Portale:Costa dei Trabocchi/Storia

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Il territorio della Costa dei Trabocchi è stato abitato fin dall'era del paleolitico. In molte zone della costa infatti sono stati rinvenuti reperti archeologici, molti del quali conservati nel Museo archeologico nazionale d'Abruzzo di Chieti. Tra il 400 e il 300 a.C., il territorio venne sottoposto al dominio romano.

Nel VI secolo, Histonium (Vasto), insieme ad Ortona e Amiternum (Pescara), baluardi bizantini in collegamento con la Pentapoli marchigiana, furono fulcri della resistenza imperiale.

Nel X secolo i Bizantini riconquistano la Puglia settentrionale e il Gargano, ridando impulso allo sviluppo dei centri costieri che aprono al commercio marittimo le comunità agrarie della retrostante regione collinare. Gli sconvolgimenti politici del territorio bizantino nel XI secolo sono estranei ai porti abruzzesi, i quali poterono sfruttare a loro vantaggio la crescente domanda di viveri da parte di Venezia con la quale inizia una discreta relazione commerciale fino al consolidamento delle città portuali che avverrà con Federico II.

Nel 1340 Lanciano, con 6 500 abitanti è la città più popolosa d'Abruzzo. La costa seguì le vicende che si svolsero nel Regno di Napoli, passando prima agli Angioini, poi agli Aragonesi. Nel 1506 forti scosse di terremoto si ebbero in Frentania. Si registrarono gravi danni ad Ortona, dove tre contrade furono distrutte, causando centinaia di morti.

Durante la seconda guerra mondiale i territori costieri, e dell'intera provincia furono particolarmente interessati, a causa della presenza della Linea Gustav che seguiva il fiume Sangro, testimoniata dai molti riconoscimenti al valor militare con cui sono stati insigniti molti comuni della zona per il loro contributo.