Paolino Minorita

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – "Paulus Venetus" rimanda qui. Se stai cercando l'umanista nato a Udine nel 1368, vedi Paolo da Venezia.
Paolino Minorita, O.Min
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Pozzuoli
 
Nato1270 circa
Consacrato vescovo1324
Deceduto22 giugno 1344 a Pozzuoli
 

Paolino Minorita, conosciuto anche come fra' Paolino da Venezia o Paolino Veneto (1270 circa – Pozzuoli, 22 giugno 1344), è stato un vescovo cattolico, politico e scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Le sue origini sono pressoché sconosciute: della famiglia non si sa nulla e anche il luogo di nascita non è noto, in quanto l'appellativo "da Venezia" potrebbe semplicemente indicare che si fece francescano nel convento lagunare dei Frari. Verosimilmente si formò nelle scuole della provincia religiosa di Sant'Antonio (comprendente il Triveneto) e infatti il primo documento che lo nomina lo vede il 12 dicembre 1293 nel convento di Padova, forse in qualità di studente dello studium dei minori. L'11 ottobre 1295, invece, non si trovava più nella città euganea perché dovette inviarvi un rappresentante, fra Clarello, per la riscossione di un lascito testamentario[1].

Fu attivamente impegnato in azioni politico-diplomatiche. Egli fu infatti dapprima inquisitore nella Marca trevigiana e in seguito ottenne la carica di ambasciatore della Repubblica di Venezia al servizio di Roberto d'Angiò e di Giovanni XXII.

Nel 1324 venne eletto vescovo di Pozzuoli e nel 1328 assunse la carica di consigliere di Roberto d'Angiò.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Le opere di Paolino Minorita, dalle quali il Boccaccio attinse pur criticando l'autore come storiografo, sono principalmente di carattere storico ed enciclopedico come l'Historiarum Epitoma, il Compendium (o Chronologia magna) e l'Historia Satyrica, che si rifanno allo Speculum Historiale del frate domenicano Vincenzo di Beauvais.

Tra i suoi scritti ci è pervenuto anche il Liber de regimine rectoris, un trattato in volgare veneziano del 1314 sul modo di governare.

Di tali opere spesso ci è giunto l'esemplare curato da lui stesso. L'apparato di immagini che accompagna il testo costituisce una tappa importante della storia della decorazione libraria e della rappresentazione cartografica[2]: un foglio all'interno dell'opera Compendium contiene un pianta di Venezia, una rappresentazione cartografica della città di Venezia tra le più antiche conosciute della città.[3]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Emanuele Fontana, Paolino da Venezia, vescovo di Pozzuoli, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 81, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2014. URL consultato il 30 gennaio 2014.
  2. ^ F. Cecchini, PAOLINO Veneto, su Treccani, la cultura online, 1998. URL consultato il 19 ottobre 2016.
  3. ^ Seminario di studi paolino veneto storico narratore e geografo, su marciana.venezia.sbn.it. URL consultato l'11 gennaio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marinus Sanutus dictus Torsellus, Liber secretorum fidelium crucis, in J. Bongars, Gesta Dei per Francos, II, Hanoviae 1611, pp. 1 s.;
  • Giovanni Degli Agostini, Notizie istorico-critiche intorno la vita e le opere degli scrittori viniziani, II, Venezia 1754, pp. 294–302;
  • Adolfo Mussafia, Trattato “De regimine rectoris” di fra Paolino Minorita, Vienna-Firenze 1868;
  • Bullarium franciscanum, V, a cura di Konrad Eubel, Romae 1898, pp. 221, 232 s., 266, nn. 461, 482, 541;
  • Giovanni Battista Picotti, I Caminesi e la loro signoria in Treviso, Livorno 1905, pp. 282 s.;
  • Konrad Eubel, Hierarchia Catholica, I, Monasterii 1913, p. 409;
  • Angelo Marchesan, Treviso medievale, II, Treviso 1923, p. 403;
  • Alberto Ghinato, Fr. Paolino da Venezia O.F.M. vescovo di Pozzuoli († 1344), Roma 1951;
  • Dora Franceschi, Fra Paolino da Venezia O.F.M., † 1344, in Atti della Accademia delle scienze di Torino, XCVIII (1963-64), pp. 109–152;
  • Cesare Cenci, Manoscritti e frati studiosi nella Biblioteca Antoniana di Padova, in Archivum franciscanum historicum, LXIX (1976), p. 500;
  • Antonio Sartori, Archivio Sartori, a cura di G. Luisetto, I, Padova 1983, p. 22, n. 251 e p. 23, n. 257;
  • Ilarino da Milano, Eresie medioevali, Rimini 1983, p. 481 n. 111;
  • C. Schmitt, Paulin de Venise, in Dictionnaire de spiritualité, XII, Paris 1984, coll. 606 s.;
  • Mariano d’Alatri, Eretici e inquisitori in Italia, I, Il Duecento, Roma 1986, pp. 177, 216, 225, 228, 234, 240;
  • D. Ambrasi-A. D’Ambrosio, La diocesi e i vescovi di Pozzuoli, Pozzuoli 1990, pp. 223–226;
  • G. Barone, Paulinus Minorita, in Lexicon des Mittelalters, VI, München 1993, coll. 1815 s.;
  • Isabelle Heullant-Donat, Entrer dans l’histoire, in Mélanges de l’École française de Rome. Moyen Âge, CV (1993), pp. 381–442;
  • Isabelle Heullant-Donat, Ab origine mundi. Fra Elemosina et Paolino da Venezia, Thèse de doctorat, Université de Paris X-Nanterre 1994;
  • David Anderson, La cronaca di fra Paolino di Venezia dalla corte di Roberto d’Angiò alla Libreria di S. Francesco di Cesena, in Libraria Domini, a cura di F. Lollini, P. Lucchi, Bologna 1995, pp. 265–275;
  • Isabelle Heullant-Donat, A proposito dell’iconografia del manoscritto S.XI.5 della Biblioteca Malatestiana, ibid., pp. 277–292;
  • Bert Roest, Reading the book of history, Groningen 1996, pp. 245–280;
  • David Anderson, Fra Paolino’s “De providentia et fortuna”, in Das Mittelalter, I (1996), 1, pp. 51–73;
  • Claudio Finzi, Scritti storico-politici, in Storia di Venezia, III, La formazione dello stato patrizio, a cura di G. Arnaldi, G. Cracco, A. Tenenti, Roma 1997, pp. 825–864;
  • F. Cecchini, Paolino Veneto, in Enciclopedia dell'arte medievale, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991-2000.
  • Paolo Evangelisti, Fidenzio da Padova e la letteratura crociato-missionaria minoritica, Bologna 1998, pp. 85, 98, 112 s., 310;
  • Isabelle Heullant-Donat, Boccaccio lecteur de Paolino da Venezia, in Gli Zibaldoni di Boccaccio. Atti del seminario internazionale (Firenze-Certaldo, 26-28 aprile 1996), a cura di Michelangelo Picone; Claude Cazalé Bérard, Firenze 1998, pp. 37–52;
  • Isabelle Heullant, Donat, De l’influence de l’historiographie dionysienne sur les chroniques universelles italiennes au XIVe siècle, in Saint-Denis et la royauté, a cura di F. Autrand, C. Gauvard, J.-M. Moeglin, Paris 1999, pp. 505–519;
  • Isabelle Heullant-Donat, Les prologues des chroniques universelles à la fin du Moyen Âge, in Les prologues médiévaux. Actes du Colloque international (Rome, 26-28 mars 1998), a cura di J. Hamesse, Turnhout 2000, pp. 573–591;
  • Giovanni Vitolo, Episcopato, società e Ordini mendicanti in Italia meridionale, in Dal pulpito alla cattedra. Atti del XXVII Convegno internazionale (Assisi, 14-16 ottobre 1999), Spoleto 2000, pp. 195 s.;
  • Nathalie Bouloux, Culture et savoirs géographiques en Italie au XIVe siècle, Turnhout 2002, pp. 45–68;
  • Paolo Evangelisti, I “pauperes Christi” e i linguaggi dominativi, in La propaganda politica nel basso Medioevo. Atti del XXXVIII Convegno internazionale (Todi, 14-17 ottobre 2001), Todi-Spoleto 2002, pp. 365–374;
  • Il «Liber contractuum» dei frati Minori di Padova e di Vicenza (1263-1302), a cura di E. Bonato, con E. Bacciga, introd. di A. Rigon, Roma 2002, doc. 118, p. 337;
  • Isabelle Heullant-Donat, L’encyclopédisme sous le pontificat de Jean XXII, in La vie culturelle, intellectuelle et scientifique à la cour des papes d’Avignon, a cura di J. Hamesse, Turnhout 2006, pp. 255–276;
  • Michelina Di Cesare, Problemi di autografia nei testimoni del “Compendium” e della “Satirica ystoria” di Paolino Veneto, in Res publica litterarum, XXX (2007), pp. 39–49;
  • Michelina Di Cesare, Il sapere geografico di Boccaccio tra tradizione e innovazione, in Boccaccio geografo, a cura di R. Morosini, con A. Cantile, Firenze 2010, pp. 67–87;
  • Isabelle Heullant-Donat, Paolino de Venise, in François d’Assise, dir. J. Dalarun, Paris 2010, pp. 3379 s.;
  • Emanuele Fontana, Frati, libri e insegnamento nella provincia minoritica di S. Antonio (secoli XIII-XIV), Padova 2012, pp. 76, 98, 145, 167-169, 241-243;
  • Federico Botana, The making of “l’Abreujamen de las estorias” (Egerton MS. 1500), in Electronic British library journal, 2013, art. 16, pp. 1–32;
  • Irene Ceccherini, Carla Maria Monti, Boccaccio lettore del “Compendium sive Chronologia magna” di Paolino da Venezia, in Boccaccio autore e copista (catal.), a cura di T. De Robertis et. al., Firenze 2013, pp. 374–376;
  • Rosalba Di Meglio, Ordini mendicanti, monarchia e dinamiche politico-sociali nella Napoli dei secoli XIII-XV, Raleigh (NC) 2013, p. 120;
  • Alexander Ibarz, The provenance of the “Abreujamens de las estorias” (London, British Library, Egerton MS. 1500) and the identification of scribal hands (c. 1323), in Electronic British library journal, 2013, art. 17, pp. 1–14;
  • Catherine Léglu, A genealogy of the kings of England in Papal Avignon, ibid., art. 18, pp. 1–22;
  • Stefano Zamponi, Marco Petoletti, Lo Zibaldone Magliabechiano, in Boccaccio autore e copista (catal.), a cura di T. De Robertis et al., Firenze 2013, pp. 313–326.
  • Tanja Michalsky, Grata pictura and mapa duplex. Paolino Minorita's Late Medieval Map of Rome as an Epistemological Instrument of a Historiographer, in: Many Romes. Studies in Honor of Hans Belting, Convivium II,1(2015) 238-257.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Pozzuoli Successore
Guglielmo da Sallone 1324 - 1344 Landolfo Capece - Latro
Controllo di autoritàVIAF (EN167087465 · ISNI (EN0000 0001 1419 2208 · SBN PUVV302086 · BAV 495/38564 · CERL cnp00166770 · LCCN (ENnr97031488 · GND (DE100957102 · BNF (FRcb15112519h (data) · WorldCat Identities (ENviaf-167087465