Presidente emerito della Repubblica Italiana
Presidente emerito della Repubblica Italiana è il titolo onorifico che assumono i presidenti della Repubblica una volta terminato il loro mandato istituzionale.
Il Presidente emerito della Repubblica Italiana è anche senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia.[1]
La qualifica
[modifica | modifica wikitesto]Il presidente emerito della Repubblica Italiana è una figura non prevista nella Costituzione italiana, istituita con decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 23 luglio 1998 "Del trattamento degli ex Presidenti della Repubblica", successivamente sostituito dal DPCM del 25 settembre 2001.[senza fonte]
Con decreto del presidente della Repubblica del 17 maggio 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 117 del 22 maggio 2001, si è creata l'insegna distintiva per i presidenti emeriti; esso così recita: "L'insegna distintiva degli ex Presidenti della Repubblica è costituita da uno stendardo la cui foggia, quadrata, è conforme al modello allegato [...] inquadrato: nel I e IV di verde, nel II e nel III di rosso, al grande rombo appuntato ai lembi di bianco, esso rombo caricato dalla cifra d'onore della Presidenza della Repubblica di cui al D.P. 14 ottobre 1986, n° 19/N"[2]. Per l'espletamento delle proprie funzioni il presidente emerito ha diritto al trasporto aereo di Stato[3].
L'art. 59 della Costituzione sancisce inoltre che "è senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica", pertanto i presidenti emeriti sono anche senatori a vita a tutti gli effetti dopo la fine del loro incarico come presidenti della Repubblica Italiana. Come senatori a vita, i presidenti emeriti hanno un ufficio a Palazzo Giustiniani.
I presidenti emeriti possono essere ascoltati per un loro parere dal presidente della Repubblica in carica durante le consultazioni per la formazione di un nuovo governo.
Finora nessun presidente ha rinunziato al titolo di senatore di diritto a vita.
Lista dei presidenti emeriti
[modifica | modifica wikitesto]Fino al 1998 non esisteva il titolo di presidente emerito, cosicché gli ex presidenti erano semplicemente senatori di diritto e a vita, come specifica la Costituzione. I primi ad assumere il titolo vero e proprio di presidenti emeriti furono Francesco Cossiga e Giovanni Leone, mentre Oscar Luigi Scalfaro fu il primo ad assumere tale carica subito dopo la cessazione del suo mandato come presidente.
Ex presidenti della Repubblica senatori di diritto e a vita
[modifica | modifica wikitesto]№ | Foto | Nome | Dal | Al |
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1 | Enrico De Nicola | 12 maggio 1948 | 1º ottobre 1959 | |
2 | Luigi Einaudi | 11 maggio 1955 | 30 ottobre 1961 | |
3 | Giovanni Gronchi | 11 maggio 1962 | 17 ottobre 1978 | |
4 | Antonio Segni | 6 dicembre 1964[4] | 1º dicembre 1972 | |
5 | Giuseppe Saragat | 29 dicembre 1971 | 11 giugno 1988 | |
6 | Giovanni Leone | 15 giugno 1978[5] | 24 luglio 1998[6] | |
7 | Sandro Pertini | 29 giugno 1985[7] | 24 febbraio 1990 | |
8 | Francesco Cossiga | 28 aprile 1992[5] | 24 luglio 1998 |
Presidenti emeriti della Repubblica senatori di diritto e a vita
[modifica | modifica wikitesto]№ | Foto | Nome | Dal | Al |
---|---|---|---|---|
1 | Giovanni Leone | 24 luglio 1998 | 9 novembre 2001 | |
2 | Francesco Cossiga | 24 luglio 1998 | 17 agosto 2010 | |
3 | Oscar Luigi Scalfaro | 15 maggio 1999 | 29 gennaio 2012 | |
4 | Carlo Azeglio Ciampi | 15 maggio 2006[7] | 16 settembre 2016 | |
5 | Giorgio Napolitano | 14 gennaio 2015[5][8] | 22 settembre 2023 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Costituzione della Repubblica Italiana, articolo 59
- ^ Insegna distintiva degli ex presidenti della Repubblica, DPR del 17/05/2001 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 117 del 22/05/2001.
- ^ Articolo 1, Comma 3 del DPCM del 21/09/2007 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 222 del 24/09/2007.
- ^ Dimissioni anticipate per impedimento permanente.
- ^ a b c Dimissioni anticipate
- ^ Già senatore a vita dal 1967 al 1971
- ^ a b Dimissioni di cortesia per permettere l'insediamento del suo successore, già eletto
- ^ Già senatore a vita di nomina presidenziale dal 2005 al 2006.