Paul Armengaud

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Paul François Maurice Armengaud
NascitaComigne, 28 settembre 1879
MorteParigi, 27 luglio 1970
Dati militari
Paese servitoBandiera della Francia Francia
Forza armataArmée de terre
Armée de l'air
ArmaFanteria
CorpoAéronautique Militaire
Anni di servizio1907-1939
GradoGenerale d'armata aerea
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra del Rif
Seconda guerra mondiale
Decorazionivedi qui
Studi militariÉcole spéciale militaire de Saint-Cyr
Pubblicazionivedi qui
dati tratti da Armengaud, Paul-François-Maurice[1]
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Paul François Maurice Armengaud (Comigne, 28 settembre 1879Parigi, 27 luglio 1970) è stato un generale francese, già distintosi come ufficiale nel corso della prima guerra mondiale.

Il 16 novembre 1929 divenne comandante dell'aeronautica militare nel Marocco francese, partecipando alla guerra del Rif. Ritornato in Francia tra il 1932 e il 1933 fu comandante del Centro di addestramento tattico dell'aeronautica militare (Centre d'Études Tactiques de l'Aéronautique), capo del gabinetto militare del Ministro dell'aviazione Paul Painlevé.[1] Il 27 dicembre 1932 fu nominato membro del Consiglio Supremo dell'Aeronautica, e il 1° aprile 1933 divenne generale di divisione aerea, assegnato all'Armée de l'air. Ispettore delle scuole presso il Ministero dell'Aeronautica tra il 1933 e il 1934, Ispettore dell'Armée de l'air all'estero dal 1934 al 1935, comandante della 5ª Regione aerea. Fu Ispettore per la difesa aerea della Francia centrale dal 21 aprile 1935 al 1936, e dopo l'inizio della seconda guerra mondiale fu richiamato in servizio attivo il 2 settembre 1939. Promosso generale d'armata aerea, fino al 6 novembre fu Capo della missione dell'aeronautica francese in Polonia. Prestò poi servizio come comandante della 2ª Regione aerea tra il 6 novembre 1939 e il 24 giugno 1940, comandante della 4ª Regione aerea dal 24 giugno al 1° luglio 1940 e comandante della 36ª Regione aerea dal 1° al 30 luglio 1940.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Comigne, Aude, il 1 giugno 1884, figlio di François Jean Charles e Léontine Augustine Premery.[2] Dopo aver frequentato la École spéciale militaire de Saint-Cyr, fu nominato sottotenente il 1 ottobre 1901 e tenente il 1 ottobre 1903.[3] Assegnato all'140° Reggimento fanteria, poi all'80° Reggimento fanteria e quindi al 27° Reggimento fanteria; tra il 24 settembre 1908 e il 24 giugno 1910 frequentò la Ecole de guerre, ricevendo poi un incarico presso lo stato maggiore del XVII Corpo d'armata (10 gennaio 1911), a quello della 34ª Divisione.[3] Promosso capitano il 23 settembre 1913, fu assegnato al 14° Reggimento fanteria.[3] Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, il 2 agosto 1914 fu assegnato come osservatore dall'aeroplano all'Armée de Dijon e divenne capo del servizio di ricognizione aerea.[3] Il 26 novembre divenne aiutante del comandante del servizio aeronautico della XIe Armée.[3] Il 15 marzo 1916 divenne capo del,settore aeronautico dell'Armée de Verdun.[3] Promosso maggiore il 6 luglio 1917, il 4 agosto fu assegnato come capo della sezione aeronautica alla Missione presso il quartier generale dell'US Army.[3] Dopo la fine del conflitto, il 27 febbraio 1919 fu messo a disposizione del Ministero della guerra, e il 27 gennaio 1920 allo stato maggiore particolare del Ministro della guerra.[3]

Assegnato all'Aéronautique Militaire, che allora faceva parte dell'esercito, il 13 luglio 1921 fu promosso tenente colonnello e prestò servizio come capo di stato maggiore presso l'Ispettorato generale dell'aviazione fino al 20 giugno 1924.[1] Divenne poi comandante del 37° Reggimento d'aviazione il 21 giugno 1924 e fu promosso colonnello il 25 marzo 1925.[1] In quanto tale, divenne in seguito comandante della 1ª Brigata aerea e ricevette la promozione a generale di brigata il 19 maggio 1928.[3] Il 16 novembre 1929 divenne comandante dell'aeronautica militare nel Marocco francese e il 1 settembre 1931 fu promosso generale di divisione.[1] Nel 1932 tornò in Francia e tra il 1932 e il 1933 fu comandante del Centro di addestramento tattico dell'aeronautica militare (Centre d'Études Tactiques de l'Aéronautique).[1] Allo stesso tempo, il 14 giugno 1932, divenne capo del gabinetto militare del Ministero dell'Aviazione e quindi uno dei collaboratori più stretti dell'allora ministro Paul Painlevé.[1] Il 27 dicembre 1932 fu nominato membro del Consiglio Supremo dell'Aeronautica, e il 1° aprile 1933 divenne generale di divisione aerea, assegnato all'Armée de l'air e fu ispettore delle scuole presso il Ministero dell'Aeronautica tra il 1933 e il 1934.[1] Tra il 1934 e il 21 aprile 1935 ricoprì il ruolo di Ispettore dell'Armée de l'air all'estero e comandante della 5ª Regione aerea.[1] Promosso generale di corpo d'armata aerea il 17 aprile 1934 e prestò servizio come Ispettore per la difesa aerea della Francia centrale dal 21 aprile 1935 al 1936.[1] L'11 marzo 1936 fu nominato Grande ufficiale della Legion d'onore e si ritirò dal servizio attivo sette mesi dopo, il 14 ottobre 1936.[1]

Dopo l'inizio della seconda guerra mondiale, fu richiamato in servizio attivo il 2 settembre 1939 e promosso generale d'armata aerea.[1] Fino al 6 novembre fu Capo della missione dell'aeronautica francese in Polonia. Successivamente prestò servizio come comandante della 2ª Regione aerea tra il 6 novembre 1939 e il 24 giugno 1940. Per i suoi servizi, il 31 dicembre 1939 fu insignito della Gran croce della Legion d'onore.[1][3] Dal 24 giugno al 1° luglio 1940 fu comandante della 4ª Regione aerea, e dal 1° al 30 luglio 1940 della 36ª Regione aerea. Posto in congedo un primo congedo, lasciò definitivamente il servizio il 28 settembre 1941. Si spense a Parigi il 27 luglio 1970.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
— 10 aprile 1915.[3]
Ufficiale della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
— 16 giugno 1920.[3]
Commendatore della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Gran croce della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
— 31 dicembre 1939.[3]
Croix de guerre 1914-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Croix de guerre des Théâtres d'opérations extérieurs - nastrino per uniforme ordinaria
Médaille coloniale - nastrino per uniforme ordinaria
Médaille commémorative de la guerre 1914-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze estere[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine di Ouissam Alaouite (Marocco) - nastrino per uniforme ordinaria
Compagno dell'Ordine di San Michele e San Giorgio (Gran Bretagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Army Distinguished Service Medal (Stati Uniti d'America) - nastrino per uniforme ordinaria
Distinguished Service Cross (Stati Uniti d'America) - nastrino per uniforme ordinaria

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Quelques enseignements des campagnes du Riff en matière l'aviation (1925-1926), Impr. éditions Berger-Levy, Nancy-Paris-Strassbourg, 1928.
  • La Pacification de l'Afrique encore insoumise, Impr. éditions Berger-Levrault, Nancy-Paris–Strasbourg. 1930.
  • Le Renseignement aérien sauvegarde des armées, Impr. Firmin-Didot. Mesnil, 1934.
  • L'Atmosphère du champ de bataille , Charles-Lavauzelle, Paris, 1940.
  • Le Drame de Dunkerque, Impr. de Plon, Paris, 1948.
  • Batailles politiques et militaires sur l'Europe: témoignages, 1932-1940, Éditions du Myrte (Impr. du Parnasse), Paris, 1948.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n Generals.
  2. ^ Geneanet.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Leonore.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Periodici
  • (FR) Gilles Krugler, La puissance aérienne dans la guerre du Rif. Le colonel Paul Armengaud et l’émergence de l’emploi tactique de l’aviation (1925-1928), in Revue historique des armées. Insurrection, contre-insurrection, n. 268, 2012, p. 32-44.
  • (FR) Simone Pesquiès-Courbier, La guerre du Rif, in Icare, n. 121, 1987, p. 80.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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