Paolo Castaldi (compositore)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Paolo Castaldi (Milano, 9 settembre 1930Milano, 22 febbraio 2021[1]) è stato un compositore e saggista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha compiuto studi musicali presso il Conservatorio di Milano, nelle classi di composizione e di direzione d'orchestra, sotto la guida di Antonino Votto e di Carlo Maria Giulini. I suoi interessi non si sono fermati però al solo ambito musicale e lo hanno portato a frequentare per qualche anno il corso di Ingegneria presso il Politecnico di Milano.

Dopo essersi diplomato in composizione nel 1956 e in direzione d'orchestra nel 1959, ha seguito i corsi di perfezionamento presso l'Accademia Chigiana di Siena tra il 1957 e il 1958 e i corsi estivi di Darmstadt tra il 1960 e il 1963, dove ha seguito le lezioni, tra gli altri, di Karlheinz Stockhausen, Pierre Boulez e Mauricio Kagel. La sua formazione prosegue intanto con la frequentazione del pensiero filosofico più recente, della storia dell'arte e della matematica. Le sue poliedriche conoscenze vengono testimoniate, oltre che da una multiforme attività pubblicistica e da numerosi interventi pubblici e radiofonici, anche in seno alla sua attività didattica, che ha svolto, a partire dal 1968, presso i Conservatori di Parma e di Milano nella classe di Lettura della partitura.

I suoi lavori sono stati eseguiti in importanti rassegne di musica contemporanea, tra le quali Darmstadt, Venezia, Bruxelles e New York, e pubblicati da Ricordi e da Suvini Zerboni.

La musica[modifica | modifica wikitesto]

Proposito di Castaldi è di rimuovere dalla musica l'umanità, trasformandola in una maschera, onde sottolineare la mancanza d'arte del nostro tempo: per ottenere questo, ha fatto ricorso alla deformazione di musica del passato (come ad esempio nel collage Schönberg A-B-C per orchestra del 1967) nonché alla conversione di tale musica in un meccanismo artificioso e grottesco.[2] Servendosi soprattutto del collage musicale,[3] Castaldi si è molto occupato — collocandosi perciò nel solco dell'avanguardia musicale italiana — della parte pittorica della composizione: in taluni suoi lavori si giunge infatti all'inserimento di paesaggi, castelli ed altro all'interno delle note.[4] Come ha scritto lo storico della musica Renzo Cresti:

[...] malgrado abbia frequentato i Ferienkurse si è sempre posto fuori dalla tendenza costruttivista, anzi, la irride; riprende materiali tratti da opere del passato e li sottopone a un ironico collage che de-soggettivizza l'opera; attraverso la fissità ciclica delle iterazioni di questi materiali, si svuota il senso originario. Compositore di testa, Castaldi mette in opera giochi iconoclastici che rifiutano il concetto di novità, gli elementi sonori sono oggetti che vengono riciclati, fra nostalgia del passato e voglia di fare scandalo.[5]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • 3 Immagini per pianoforte (1948)
  • Per i miei amici, 4 pezzi per pianoforte, e pianoforte e basso o contrabbasso (1949)
  • Preludio e toccata per pianoforte (1950)
  • Trio per pianoforte, violino e violoncello (1950-51)
  • Il teatrino delle marionette 18 piccole mus. di scena per pianoforte (1952)
  • Sonatina per pianoforte (1952)
  • 5 Liriche greche per voce femm., flauto, oboe, 2 clarinetti, fagotto, viola e violoncello (1953)
  • Suite classica, anche per clav. (1953)
  • 3 Canoni per 2 trombe e pianoforte (1954)
  • Contrappunti-Concerto da camera per 3 voci masch. recit., pianoforte, 2 violini, 2 trombe e direttore-speaker (1954)
  • Sonata pro pace per organo(1954-55)
  • 3 concerti per orchestra (n. 1, Concerto funebre, con voce femminile recit. ad lib., 1953-54; nn. 2 e 3, con S leggero vocalizzante obbl., 1954, 1955)
  • Divertimento per archi (1958-59)
  • 3 Studi per pIanoforte (1959)
  • Frase per 2 esecutori (pianista e percussionista) e vari strum. (1960)
  • Clausola per pf., vl., fi. e 6 strum. (1961)
  • Monotone per quartetto (1961-68)
  • Tendre per 1 solista (vocalista e strumentista) e 22 strum. (1962)
  • Facsimile per 11 esecutori (vocalisti e strumentisti) con strumentacci, oggetti e 1 mimo in disparte (1962)
  • Anfrage per 2 pianoforti (1963)[6]
  • Diktat per 40 esecutori, strumentisti e vocalisti, e gruppi corali (1963)
  • Moll per pianista (1964)
  • Esecuzione di Moll per pianista (1964-77)
  • Elisa per pianoforte (1964-67)
  • Schoenberg A-B-C per orchestra con interventi solistici (1967)
  • Concerto (1967) per organo
  • Tema per uno che non parla (1968)
  • Clausola, 2° assunzione del già cit. (1968)
  • L'Oro, con un isolato intervento vocale (1968)
  • Allegretto per voce femminile e pianoforte con altri interventi sporadici (1968-78)
  • Tema, libro-collage (lettura mentale, esecuz. immaginaria, 1968)
  • Grid per pianoforte(1969)
  • Doktor Faust per 5 strumenti e archi (1969)
  • 153 per violoncello solo (1969)
  • Sigla per 4 tam-tam (1969)
  • Invenzione per orchestra con pianoforte (1969; anche vers. per pianoforte solo)
  • Definizione di "Grid" per pianoforte (1969)
  • Filarmonica per orchestra (1969-70)
  • K. 522 per archi (1970)
  • Scale per pianoforte (1970)
  • Left per pianoforte (1971)
  • Studio per pianoforte (1971)
  • Notturno per pianoforte (1971)
  • Finale per pianoforte (1971-73)
  • Romanza per pianoforte (1971-74)
  • Esercizio per pianoforte (1971)
  • Caro Babbo per pianoforte (1972)
  • L'Esercizio con pf. (1973)
  • Cardini, Solfeggio parlante per voce sola (1973)
  • Innere Stimme per pianoforte a 4 mani (1974)
  • Es per pianoforte (1975)
  • Moderato per pianoforte (1975)
  • Altra Romanza per pianoforte (1975-76)
  • Ultima Romanza per pianoforte (1976)
  • Sunday Morning per 3 esecutori o più (pianista, percussionista, flautista, anche vocalisti) e vari strum. e oggetti (1975)
  • Simile A per orchestra (1978)
  • Goethe per contrabbasso solo (1975-76)
  • Simile, senza destinazione strumentale definita (righi a parti reali), da trascrivere sempre (1976)
  • Simile B per 8 esecutori (7 + 1, 1978)
  • Simile C per 9 esecutori (1978)
  • Idem per flauto accompagnato da altri strumenti ad lib. (1978)
  • Battente; Cadenze; Isola; Interludio; Eco; Anonimo; Isola per chitarrista (1976-78)
  • Cedendo per corno solista, pianoforte, batteria e cont. (1978)
  • Clap, per orchestra con clarinetto (1980)
  • Allegretto, per orchestra con voce femminile (1981)
  • Simile D per 7 strumenti (1982)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dario Agazzi, FilmTv, anno 29 n. 9, Paolo Castaldi 1930-2021, 2 marzo 2021, ISSN 1121-9025 (WC · ACNP).
  2. ^ The Grove Concise Dictionary of Music and Musician, "Paolo Castaldi", Macmillan, 1994.
  3. ^ Gillo Dorfles, L'intervallo perduto, Milano, Skira, 2006, pp. 43-46.
  4. ^ Enrica Torelli Landini, Grafia musicale e segno pittorico nell'avanguardia italiana (1950-1970), De Luca, 2012, p. 141.
  5. ^ Renzo Cresti, Ragioni e sentimenti nelle musiche europee dall'inizio del Novecento a oggi, Lucca, Libreria Musicale Italiana – LIM, 2015, p. 519, ISBN 9788870968347.
  6. ^ Agazzi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dario Agazzi, FilmTv anno 28 n. 15, Anfrage di Paolo Castaldi come diagramma del nostro tempo, 14 aprile 2020, ISSN 1121-9025 (WC · ACNP). URL consultato il 21 aprile 2024.
  • Filippo Juvarra, Dizionario enciclopedico universale della musica e dei musicisti. Le biografie, Torino, UTET, 1985 (ristampa 1997).
  • Paolo Castaldi, In nome del padre. Riflessione su Stravinskij, Milano, Adelphi, 2005.
  • Paolo Castaldi, Bach, Debussy, Strawinsky. Tre supplementi alla bibliografia esistente, Milano, Adelphi, 2006.
Controllo di autoritàVIAF (EN24153264 · ISNI (EN0000 0000 7844 1341 · SBN RAVV020163 · LCCN (ENno88001633 · GND (DE103772839 · BNF (FRcb148430955 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no88001633