Repubblica russa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'attuale Stato russo, vedi Russia.
Disambiguazione – Se stai cercando le suddivisioni della Russia, vedi Repubbliche della Russia.
Russia
Russia - Localizzazione
Russia - Localizzazione
Territorio proclamato dalla Repubblica Russa
Dati amministrativi
Nome completoRepubblica Russa
Nome ufficialeРоссийская республика (Rossijskaja respublika)
Lingue ufficialiRusso
Lingue parlateRusso e lingue regionali
InnoRabočaja Marsel'esa

Gimn Svobodnoy Rossii
CapitalePietrogrado
Politica
Forma di StatoRepubblica
Forma di governoGoverno provvisorio
Primo ministroGeorgij Evgen'evič L'vov (15 marzo-21 luglio)
Aleksandr Kerenskij (21 luglio-7 novembre)
Organi deliberativiGoverno provvisorio russo
Nascita17 marzo 1917 con Georgij Evgen'evič L'vov
CausaRivoluzione di febbraio
Fine7 novembre 1917 con Aleksandr Kerenskij
CausaRivoluzione d'ottobre
Territorio e popolazione
Bacino geograficoEurasia centro-settentrionale e nord-orientale
Massima estensione22.400.000 km² nel 1917
Popolazione181.537.800 ab. nel 1917
Economia
ValutaRublo russo
Religione e società
Religioni preminentiChiesa ortodossa
Evoluzione storica
Preceduto da Impero russo
Succeduto dabandiera RSFS Russa
Russia (bandiera) Governo provvisorio panrusso
Transcaucasia
Repubblica Popolare Bielorussa
Repubblica Popolare Ucraina
Polonia (bandiera) Regno di Polonia
Repubblica Democratica di Moldavia
Repubblica delle Montagne del Caucaso Settentrionale
Regno di Finlandia
Repubblica Popolare del Kuban'
Repubblica dell'Idel'-Ural
Stato autonomo di Alash

Bashkiria

La Repubblica russa (in russo Российская республика?, Rossijskaja respublika) fu una repubblica instaurata dopo la fine dell'Impero russo e soppressa con la Rivoluzione d'ottobre del 1917, in Russia.

Essa ebbe origine quando, dopo l'abdicazione (15 marzo 1917) dello zar Nicola II di Russia in seguito alla Rivoluzione di febbraio, venne creato il Governo provvisorio russo, guidato dal principe Georgij L'vov ma presto dominato da Aleksandr Kerenskij, ministro della guerra ed anti-zarista.

Tuttavia, questo fu un governo in perpetua crisi a causa soprattutto delle sconfitte militari e della pervicace volontà di proseguire la prima guerra mondiale in corso contro gli Imperi centrali, pur in un clima di generale rifiuto del conflitto espresso da parte di vari settori della società russa. Il 3 settembre 1917 i tedeschi raggiunsero Riga, e, dopo che nel luglio un'ultima effimera offensiva fallì miseramente, un gruppo di generali attuò un colpo di Stato guidato da Lavr Georgievič Kornilov per ripristinare l'impero. Il complotto fu sedato da Kerenskij con il decisivo aiuto delle guarnigioni bolsceviche; in seguito a ciò, il 14 settembre 1917, venne proclamata la Repubblica, con Kerenskij nel ruolo di primo ministro.

Il 25 ottobre 1917 (7 novembre, secondo il calendario gregoriano) i bolscevichi prendono il Palazzo d'Inverno, facendo così cadere il Governo provvisorio; la Rivoluzione d'ottobre provoca l'estinzione della Repubblica russa.

Kerenskij fuggì a Pskov e compì un tentativo di rovesciare il nuovo governo di maggioranza bolscevica: le truppe della nascente Armata Bianca, sotto il suo comando, occuparono Carskoe Selo il 28 ottobre, ma furono sconfitte il giorno successivo a Pulkovo. È l'inizio della guerra civile russa, che sarebbe durata fino al 1923.

Il governo della Repubblica era ufficialmente un governo provvisorio, sebbene il controllo di fatto del paese fosse contestato tra esso, i Soviet (soprattutto il Soviet di Pietrogrado) e vari separatisti etnici (come la Rada Centrale). I Soviet erano consigli proletari, erano le organizzazioni politiche di maggiore influenza nelle regioni industriali ed erano guidate dai partiti di sinistra. I Soviet, di cui dovevano molta influenza alle forze paramilitari, erano occasionalmente in grado di competere con il Governo provvisorio, che aveva un apparato statale inefficiente.

Anche il controllo dell'esercito da parte del governo era tenue. I marinai della Flotta baltica, per esempio, avevano opinioni di estrema sinistra e si impegnarono apertamente nell'attivismo politico nella capitale. Anche le tendenze di destra tra gli ufficiali dell'esercito erano un problema: il tentativo di Kerenskij di licenziare il generale Lavr Kornilov portò a un colpo di Stato fallito.

Organi principali dello Stato

[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]