Sonnenhof (Trogen)

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Sonnenhof
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Divisione 1  Appenzello Esterno
LocalitàTrogen
IndirizzoBühlerstrasse 1, 9043 Trogen
Coordinate47°24′25.92″N 9°27′52.96″E / 47.4072°N 9.46471°E47.4072; 9.46471
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1761
Stiletardo barocco e rococò

Il Sonnenhof ("Palazzo Sole") è un edificio storico a Trogen.[1] È classificato dal governo svizzero come bene culturale di importanza nazionale.[2][3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Riproduzione di una illustrazione del Sonnenhof del 1822

Il palazzo fu originariamente concepito come casa doppia in pietra con tetto a mansarda, in stile tardo-barocco e rococò.[3] Fu costruito nel 1761 dal capomastro Hans Ulrich Grubenmann per conto dell'allora ventunenne studente di medicina Bartholome Honnerlag-Zellweger, divenuto poi medico e vicelandamano.[1][3] L'opera fu verosimilmente commissionata dal padre, il medico Bartholome Honnerlag-Walser.[1] Nel 1764 Bartholome Honnerlag-Zellweger vi aprì il suo studio medico e una clinica privata per infermi di mente. Suo figlio, il medico Conrad Honnerlag-Tobler e ultimo discendente maschio di una famiglia di medici per cinque generazioni, vendette nel 1838 l'edificio al medico e Landamano Jacob Zellweger-Hünerwadel.[4] Il figlio di quest'ultimo, il medico Otto Hans Zellweger-Krüsi, gestì un istituto di cura per bambini della classe benestante fino al 1908, sull'esempio delle colonie per le vacanze per bambini dell'ex sacerdote di Trogen Hermann Walter Bion.[4][5]

Nel 1921 la proprietà passò ad un'altra famiglia, e dal 1949 al 2020-2021 ebbe sede la pasticceria e panetteria Ruckstuhl.[4][3] Tra il 1975 e il 1976 gli esterni e i dipinti rococò delle persiane vennero ristrutturati sotto la direzione dell'architetto Hans Ulrich Hohl, con l'assistenza della Commissione federale dei monumenti storici.[4][3] Nel 2021 il palazzo venne ristrutturato dallo studio architettonico GSI Architekten AG per trasformarlo in un edificio residenziale multigenerazionale.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Steinmann, p. 150.
  2. ^ (DE) Inventario della protezione beni culturali con oggetti d’importanza nazionale e regionale - AR (PDF), su babs.admin.ch, Ufficio federale della protezione della popolazione, 1º gennaio 2022. URL consultato l'8 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  3. ^ a b c d e (DE) Sonnenhof (Bühlerstrasse 1) (PDF), su data.geo.admin.ch, Bundesamt für Bevölkerungsschutz. URL consultato l'8 novembre 2022.
  4. ^ a b c d Steinmann, p. 151.
  5. ^ (DE) Sonnenhof, su jahrhundertderzellweger.ch. URL consultato l'8 novembre 2022.
  6. ^ (DE) Doppelpalast Sonnenhof: Umbau in ein Mehrgenerationen-Wohnhaus, su gsi-architekten.ch. URL consultato l'8 novembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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