Patata dell'Alto Viterbese

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Patata dell'alto viterbese
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
Zona di produzioneGrotte di Castro, San Lorenzo Nuovo, Gradoli, Latera, Bolsena, Onano, Valentano ed Acquapendente (VT)
Dettagli
Categoriaortofrutticolo
RiconoscimentoP.A.T.
SettoreProdotti vegetali allo stato naturale o trasformati

La patata dell'Alto Viterbese (o dell'Alto Lazio) è una varietà di patata che viene coltivata nel territorio settentrionale del lago di Bolsena.

La sua coltivazione è stata sviluppata principalmente a partire dalla fine degli anni settanta.

Essa cresce e si sviluppa sui terreni di origine vulcanica delle zone del Viterbese[1]. Presenta un pH debolmente acido (tra 6 e 6,8) e contiene un alto contenuto di calcio, potassio e anidride fosforica.

Tale varietà di patata si distingue per forma ovale o allungata; la buccia è liscia, di colore bianco-giallo, e la sua polpa è compatta, dello stesso colore della buccia (talora anche rosa).

Utilizzi tipici[modifica | modifica wikitesto]

È d'uopo utilizzare tale tipo di patata principalmente fresca, come contorno di carni o pesce oppure, lessa, quale ingrediente della pizza alle patate o, ancora, per realizzare il famoso gnocco di patata.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Ricca di potassio e vitamina C, la patata dell'Alto Viterbese ha ottenuto il marchio collettivo Tuscia Viterbese[2] e la certificazione IGP europea.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Consorzio Tuscia Viterbese, Disciplinare di produzione, condizionamento e commercializzazione della patata dell'Alto Lazio (PDF), dicembre 2003 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2007).
  2. ^ Consorzio Tuscia Viterbese, Patata dell'Alto Lazio (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2007).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]