Rally Dakar 1979

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Rally Dakar 1979
Edizione n. 1 del Rally Dakar
Dati generali
Inizio26 dicembre
Termine14 gennaio
Prove8 (10 speciali)[1]
Titoli in palio
MotoBandiera della Francia Cyril Neveu
su Yamaha XT500
AutoBandiera della Francia Alain Génestier[2]
su Range Rover
Altre edizioni
Successiva
Note
All'epoca la denominazione ufficiale era ancora Parigi-Dakar
Edizione in corso
Mappa della Parigi-Dakar 1979

Il Rally Dakar 1979 è stata la 1ª edizione del Rally Dakar (partenza da Parigi, arrivo a Dakar).

La prima edizione[modifica | modifica wikitesto]

Da un'idea di Thierry Sabine il giorno dopo il Natale del 1978 presero il via da Parigi 80 autovetture, 90 motociclette e 12 camion.

In quella prima edizione ancora non esistevano classifiche separate per i tre veicoli, anche se in seguito al francese Genestier è stata storicamente assegnata la prima vittoria nella categoria auto, quella edizione presentava un'unica classifica e il vincitore assoluto fu il motociclista Cyril Neveu.[3]

Tappe[modifica | modifica wikitesto]

Furono disputate 10 prove speciali in Francia, Algeria, Niger, Mali e Senegal (più una neutralizzata) in 18 giorni, più alcuni lunghi trasferimenti anche di una intera giornata, in questi trasferimenti comunque bisognava rientrare in un tempo stabilito, altrimenti sarebbero stati penalizzati in classifica generale, e date le difficoltà a mantenere la rotta, questo non era raro.[4]

# P.S. Data Tappa Totale Prova Vincitore auto Vincitore moto
1 1[5] 26 dic 1978 Bandiera della Francia Parigi-Montlhéry 3,6 3,6 Bandiera della Francia Christophe Neveu (Range Rover) Bandiera della Francia Christian Desnoyers (Honda)
trasf. 27 dic Bandiera della Francia Montlhéry-Marsiglia 1.140
29-30 dic Navigazione verso l'Africa
2 trasf. 31 dic Bandiera dell'Algeria Algeri-Reggane 960
2 1 gen 1979 Bandiera dell'Algeria Reggane-In Salah 270 270 Bandiera della Francia Jacky Privè (Range Rover) Bandiera della Francia Christian Rayer (Yamaha)
trasf. 2 gen Bandiera dell'Algeria In Salah-Tamanrasset 448
3a 3a 3 gen Bandiera dell'Algeria Tamanrasset-In Guezzam 373 373 Bandiera della Francia Christophe Neveu (Range Rover) Bandiera della Francia Rudy Potisek (Yamaha)
3b 4 gen Bandiera del Niger Assamaka-Arlit 230 230 Bandiera della Francia Gérard Daurangeon (Renault 5) Bandiera della Francia Patrick Schaal (Yamaha)
3c 5 gen Bandiera del Niger Arlit-Agadez 277 231 Bandiera della Francia Pierre-Louis Moreau (Peugeot) Bandiera della Francia Jean-Claude Olivier (Yamaha)
4 trasf. 6 gen Bandiera del Niger Agadez-Niamey 690
4 Bandiera del Niger Tahou-Talchot 230 Bandiera della Francia Claude Marreau (Renault) Bandiera della Francia Jean-Claude Olivier (Yamaha)
5 5[6] 7 gen Bandiera del Niger Niamey-Bandiera del Mali Gao 448 448
8 gen Giorno di riposo
6 trasf. 9 gen Bandiera del Mali Gao-Mopti 600 600 Bandiera della Francia Alain Génestier (Range Rover) Bandiera della Francia Gilles Comte (Yamaha)
6 10 gen Bandiera del Mali Mopti-Bamako 650
7 7 11 gen Bandiera del Mali Bamako-Nioro du Sahel 417 417 Bandiera dell'Italia Cesare Giraudo (Fiat) Bandiera della Francia Philippe Vassard (Honda)
8 8a 12 gen Bandiera del Mali Nioro du Sahel-Kayes 270 270 [7] Bandiera della Francia Christian Rayer (Yamaha)
trasf. 13 gen Bandiera del Mali Kayes-Bandiera del Senegal Bakel 500
8b 14 gen Bandiera del Senegal Bakel-Dakar 96 96 Bandiera di Monaco Hubert Rigal (Range Rover) Bandiera della Francia Gilles Comte (Yamaha)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Generale[modifica | modifica wikitesto]

Nella prima edizione della Dakar fu stilata una classifica unica per moto, auto e camion. I primi tre classificati furono tutti motociclisti dei 74 giunti a Dakar.[8]

Pos. Pilota/Equipaggio Macchina Veicolo
1 Bandiera della Francia Cyril Neveu Yamaha Moto
2 Bandiera della Francia Gilles Comte Yamaha Moto
3 Bandiera della Francia Philippe Vassard Honda Moto
4 Bandiera della Francia Alain Génestier - Joseph Terbiaut Range Rover Auto
5 Bandiera della Francia Claude Marreau - Bernard Marreau Renault 4 Auto
6 Bandiera della Francia Alain Schacht Honda Moto
7 Bandiera dell'Italia Cesare Giraudo - Antonio Cavalleri Fiat Campagnola Auto
8 Bandiera della Francia Christian Rayer Yamaha Moto
9 Bandiera dell'Italia Tommaso Carletti - Amarilli Carletti Fiat Campagnola Auto
10 Bandiera della Francia Alain Vanderkerkhove - Daniel Pichot Toyota Auto

Moto[modifica | modifica wikitesto]

Partiti in 90, arrivati 24.

Pos. Pilota Moto
1 Bandiera della Francia Cyril Neveu Yamaha
2 Bandiera della Francia Gilles Comte Yamaha
3 Bandiera della Francia Philippe Vassard Honda

Auto[modifica | modifica wikitesto]

Partiti 80, arrivati 49.

Pos. Equipaggio Auto
1 Bandiera della Francia Alain Génestier - Joseph Terbiaut Rover
2 Bandiera della Francia Claude Marreau - Bernard Marreau Renault
3 Bandiera dell'Italia Cesare Giraudo - Antonio Cavalleri Fiat

Camion[modifica | modifica wikitesto]

In questa edizione non fu stilata una classifica dei camion, né fu riconosciuto il titolo di vincitore di categoria al 1º classificato, il francese Jean-François Dunac (co-pilota François Beau e meccanico Jean-Pierre Chapel), 44º assoluto su Pinzgauer 6x6.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 16 tappe più un prologo in 17 giornate (tre sono stati i giorni di riposo), di queste 11 erano prove speciali (una neutralizzata)
  2. ^ Génestier in effetti 4º assoluto, fu 1º nelle auto nella classifica generale vinta dal motociclista Neveu. La Dakar stilò classifiche separate solo dall'edizione successiva
  3. ^ Dakar 1979-2011: la leggenda continua! 1ª parte [collegamento interrotto], su motorinside.it. URL consultato il 14 ottobre 2011.
  4. ^ 1979 Paris - Algiers - Dakar (PDF) [collegamento interrotto], su loprais.cz. URL consultato il 13 ottobre 2011.
  5. ^ Prologo
  6. ^ Tappa neutralizzata
  7. ^ Nessun concorrente arrivò entro il tempo assegnato
  8. ^ Classement mélangé du Paris Dakar 1979, su dakardantan.com. URL consultato il 14 ottobre 2011.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]