici), conosciuta anche come "Scouts d'Europa". La FSE si caratterizza per un metodo educativo fondato sull'intereducazione.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ In questa data l'ASCI si fuse con l'AGI fondando l'AGESCI.
  2. ^ Dato al momento della fusione con l'ASCI, riportato in Mario Sica, Storia dello scautismo in Italia, 4ª ed., Roma, Fiordaliso, 2006, ISBN 978-88-8054-774-7.
  3. ^ a b Incarico ricoperto al momento della fusione con l'ASCI, e mantenuto nell'AGESCI, nella quale proseguì le proprie attività.
  4. ^ Associazione Guide Italiane, 1943 / 1963 Venti anni di vita A.G.I..

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Guidismo, una proposta per la vita. Storia dell'AGI Associazione guide italiane 1943-1974, Roma, Edizione scout nuova fiordaliso, 2002.
  • Anna Talò, Sii Preparata! Esploratrici GEI da 100 anni, San Martino Buon Albergo, CNGEI-Chil, 2011, ISBN 978-88-95289-02-1.
  • Andrea Padoin, Breve storia dello scautismo, Roma, Edizione scout nuova fiordaliso, 2003.
  • Anita Pitrelli Marinelli, Storia dell'Associazione guide italiane nelle regioni Puglia e Lucania dall'anno 1944 all'anno 1974, Taranto, Comune di Taranto Istruzione e Cultura, 1998.
  • Aurora Bosna, Scautismo femminile e guidismo. Esperienze educative in prospettiva di Genere: i casi dell'Italia e della Spagna, Pisa, Edizioni ETS, 2011, ISBN 978-88-467-3210-1.
  • Carlo Guarnieri, La storia del Movimento adulti scout cattolici italiani 1943-2004, Roma, Edizioni scout nuova fiordaliso, 2004.
  • Centro Studi e Documentazione Agesci Sicilia, Raccogliamo una traccia per non perdere la memoria, a cura di Antonio Scalini, collana Memoria, Gravina di Catania, Agesci Sicilia, dicembre 2005, SBN IT\ICCU\PAL\0218585.
  • Chiacchierate di bivacco sul C.N.G.E.I. del Senior Scout dr. Alberto Medoro Savini, Quaderni di studi e documenti del Centro studi scout «Eletta e Franco Olivo» del CNGEI, (1997), 3.
  • Domenico Sorrentino, Storia dello scautismo nel mondo. Fatti, protagonisti, avventure. 1907-1957, Roma, Nuova Fiordaliso, 1997.
  • Fondatori dell'Asci. Mario di Carpegna e p. G. Gianfranceshi S.J., a cura di Paola Dal Toso, Roma, Centro Documentazione AGESCI, 2006.
  • Giuseppe dell'Oglio, Alere Flammam. Breve storia dello scautismo in Italia, Milano, Lampi di stampa (collana TuttiAutori), 2010, ISBN 978-88-488-1076-0.
  • Giuseppe dell'Oglio, Breve storia dello scautismo in Italia, in Essere scout... diventare cittadino, a cura di Teddy D'Arienzo e Giuseppe dell'Oglio, Roma, CNGEI-Chil, 2009, pp. 17–34.
  • Lo Scautismo italiano all'estero. 1914-1974, a cura di Andrea Padoin, Martellago, Edizioni Eurooffset, 2010.
  • Lucina Spaccia, Il guidismo nel cuore, a cura di Antonio Scalini, collana Memoria, Catania, AGESCI Sicilia Centro Studi e Documentazione, dicembre 2023, SBN IT\ICCU\PBE\0226857.
  • Mario Sica, Gli scout. Storia di una grande avventura iniziata con 22 ragazzi su un’isola, Bologna, Società editrice il Mulino, 2002, ISBN 978-88-15-08477-4.
  • Mario Sica, Storia dello scautismo in Italia, 4ª ed., Roma, Edizioni scout fiordaliso, 2006, ISBN 978-88-8054-774-7.
  • Mauro Furia, Storia del Giglio Scout, Parma, Centro Studi Scout sulle problematiche giovanili «Carlo Colombo», 1990.
  • Vittorio Pranzini e Nicolò Pranzini, Dizionario Scout illustrato. Il Grande Gioco in novecento vocaboli, Roma, Edizioni scout fiordaliso, 2007.
  • Vittorio Pranzini, 1907-2007. Cent'anni di Scautismo tra storia metodo e attualità, Roma, Edizioni scout fiordaliso, 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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