Sabotino
Sabotino | |
---|---|
Il monte visto da Gorizia. | |
Stati | ![]() ![]() |
Regione | ![]() Goriziano sloveno |
Provincia | ![]() |
Altezza | 609 m s.l.m. |
Catena | Colline di Gorizia[1] |
Coordinate | 45°59′19.58″N 13°38′00.95″E / 45.988771°N 13.633597°E |
Altri nomi e significati | Sabotin (sloveno) |
Mappa di localizzazione | |
Il Sabotino (Sabotin in sloveno, Mont San Valantin in friulano ) (609 m s.l.m.) è un monte al confine tra Italia e Slovenia, a nord di Gorizia. Si trova non molto lontano dal Monte Santo di Gorizia ed è il monte più alto della provincia di Gorizia.
Dal monte si domina la valle dell'Isonzo, la piana di Gorizia e il Collio. Sul lato sud del monte, tra quota 210-240 metri, passa la cosiddetta strada di Osimo.
Indice
Eventi storici[modifica | modifica wikitesto]
Viene ricordato come uno dei monti che furono teatro delle battaglie dell'Isonzo durante la prima guerra mondiale, conquistato dagli italiani il 6 agosto 1916, durante la sesta battaglia dell'Isonzo, con un assalto di fanteria attraverso alcuni cunicoli scavati nella roccia nei mesi precedenti. Proprio in quella occasione si mise in luce come abile stratega militare il giovane tenente colonnello Pietro Badoglio, che per i suoi meriti sul campo verrà poi premiato con la promozione a maggior generale del Regio Esercito insieme al conferimento del titolo nobiliare di marchese del Sabotino.
Per gli eventi bellici qui avvenuti durante la Grande guerra, con il regio decreto n. 1386 del 1922 il monte divenne monumento nazionale italiano.
Tra la due guerre mondiali la montagna era interamente compresa nella provincia di Gorizia; in questo periodo il monte più alto della provincia di Gorizia era il monte Tricorno, attualmente interamente in Slovenia.
Dopo i trattati di pace di Parigi del 1947 la montagna passò a segnare il confine tra l'Italia e la Jugoslavia, con alcune modifiche minori alla linea di confine a seguito del trattato di Osimo del 1975.
Nel 1978, sulle pendici slovene del monte, a poche decine di metri dal confine italiano, fu realizzata una grande scritta in pietra "Naš Tito" ("Il nostro Tito") dedicata a Josip Broz Tito, con lettere alte 25 metri e lunga circa 100, facilmente visibile anche a chilometri di distanza e in particolare dalla parte italiana della vallata di Gorizia. La scritta, simile a diverse altre realizzate in quel periodo nel territorio dell'ex Jugoslavia, anche vicino al confine[2], aveva un chiaro intento propagandistico, rivolto in particolare verso le popolazioni oltre confine. Dopo il crollo dell'ex Jugoslavia e l'indipendenza della Slovenia la scritta ha subìto diverse vicissitudini, in cui periodi di abbandono hanno fatto seguito a periodi in cui la scritta è stata resa nuovamente visibile, a periodi in cui è stata parzialmente o anche totalmente modificata, talvolta ad opera di attivisti o anche ignoti. Per un certo periodo è stata modificata in "Tito Slo", quindi "W Tito" o ancora in "Naš Fido" ("Il nostro Fido"); nel 2013, per un certo periodo è stata modificata in "Vstaja" (in sloveno "rivolta")[3][4], in concomitanza con l'estendersi in Slovenia di un movimento di protesta causato dalla crisi economica. Dal 2014, la scritta è semplicemente "TITO" a lettere maiuscole, facilmente visibile dal territorio italiano[5].
Il 4 novembre 2008 è stato riacceso il tricolore sul monumento nazionale italiano.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005, p. 307.
- ^ Si veda ad esempio 45°52′05.94″N 13°39′09.26″E / 45.868317°N 13.652572°E, 45°50′52.72″N 13°47′44.58″E / 45.847978°N 13.795717°E, 45°38′45.7″N 14°34′02.17″E / 45.646028°N 14.567269°E, 44°52′16.52″N 14°45′19.63″E / 44.871256°N 14.755453°E
- ^ Nuova scritta sul monte Sabotino a Gorizia, in Il Piccolo, 2 marzo 2013. URL consultato il 31 maggio 2017.
- ^ Roberto Covaz, La scritta “vstaja” (rivolta) compare sul Sabotino a Gorizia, in Il Piccolo, 3 marzo 2013. URL consultato il 31 maggio 2017.
- ^ Riappare la scritta Tito sul monte Sabotino, in Il Piccolo, 25 maggio 2015. URL consultato il 31 maggio 2017.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sabotino
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sabotino, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Il Sabotino, l'Isonzo e il ponte di Salcano (vista satellitare), su wikimapia.org.
- Sito ufficiale della Zona Monumentale Nazionale del Monte Sabotino
Controllo di autorità | VIAF (EN) 315169222 · WorldCat Identities (EN) 315169222 |
---|