Pastinaca sativa
Pastinaca | |
---|---|
![]() | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Apiales |
Famiglia | Apiaceae |
Genere | Pastinaca |
Specie | P. sativa |
Nomenclatura binomiale | |
Pastinaca sativa L. | |
Sinonimi | |
Anethum pastinaca | |
Sottospecie | |
|
La pastinaca (Pastinaca sativa L.) è una pianta biennale, coltivata come annuale, appartenente alla famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere) e caratterizzata da un fusto erbaceo, cavo e angoloso, da radici carnose a fittone e da foglie pennate, profondamente incise e dentate.[1]
La lunga radice, bianca e carnosa, dal sapore acidulo, viene consumata come ortaggio dopo la cottura.
Le origini[modifica | modifica wikitesto]
Si narra che l'imperatore Tiberio (14-37 d.C.) abbia fatto importare la pastinaca a Roma dalla valle del fiume Reno (l'attuale Germania). La pastinaca era molto diffusa in Italia nel Medioevo, era usata quanto oggi impieghiamo la patata: infatti la pastinaca è andata man mano a scomparire quando in Italia iniziò a diffondersi la patata. La pastinaca è poi sparita quasi completamente dalle tavole della penisola nel XIX secolo.
In cucina, la pastinaca può essere preparata al forno o fritta, proprio come le patate. Può essere impiegata per preparare zuppe e vellutate, da sola o accompagnata da altri ortaggi come le stesse carote o la zucca.
Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]
La pastinaca è una pianta molto semplice da coltivare[2], si adatta praticamente a tutta Italia. Il metodo colturale è analogo a quello delle carote, pianta che è stretta parente della pastinaca e ne condivide molte caratteristiche botaniche, tra cui gli insetti parassiti e le malattie.
Per coltivare questa pianta occorre curare il terreno, che deve esser ben sciolto e drenante. I semi di pastinaca hanno una scorza dura e non sempre germinano, può essere utile metterli a mollo qualche ora prima della semina.
La "pastinaca" nei dialetti italiani[modifica | modifica wikitesto]
Il nome "pastinaca" e le sue varianti vengono utilizzati spesso nelle lingue locali d’Italia per indicare non già la pastinaca, ma la carota. Esempi sono la "pestanaca di Sant'Ippazio", coltivata in Salento, la "prestinaca" calabra, le "basteneuche" bitontine o la "pistinega" in provincia di Bologna. In tutti i casi il riferimento però è a specifici cultivar della carota e non alla pastinaca vera e propria.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Pastinaca sativa, su The Plant List. URL consultato il 23 luglio 2013.
- ^ Matteo Cereda, Come si coltiva la pastinaca, su Orto da Coltivare, 7 gennaio 2015. URL consultato il 30 maggio 2019.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pastinaca sativa
Wikispecies contiene informazioni su Pastinaca sativa
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Catalogue of Life 2013 URL consultato il 23 luglio 2013, su catalogueoflife.org.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85098316 · GND (DE) 4173507-9 · J9U (EN, HE) 987007565499905171 |
---|