Vinvaleo di Landévennec
San Vinvaleo | |
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Abate di Landévennec | |
Nascita | Armorica, 460 circa |
Morte | Landévennec, 3 marzo 532 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 3 marzo[1][2][3][4][5] |
San Vinvaleo di Landévennec (Armorica, 460 circa[2][5] – Landévennec, 3 marzo 532[3]) è stato un abate francese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]I genitori di Vinvaleo erano Fracan, parente di re Cador di Dumnonia, e Gwen Teirbron, figlia di Budic II di Bretagna[1][2][3]. La coppia, con i due figli maggiori Guetnoco e Giacuto, circa a metà del V secolo riparò in Armorica dalla Gran Bretagna a causa dell'invasione dei Sassoni, stabilendosi a Ploufragan[1]: molte fonti fissano quindi in quella regione il luogo di nascita di Vinvaleo[1][3], nella stessa Ploufragan[2][5] oppure a Plouguin[5]. Essendo il terzo figlio che la coppia aveva, i suoi genitori decisero di consacrarlo a Dio[1]. Anni dopo gli sarebbe nata anche una sorella, Creirwy[1].
Quando Vinvaleo fu grande abbastanza, i genitori lo affidarono al monastero guidato da san Budoc, situato sull'Île Lavret (non lontana da Île-de-Bréhat), dove divenne in seguito superiore di undici monaci[1][2][5]. All'età di vent'anni decise di fare un pellegrinaggio verso i luoghi più importanti legati al culto di san Patrizio[2], ma il santo stesso in sogno gli disse di non intraprendere il viaggio, e di lasciare il monastero dove stava per fondare un altro[3][5]; Budoc mandò allora con lui i suoi undici sottoposti, ed eressero il monastero presso Châteaulin, sull'isola di Tibidy, nella Rada di Brest[1][2][3][5]. Il tempo avverso e la terra sterile li costrinsero però, nel giro di tre anni, ad abbandonare la struttura e a fondarne un'altra a Landévennec[1][2][3][5]; la terra venne loro donata da Grallo, conte di Cornovaglia[1].
Le agiografie riportano che Vinvaleo mangiava solo pane nero mischiato con cenere (per la mortificazione personale) e beveva esclusivamente acqua, fatta eccezione durante la Messa[1][2]. Pregava inoltre solamente in piedi o in ginocchio, mai seduto[1], e il suo letto era di legno o di sabbia, con un cuscino di pietra[1][2]: tali privazioni gli avrebbero permesso di compiere vari miracoli[2]. Fra i suoi discepoli si ricordano i santi Balay (o Valay), Martino, Idunet (o Yonnet)[1] e Guenaele, suo successore[1][4].
Morte e culto
[modifica | modifica wikitesto]Morì all'Abbazia di Landévennec in età avanzata il 3 marzo, verso l'inizio del VI secolo[3] (forse nel 529[1], nel 530[2] o nel 532[5]); dopo il suo decesso si sarebbero verificati numerosi miracoli[3]. Venne sepolto nella chiesa dell'abbazia; essa venne riedificata poco distante in seguito, e le reliquie vennero spostate anch'esse[1]. Le razzie dei Normanni ne causarono poi la dispersione in diversi luoghi; alcune parti sono conservate a Blandinberg (presso Gand), altre nell'abbazia di Montreuil (Diocesi di Laon)[1], altre ancora raggiunsero Montreuil-sur-Mer, dove i monaci di Landévennec trovarono rifugio[3][5].
Gli sono dedicate numerose chiese in Cornovaglia, anche di parrocchie anglicane[2][3], il che potrebbe indicare che parte delle sue reliquie raggiunsero questi luoghi con le invasioni vichinghe del 913-914[2].
La sua festa si celebra il 3 marzo, giorno della morte[1][2][3], mentre il 28 febbraio si ricorda la traslazione delle reliquie[2][3].
Nome
[modifica | modifica wikitesto]Il nome di Vinvaleo conta oltre una cinquantina di varianti[3]. La forma originale è Uinualoë, formata da uuin ("bianco", "puro", imparentato con gwyn) e uual, "coraggioso"[5]. In Piccardia si trova nelle forme Vignevaley e Walovay, in Bretagna Vennole e Guignole, in Inghilterra Winwaloe e Winwaloc[1]; forme latinizzate sono Winwallus, Winwalloeus e Winwalœus. Di seguito una lista di alcune delle forme esistenti:
- Bennoc[2][3]
- Guengalaenus[2]
- Guengaloeus[2]
- Guenole[2]
- Guénolé[5]
- Guignole[1]
- Guignolet[5]
- Guingalois[1][2][5]
- Gunnolo[2][3]
- Gunwalloc[3]
- Gwenndo[2]
- Gwennole
- Gweno[2][3]
- Gwenol
- Gwenole[5]
- Ouignoualey[2][3]
- Valois[2][3]
- Vennole[1][2][3]
- Vignevaley[1]
- Vinguavally[2][3]
- Walloy
- Waloi[5]
- Walovay[1]
- Walow[3]
- Waloway[2][3]
- Wingaloeus[2][3]
- Winwalde[2]
- Winwaleo[4]
- Winwalloc[2]
- Winwalloe[2]
- Winwallus[3]
- Winwalloeus
- Winwalœus
- Winwaloc[1]
- Winwaloe[1][2]
- Winwaloi[5]
- Wonnow[2][3]
- Wynolatus[2][3]
- Wynwallow[2][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa (EN) March 3 - St. Winwaloe, or Winwaloc, Abbot, su bartleby.com. URL consultato il 19 settembre 2012.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak (EN) Winwallus, su saints.sqpn.com. URL consultato il 19 settembre 2012.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac (EN) St. Winwallus, su newadvent.org, Catholic Encyclopedia. URL consultato il 19 settembre 2012.
- ^ a b c San Guenaele, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. URL consultato il 19 settembre 2012.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Alain Stéphan, Tous les prénoms bretons, Luçon, Éditions Jean-Paul Gisserot, p. 47, ISBN 2-87747-172-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Guénolé di Landévennec
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Vinvaleo di Landévennec, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Vinvaleo di Landévennec, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 37740209 · ISNI (EN) 0000 0003 9630 1897 · CERL cnp00559760 · LCCN (EN) n88604948 · GND (DE) 120137879 |
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