Rovine del castello di Rosenburg

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Rosenburg
Ubicazione
Stato attualeBandiera della Svizzera Svizzera
Cantone  Appenzello Esterno
CittàHerisau
Indirizzooberhalb Tüfenau
Coordinate47°23′18.38″N 9°15′15.88″E / 47.38844°N 9.25441°E47.38844; 9.25441
Mappa di localizzazione: Svizzera
Rovine del castello di Rosenburg
Informazioni generali
TipoCastello
Inizio costruzione1200 circa
Primo proprietarioFamiglia Rorschach
Demolizione1403
Condizione attualeIn rovina
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Le rovine del castello di Rosenburg sono un castello in rovina situato a ovest di Herisau nel Canton Appenzello Esterno in Svizzera. È classificato dal governo svizzero come bene culturale di importanza nazionale.[1] Poiché il castello si trova sul Ramsenstock (926 m) è chiamato anche Ramsenburg.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1176 la famiglia nobile dei Rorschach figura per la prima volta nei documenti storici come cavalieri al servizio dell'abate di San Gallo.[3] Nel corso dei secoli successivi questa famiglia possedette numerosi castelli e produsse varie discendenze che utilizzavano tutte un cespuglio di rose incluso nel loro stemma.[3] Intorno al 1200 costruirono due castelli vicino a Herisau, uno chiamato Rosenberg, l'altro Rosenburg, distanti circa 2,3 km l'uno dall'altro. Il castello di Rosenberg si trovava a nord di Herisau.

Nel 1270 fu menzionato in riferimento a Rosenburg un discendente dei Rorschach, Egilolve von Rosinburc.[4] Il castello stesso fu citato cinque anni dopo, in relazione alla distruzione del castello di Urstein.[4] Il castello era più piccolo di quello di Rosenberg. Secondo la cronaca del XIV secolo di Johannes von Winterthur, i due fratelli Rosenburg, entrambi di nome Rudolf, non abitavano più nel castello: un contadino si occupò della gestione per conto loro.[4] La cronaca racconta che una coppia di cavalieri e i loro servi entrarono nel castello per scacciare il contadino e prenderselo per sè. Tuttavia, il contadino li sorprese e uccise entrambi i cavalieri nel castello e poi i loro servi nelle stalle.

Nel 1350 i due Rodolfo promisero al cugino Eglolf von Rosenberg di non attaccare né danneggiare il castello di Rosenberg. In cambio promise loro di donare dopo la sua morte i possedimenti dei Rosenberg a Herisau. Nel 1396 vendettero i possedimenti di Herisau all'abbazia di San Gallo, ma mantennero la proprietà del castello. Tuttavia, nel 1403 durante le guerre di Appenzello, il castello fu attaccato e bruciato dagli Appenzellesi che si erano ribellati all'abate.[4] Nel 1466 il castello in rovina divenne proprietà dell'Abbazia, dove rimase fino ai moti della Repubblica Elvetica e all'Atto di Mediazione del 1803. Le rovine furono cedute al Canton San Gallo, che le vendette a Herisau il 2 febbraio 1809 per 440 fiorini.[4] Le rovine furono scavate, stabilizzate e riparate nel 1936-1937.

Sito del castello[modifica | modifica wikitesto]

La torre del XIII secolo è di 9,7 m per 9,9 m, con pareti fino a 2,9 m. L'ingresso alla torre si trova a circa 4,4 metri dal suolo. Sul lato ovest della torre si trovano le rovine del castello principale risalente alla fine del XIII o all'inizio del XIV secolo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Inventario della protezione beni culturali con oggetti d’importanza nazionale e regionale - AR (PDF), su babs.admin.ch, Ufficio federale della protezione della popolazione, 1º gennaio 2022. URL consultato il 29 settembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  2. ^ Steinmann, p. 40.
  3. ^ a b Steinmann, pp. 223-224.
  4. ^ a b c d e Steinmann, pp. 227-228.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Eugen Steinmann, Die Kunstdenkmäler des Kantons Appenzell-Ausserrhoden, a cura di Società di Storia dell'Arte in Svizzera, Vol. 1, Basilea, Birkhäuser Verlag, 1980.
  • (DE) Werner Meyer e Hugo Schneider, Burgen der Schweiz, illustrazioni di Laslo Irmes, vol. 6, Zurigo, Silva-Verlag, 1983.

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