Agostino di Canterbury
Agostino di Canterbury arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Ritratto di Agostino di Canterbury | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 13 novembre 534 a Roma |
Ordinato presbitero | in data sconosciuta |
Nominato vescovo | 596 da papa Gregorio I |
Consacrato vescovo | 17 novembre 597 dall'arcivescovo Virgilio di Arles |
Elevato arcivescovo | 601 da papa Gregorio I |
Deceduto | 26 maggio 604 (69 anni) a Canterbury |
Sant'Agostino di Canterbury | |
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Icona raffigurante Agostino di Canterbury | |
Vescovo e confessore | |
Nascita | 13 novembre 534 a Roma |
Morte | 26 maggio 604 (69 anni) a Canterbury |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Santuario principale | Abbazia di Sant'Agostino |
Ricorrenza | 27 maggio (Chiesa cattolica) 26 maggio (Chiesa anglicana) |
Attributi | bastone pastorale, mitria |
Agostino di Canterbury (Roma, 13 novembre 534[1] – Canterbury, 26 maggio 604) è stato un monaco e il primo arcivescovo di Canterbury. Venerato come santo da cattolici e anglicani, è conosciuto anche come l'Apostolo d'Inghilterra.
Fu infatti inviato presso il re (Bretwalda) Ethelbert del Kent, in Inghilterra, da papa Gregorio I nel 597. Fu accompagnato da san Lorenzo, secondo arcivescovo di Canterbury.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'invasione dei Sassoni (V-VI secolo), in Britannia si era diffuso il paganesimo e l'idolatria, in precedenza soppiantati dal cristianesimo portato da personalità come San Patrizio e Columba di Iona. La situazione vide un'inversione di tendenza quando il re del Kent Etelberto, sposò Berta, figlia del cristiano Cariberto I, re di Parigi. Ella, portando con sé il cappellano Liudhard, eresse una chiesa a Canterbury (forse ne restaurò una già esistente), dedicandola a san Martino di Tours, patrono della sua famiglia (i Merovingi). Etelberto era pagano, ma si dimostrò molto tollerante e permise alla moglie di adorare il proprio Dio. Berta poté così organizzare una piccola comunità con tanto di sacerdoti.
Etelberto, interessato al nuovo culto, chiese a papa Gregorio I di inviare dei missionari. Gregorio affidò il compito a un gruppo di 40 monaci del monastero romano di Sant'Andrea sul Celio, di cui Agostino era priore. Partito nel 597, Agostino raggiunse la Provenza ma, spaventato dai racconti che facevano dei Sassoni un popolo crudele e intollerante, tornò a Roma, rinunciando all'incarico. Il pontefice riuscì però a rincuorarlo e alla fine Agostino raggiunse l'isola di Thanet, accolto dal re in persona. Egli lo accompagnò a Canterbury e qui il monaco fu messo a capo della comunità. In breve tempo, lo stesso sovrano e migliaia di sudditi (secondo la tradizione, circa 10.000) chiesero il battesimo. Agostino rimaneva nel frattempo in contatto con il papa, elencando i successi conseguiti e chiedendo consigli.
Nel 601 Mellito, Giusto e altri portarono, assieme alle risposte del papa, dei libri, alcune reliquie ma soprattutto il pallium simbolo del potere arcivescovile. Da questo momento Agostino divenne primate d'Inghilterra. Gregorio I indicò al nuovo arcivescovo di ordinare quanto prima dodici nuovi vescovi ausiliari e di inviare un vescovo a York. Nel 604 Agostino consacrò Mellito vescovo di Londra e Giusto vescovo di Rochester.
Seguendo le disposizioni del papa in materia di luoghi di culto, Agostino riconsacrò e ricostruì una vecchia chiesa a Canterbury che divenne cattedrale e fondò un monastero. La Scuola reale di Canterbury attribuisce ad Agostino la propria fondazione, il che ne farebbe la scuola più antica del mondo, anche se le prime fonti documentarie risalgono al XVI secolo[2].
Agostino cercò, ma invano, di riunire le comunità evangelizzate dai monaci irlandesi alle nuove, direttamente dipendenti da Roma, ma solo dopo il sinodo di Whitby del 664 la Chiesa celtica rinuncerà alle sue tradizioni. L'opera risultò in effetti molto difficoltosa e vide numerosi insuccessi. L'attività del santo fu tuttavia importante perché alla base dell'evangelizzazione della Gran Bretagna.
Morì il 26 maggio del 604 e fu sepolto a Canterbury, nella chiesa dell'abbazia dedicata ai santi Pietro e Paolo (oggi abbazia di Sant'Agostino). Viene festeggiato il 27 maggio.
Genealogia episcopale e successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La genealogia episcopale è:
- Arcivescovo Virgilio di Arles
- Arcivescovo Agostino di Canterbury
La successione apostolica è:
- Arcivescovo Giusto di Canterbury (604)
- Arcivescovo Mellito di Canterbury (604)
- Arcivescovo Lorenzo di Canterbury (604)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il luogo e la data di nascita non sono certi ma vengono riportati dalla tradizione
- ^ 597 and all that: A Brief History of the King's School, Canterbury, su kings-school.co.uk, The King's School, Canterbury. URL consultato il 31 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2011).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Beda il Venerabile, Historia Ecclesiastica
- Paolo Diacono, Vita Sancti Gregori Papae
- Papa Gregorio I, Epistulae
- Gregorio di Tours, Historia Francorum
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Agostino di Canterbury
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Agostino di Canterbury, santo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Ubaldo Mannucci, AGOSTINO di Canterbury, santo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929.
- Agostino, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Saint Augustine of Canterbury, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Raoul Manselli, AGOSTINO di Cantorbery, santo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- (EN) Opere riguardanti Augustine Saint, Archbishop of Canterbury (-604?) / Augustine Saint, Archbishop of Canterbury (d. 604?), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Agostino di Canterbury, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (EN) David M. Cheney, Agostino di Canterbury, in Catholic Hierarchy.
- Agostino di Canterbury, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 13667918 · ISNI (EN) 0000 0001 0354 6576 · BAV 495/32885 · CERL cnp00405424 · LCCN (EN) n82166612 · GND (DE) 119317958 · BNE (ES) XX5021619 (data) · J9U (EN, HE) 987007275033605171 |
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