Pasquale Navone

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Crocifisso dell'oratorio di San Michele Arcangelo a Celle Ligure

Pasquale Navone (Genova, 5 gennaio 1746Genova, 11 ottobre 1791) è stato uno scultore italiano attivo soprattutto in Liguria, autore di una vasta produzione di sculture in legno a carattere religioso e devozionale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Genova nel sestiere di San Vincenzo, come risulta dal registro dei battesimi della scomparsa chiesa parrocchiale di San Vincenzo, oggi conservati nella chiesa della Consolazione; ebbe presumibilmente la sua formazione nella bottega di qualche scultore già allievo del Maragliano: per l'affinità stilistica si ipotizza Pietro Galleano.[1]

Benché nato sette anni dopo la morte del Maragliano è stato spesso ritenuto erroneamente un suo allievo diretto e molte delle sue opere sono state attribuite allo stesso Maragliano, della cui scuola fu, almeno in un primo periodo, un fedele continuatore.[1]

La sua prima opera nota, il crocifisso in legno policromo per l'oratorio di San Michele Arcangelo di Celle Ligure, risale al 1767. Nel 1779 vinse il primo premio in scultura dell'Accademia ligustica, con un bassorilievo in terracotta a soggetto mitologico, oggi perduto. Nel 1781 fu eletto accademico di merito della stessa accademia ligustica, presso la quale negli anni seguenti sostenne attivamente il linguaggio neoclassico contro le posizioni tardo-barocche di altri accademici.[1]

In ambito accademico realizzò varie opere che ottennero un grande successo, ma nessuna di esse si è conservata fino ad oggi; tra queste un grande crocifisso in terracotta esposto nel 1785. Tuttavia mentre in ambiente accademico l'artista si faceva portavoce della nuova cultura neoclassica, la sua bottega continuava senza sosta la produzione di gruppi processionali in legno policromo, in continuità con la tradizione del Maragliano. In quello stesso periodo, ottenne riconoscimenti presso importanti istituzioni al di fuori della Liguria: fu nominato accademico presso l'Accademia Clementina di Bologna (1785), l'Accademia di belle arti di Parma e l'Accademia delle arti del disegno di Firenze (1787).[1] Nella sua attività era coadiuvato da numerosi collaboratori, tra i quali il fratello minore Giacomo, Giuseppe Anfosso e Carlo Castello. Quest'ultimo ricevette dagli eredi l'incarico di portare a termine le sculture del maestro rimaste incompiute al momento della sua morte. Pasquale Navone morì l'11 ottobre 1791 a soli 45 anni e fu sepolto nella parrocchiale di S. Vincenzo.[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

La cassa processionale con San Giacomo che sconfigge i Mori, oratorio di S. Antonio Abate, Genova

Vastissima la produzione della sua bottega, quasi totalmente opere in legno (statue, "casse" processionali, crocifissi, figure da presepe). Poco rimane della sua produzione di terrecotte artistiche, realizzate soprattutto in ambito accademico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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