Pavlo Kyrylenko
| Pavlo Kyrylenko | |
|---|---|
 | |
| Capo dell'Amministrazione regionale militare di Donec'k | |
| In carica | |
| Inizio mandato | 5 luglio 2019 |
| Presidente | Volodymyr Zelens'kyj |
| Predecessore | Oleksandr Kuc' |
| Dati generali | |
| Partito politico | Ind. |
| Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
| Università | Università nazionale di giurisprudenza Jaroslav il Saggio |
| Professione | Avvocato militare |
Pavlo Oleksandrovyč Kyrylenko (in ucraino Павло Олександрович Кириленко?; Makiïvka, 5 maggio 1986) è un avvocato e politico ucraino, Capo dell'amministrazione regionale militare di Donec'k.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Si è laureato in giurisprudenza presso l'Accademia nazionale di diritto dell'Ucraina intitolata a Jaroslav il Saggio di Charkiv nel 2008. Poco dopo la laurea è stato assunto negli uffici della procura lavorando a Donec'k, in Crimea e presso il Procuratore generale.[1]
Con ordinanza del Procuratore generale del 22 settembre 2017 è stato nominato procuratore militare nella guarnigione di Užhorod col grado di tenente colonnello mentre nel giugno 2019 è stata approvata dal Gabinetto dei ministri la sua nomina a Capo dell'Amministrazione statale regionale di Donec'k.[1] Durante una visita nella regione il convoglio sul quale viaggiava Kyrylenko sarebbe stato attaccato dalle milizie filo-russe, risultando nell'uccisione di un soldato e nel ferimento di un altro.[2] Kyrylenko è stato poi accusato di aver programmato questo viaggio senza avvisare le forze armate, tanto che il Vice Primo ministro Pavlo Rozenko ha invitato il Presidente Zelens'kyj a rimuoverlo dalla carica di Capo dell'amministrazione statale regionale.[3]
Nel dicembre 2019 ha affermato di ritenere "illogiche" eventuali elezioni o referendum nei territori del Donbass occupati dalle autoproclamate Repubbliche Popolari di Doneck e Lugansk.[4]
Nel gennaio 2023 avrebbe annunciato via Twitter di aver rassegnato le sue dimissioni in seguito alla distruzione di un condominio ad opera di un missile sparato dalle forze di difesa aerea ucraine a Dnipro, risultato nella morte di almeno 44 persone; poco dopo tuttavia il tweet è stato cancellato.[5]
Controversie[modifica | modifica wikitesto]
In seguito alla sua nomina hanno iniziato a circolare voci sul fatto che la famiglia di Kyrylenko sostenesse i separatisti filo-russi. Già al momento della presentazione della sua nomina il Presidente Volodymyr Zelens'kyj aveva difeso Kyrylenko affermando che non aveva più avuto contatti col fratello Jevhen, militante della Repubblica Popolare di Doneck, e che invece i genitori pur identificandosi come ucraini avevano scelto di non abbandonare la propria casa di Makiïvka, nel territorio occupato dai separatisti.[6] Poco dopo la sua nomina l'emittente televisiva russa Rossija 1 ha pubblicato un'intervista a Jevhen per mostrare come "la guerra abbia causato divisioni perfino in una famiglia".[7]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (UK) Кабмін погодив вісім кандидатів на посади голів ОДА, in Ukrinform, 26 giugno 2019. URL consultato il 27 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2019).
- ^ (UK) Російські бойовики біля Гранітного розстріляли вантажний КрАЗ із супроводу голови ОДА, in LB.ua, 10 luglio 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (UK) Розенко закликав Зеленського відсторонити голову Донецької ОДА у зв'язку з обстрілом у Гранітному, in LB.ua, 10 luglio 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ Глава Донецкой области считает возможные выборы в Донбассе нелогичными, in RIA Novosti, 2 dicembre 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (RU) Fedor Bejzel', Глава Донецкой области подал в отставку вслед за Арестовичем из-за «фатальной ошибки», in URA.RU, 17 gennaio 2023. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (UK) Зеленський: брат-сепаратист - болісне питання для нового донецького губернатора, він з ним не спілкується, in LB.ua, 5 luglio 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
- ^ (UK) Російські ЗМІ використали брата голови Донецької ОДА, щоб показати "громадянську війну" в Україні, in LB.ua, 30 luglio 2019. URL consultato il 27 marzo 2023.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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