Pietro Corsini

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Pietro Corsini
cardinale di Santa Romana Chiesa
Carlo Faucci su disegno di Sigismondo Martini, Ritratto del cardinale Pietro Corsini (XVIII secolo); acquaforte, 30,1×19,6 cm, Rijksmuseum.
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1335 circa a Firenze
Nominato vescovo18 marzo 1362 da papa Innocenzo VI
Consacrato vescovoin data sconosciuta
Creato cardinale7 giugno 1370 da papa Urbano V
Deceduto16 agosto 1405 ad Avignone
 

Pietro Corsini (Firenze, 1335 circa – Avignone, 16 agosto 1405) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano, della ricca famiglia fiorentina dei Corsini, fu vescovo di questa città dal 1363 al 1370, dopo il breve episcopato di Francesco Atti.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Importante figura nella Chiesa del Trecento, prima vescovo di Volterra, poi di Firenze, poi cardinale, fu molto vicino a papa Urbano V, il quale si trovava ad Avignone.

Fiorentino di nascita, della famosa famiglia Corsini, era figlio di Tommaso Corsini e di Ghita degli Albizzi.[1] Era anche cugino di Sant'Andrea Corsini, vescovo di Fiesole.

Trasferito dalla sede di Volterra nella quale era stato eletto nel 1362 nella sua città natale, si prodigò con la sua opera al sostenimento ed alla difesa della diocesi, che tenne dal 1363 al 1370 (il suo predecessore era stato Filippo dell'Antella). Condusse una legazione a Praga, dove dimostrò le sue finissime doti di diplomatico, venendo dichiarato Principe del Sacro Romano Impero da Carlo IV, dal quale ottenne anche il privilegio per lo Studio Fiorentino (il nucleo originario dell'Università di Firenze) di essere riconosciuto come vera e propria Università Generale, valida per l'insegnamento di qualsiasi scienza e con la facoltà di addottorare cioè di dare il titolo di dottore agli studenti che compivano gli studi, aprendo la via all'insegnamento.

Fu eletto da Urbano V cardinale del titolo di San Lorenzo in Damaso il 7 giugno 1370, e lasciò la sede di Firenze, dove gli successe Angelo Ricasoli, per la corte pontificia. Fu Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina dal 1374 fino alla morte avvenuta ad Avignone il 16 agosto 1405.

La sua amicizia con il Papa lo portò ad eseguire numerose ambascerie e missioni diplomatiche durante lo Scisma d'Occidente ed è annoverato fra coloro che riuscirono nell'impresa di far tornare il Papa a Roma.

Successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pompeo Litta, Albizzi di Firenze, in Famiglie celebri italiane, Milano, 1835.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La chiesa fiorentina, Curia arcivescovile, Firenze 1970.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Volterra Successore
Aimerico Corti 18 marzo 1362 – 1º settembre 1363 Andrea Codoni
Predecessore Vescovo di Firenze Successore
Filippo Dell'Antella 1º settembre 1363 – 7 giugno 1370 Angelo Ricasoli
Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Damaso Successore
Pierre de Banac, O.S.B. 7 giugno 13701374 Bartolomeo da Cogorno, O.F.M.
Predecessore Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore
Guy de Boulogne 1374 – 16 agosto 1405 Berenguer de Anglesola
(obbedienza avignonese)
Predecessore Decano del Collegio cardinalizio
(obbedienza avignonese)
Successore
Anglic de Grimoard dopo il 14 aprile 1388 – 16 agosto 1405 Guy de Malesec
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