Red Land (Rosso Istria)

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Red Land (Rosso Istria)
Una scena del film
Titolo originaleRed Land (Rosso Istria)
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno
Durata150 min
Generedrammatico, storico
RegiaMaximiliano Hernando Bruno
Sceneggiatura
  • Antonello Belluco
  • Maximiliano Hernando Bruno
Produttore
  • Maximiliano Hernando Bruno
  • Alessandro Centenaro
Casa di produzione
Distribuzione in italiano
FotografiaGiovanni Andreotta
Montaggio
MusicheFabrizio Castanìa
CostumiFulvia Amendolia
TruccoPatrizia Corridoni
Interpreti e personaggi

[[Categoria:Film italiani del 2018]]

Red Land (Rosso Istria) è un film del 2018 diretto, sceneggiato e prodotto da Maximiliano Hernando Bruno. L'opera, distribuita in Italia il 15 novembre 2018, si concentra sulla Seconda guerra mondiale in Istria dopo l'8 settembre (subito dopo la firma da parte dell'Italia dell'armistizio separato con gli angloamericani) e sulla vita della giovane studentessa istriana Norma Cossetto, uccisa dai partigiani jugoslavi nell'ottobre 1943, all'età di 23 anni.

Trama

Il film incomincia nell'estate del 1943. Il 25 luglio Benito Mussolini viene arrestato e l'8 settembre si annuncia l'armistizio di Cassibile, firmato il 3 settembre, che condurrà al caos. L’esercito non sa più chi è il nemico e chi l’alleato e ciò porta i soldati ad essere abbandonati a se stessi nei vari teatri di guerra. Le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate si trovano ad affrontare un difficile rapporto con i partigiani jugoslavi (guidati da Josip Broz Tito), che avanzano in quelle terre combattendo contro i nazifascisti. In questo drammatico contesto storico avrà risalto la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all’Università di Padova, arrestata e uccisa dopo aver subito violenze da parte dei partigiani a causa del padre, che era un dirigente locale del partito fascista. A Norma Cossetto venne poi conferita la medaglia d'oro al valor civile dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi e una targa in suo ricordo è presente all’interno del Palazzo del Bo dell’Università di Padova.

Produzione

Nel 2015 è stato annunciato il film che prevedeva inizialmente Antonello Belluco come regista (in seguito produttore)[1]nel novembre 2015 sono cominciate le riprese a Trieste[2], poi ad inizio aprile del 2016 sono cominciate le riprese a Padova[3]. Le riprese sono concluse in Veneto a inizio settembre 2017[4].

Distribuzione

Il 7 settembre 2018 si è tenuta la conferenza stampa e la proiezione riservata del film alla 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[5]. Il 6 novembre 2018 il film è stato presentato nella sala Caduti di Nassirya del Senato[6]. Lo stesso giorno ha avuto la prima proiezione ufficiale a Roma e il 15 novembre nelle sale di tutta Italia[7].

Accoglienza

Mymovies ha dato al film 3 stelle e mezzo su 5 scrivendo che: "Maximiliano Hernando Bruno è riuscito a trovare in buona misura la chiave giusta per raccontare quei giorni e quelle vicende, cioè per adempiere ad uno dei molteplici compiti del cinema: fare memoria. Diciamo in buona misura perché qualche accentuazione melodrammatica non manca (il capobanda titino è il Male assoluto così come al comunista italiano vengono offerti i tratti del traditore della propria gente, anche per risentimento amoroso, con possibilità di riscatto finale come nell'opera lirica). Nel complesso però la sceneggiatura sa mostrare con equilibrio sia la sensazione di smarrimento conseguente all'8 settembre, sia ciò che anima nell'intimo le varie parti in causa. Il generale Esposito espone tutte le perplessità dell'Esercito dinanzi a una guerra sbagliata voluta dal fascismo così come non viene taciuta l'italianizzazione forzata dell'area condotta negli anni dal regime."[8]

Note

Collegamenti esterni

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