Walsersches Doppelhaus

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Walsersches Doppelhaus
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Divisione 1  Appenzello Esterno
LocalitàHerisau
IndirizzoPlatz 1, 2
Coordinate47°23′09.96″N 9°16′44.33″E / 47.3861°N 9.27898°E47.3861; 9.27898
Informazioni generali
CondizioniIn uso

La Walsersches Doppelhaus ("Casa bifamiliare dei Walser") è un edificio storico a Herisau.[1][2] È classificato dal governo svizzero come bene culturale di importanza nazionale.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu costruito non più tardi del 1779 per il mercante e mecenate Johannes Walser per un costo di circa 70 000 gulden.[1][2] Il monogramma di Walser è infatti visibile sul portale in ferro battuto del giardino, sulla ringhiera del balcone della facciata est e sulla griglia del lucernario dell'ingresso.[1] Walser fece dell'edificio una nota galleria d'arte e collaborò con famosi illustratori come Gabriel Lory il Vecchio, Simon Daniel Lafond e Johann Jakob Biedermann, con incisori come Carl Guttenberg, Matthias Gottfried Eichler e Julien Lorieux, e con coloristi come Gabriel Lory il Vecchio e il Giovane, William Moritz e Johann Jakob Wetzel.[1]

Lo stato originale dei due Erker è raffigurato da un'opera dell'artista Johannes Hädener.[1] Tra il 1812 e il 1822 venne rimosso l'Erker ad est, mentre tra il 1834 e il 1842 venne aggiunto l'edificio posteriore al numero civico 1.[1] All'inizio del XX secolo le finestre ad arco al piano terra vennero ampliate per assumere l'aspetto odierno.[1] Gli stucchi dei timpani vennero ristrutturati nel 1928 e nel 1957, mentre gli esterni vennero ristrutturati tra il 1972 e il 1973.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nell'edificio si notano due piccoli timpani trasversali con rilievi in stucco, quello a ovest raffigurante un'allegoria della guerra, quello a est raffigurante un'allegoria della pace. I portali sono in stile rococò, così come la ringhiera del balcone.[2] L'ingresso dal lato est è un arco a tutto sesto, con una porta in noce a scanalatura radiale e ferratura in ottone.[2] Il portale del giardino è invece in stile Luigi XVI.[2] Gli interni sono sfarzosi, specialmente al numero civico 1.[2] Al secondo piano si trovano dei dipinti di genere, mentre al terzo piano presso la sala del banchetto fanno comparsa degli stucchi in stile rococò.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Steinmann, pp. 123-124.
  2. ^ a b c d e f g (DE) Walsersches Doppelhaus (Platz 1, 2) (PDF), su data.geo.admin.ch. URL consultato il 27 ottobre 2022.
  3. ^ (DE) Inventario della protezione beni culturali con oggetti d’importanza nazionale e regionale - AR (PDF), su babs.admin.ch, Ufficio federale della protezione della popolazione, 1º gennaio 2022. URL consultato il 27 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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