Quercus rubra
Quercia rossa | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Fagaceae |
Sottofamiglia | Quercoideae |
Genere | Quercus |
Specie | Q. rubra |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Hamamelidae |
Ordine | Fagales |
Famiglia | Fagaceae |
Genere | Quercus |
Specie | Q. rubra |
Nomenclatura binomiale | |
Quercus rubra L., 1753 | |
Areale | |
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La quercia rossa (Quercus rubra L., 1753) è un albero della famiglia Fagacee[2], originario della regione floristica nordamericana atlantica, cioè degli stati orientali degli U.S.A. e del Canada intorno ai Grandi Laghi. Coltivata ad uso selvicolturale per la sua rapida crescita e a scopo ornamentale per il bell'aspetto del fogliame, rosso in autunno, è divenuta talora invadente nei boschi di farnia (Quercus robur) dell'Europa centro-settentrionale e dell'Italia settentrionale, specie in Lombardia, Piemonte e Veneto, dove ne è vietata la piantumazione e la coltivazione per tutelare la biodiversità locale.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Portamento[modifica | modifica wikitesto]
Alto fino a 25-30 metri, con tronco diritto quasi colonnare nei giovani esemplari per poi diventare globoso e chioma ampia e cima arrotondata. Il portamento può comunque differenziarsi in base all'altitudine, essendo questa una specie caratterizzata da un certo polimorfismo: la chioma, infatti, può assumere una forma più espansa alle quote alpine più basse, mentre tende a divenire più stretta a quote maggiori (per contenere i danni provocati dalla neve).

Corteccia[modifica | modifica wikitesto]
La corteccia è sottile, grigia e liscia, con l'età diviene solcata e reticolata.
Foglie[modifica | modifica wikitesto]
Caduche, semplici, alterne obovate, lunghe circa 10-30 centimetri e larghe 10-20 centimetri, con lobi profondi al massimo fino a metà del lembo. I lobi sono profondi al dentato-mucronati. Sono glabre, lucide, di colore verde intenso prima, mentre in autunno assumono un colore rosso intenso nelle piante giovani fino a divenire giallo-bruno in quelle adulte e vecchie. Danno il nome alla pianta.
Fiori[modifica | modifica wikitesto]
Infiorescenze unisessuali (pianta monoica), i maschili sono raccolti in lunghi amenti penduli, poco vistosi e verdognoli. I fiori femminili, anch'essi poco evidenti, sono situati all'attaccatura (o ascella) delle foglie. Fioritura all'inizio di maggio.
Frutti[modifica | modifica wikitesto]
Ghiande ovali lunghe 2–3 cm, con cupola piatta o poco avvolgente, portate da corti peduncoli, maturano in due anni.
Habitat[modifica | modifica wikitesto]
Semina[modifica | modifica wikitesto]
I semi di Q. rubra appaiono come ghiande di colore scuro al momento della raccolta, per poi screziarsi di una colorazione giallo-bruna qualche mese dopo la 'messa a stratificazione'. Possiedono una dimensione di, approssimativamente, 1 cm di larghezza per 1,5 cm di altezza. Per la germinazione è necessario stratificare il seme, stratificazione che richiede un tempo non inferiore ai 3 mesi a freddo artificiale (frigorifero) o naturale (esterno). Allorquando il tegumento all'apice comincerà a fessurarsi in tre linee di rottura, la radichetta embrionale sarà in procinto di emergere. Una semina ottimale avverrà solo dopo l'emissione della radichetta.
Malattie e parassiti[modifica | modifica wikitesto]
- Myzocallis walshii, insetto appartenente alla famiglia delle Aphididae, debilita la pianta e può portare a caduta delle foglie anticipata[3].
- Botryosphaeria corticola, un ascomicete che causa imbrunimento delle foglie, formazione di screpolature e sanguinamento delle cortecce, comporta elevati tassi di mortalità per alberi negli Stati Uniti nordorientali[4].
- Phytophthora cinnamomi, oomicete
- Phytophthora ramorum, oomicete
Usi[modifica | modifica wikitesto]
Introdotta in Europa nell'XVII secolo per abbellire parchi e giardini, ha trovato impiego come specie forestale per la sua facilità di adattamento e crescita rapida. Viene usata non solo come pianta ornamentale, dato il suo gradevole aspetto, ma anche per la produzione di legname. È una specie rustica ed a crescita rapida, non mostra particolari problemi nei confronti della luce, non ama però i terreni calcarei e sviluppa bene in suoli fertili ed impermeabili. Può vivere fino a cent'anni.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Wenzell, K. & Kenny, L., Quercus rubra, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 17 settembre 2019.
- ^ (EN) Quercus rubra L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 gennaio 2021.
- ^ (EN) Myzocallis walshii (Hemiptera: Sternorrhyncha: Aphididae), an exotic invasive aphid on Quercus rubra, the American red oak: Its bionomy in the Czech Republic, su eje.cz. URL consultato il 28 ottobre 2018.
- ^ (EN) Climate Influences the Content and Chemical Composition of Foliar Tannins in Green and Senesced Tissues of Quercus rubra, in Frontiers in Plant Science, 2017, ISSN 1664-462X , PMID 28559896. URL consultato il 7 febbraio 2019.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Quercus rubra
Wikispecies contiene informazioni su Quercus rubra
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito sulla quercia, su iisalessandrini.it.
- Sito sulla quercia rossa, su agraria.org.