Ophrys sphegodes lunulata

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Ofride lunulata
Ophrys sphegodes lunulata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Ophrys
Specie O. sphegodes
Sottospecie O. sphegodes lunulata
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Genere Ophrys
Specie O. sphegodes
Sottospecie O. sphegodes lunulata
Nomenclatura trinomiale
Ophrys sphegodes lunulata
1980
Sinonimi

Arachnites lunulata
(Parl.) Tod., 1842
Ophrys lunulata
Parl., 1838

Nomi comuni

Fiordivespa a mezzaluna
Orchidea a mezzaluna

L'ofride lunulata (Ophrys sphegodes subsp. lunulata (Parl.) H.Sund.) è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidacee, endemica della Sicilia.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una pianta erbacea geofita bulbosa con fusto alto 30–40 cm.

Le foglie sono oblungo-lanceolate e inguainano parzialmente il fusto.

L'infiorescenza è lassa e raggruppa da 4 a 14 fiori con sepali laterali, lanceolati, di colore variabile dal rosa violetto al bianco rosato, con nervatura centrale verde e petali, più brevi e stretti, solitamente di un colore roseo. Il labello è allungato, trilobato e ricoperto di una peluria vellutata, tranne che nel margine del lobo centrale che è verde e glabro. La macula al centro del labello è lucida a forma di mezzaluna (da cui deriva l'epiteto specifico lunulata), da grigio-bluastra a rossastra; l'apicolo è grande, triangolare, di colore giallo-verdastro. Il ginostemio è perpendicolare al labello, con apice largo e acuto; la cavità stigmatica è relativamente stretta, con due pseudocchi prominenti, neri e lucenti.

Fiorisce in marzo-aprile.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si riproduce per impollinazione entomofila, ad opera dell'imenottero Osmia kohlii (Megachilidae)[3].

La disseminazione è anemocora, cioè favorita dal vento, che trasporta a lunghe distanze i semi, di dimensioni microscopiche.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una specie endemica della Sicilia.

Descritta nel 1838 da Filippo Parlatore nella provincia di Palermo, l'ofride lunulata è diffusa in tutte le province dell'isola, nonché nelle isole Eolie.

Cresce in ambienti di macchia rada, gariga e prateria mediterranea, fino ad una altitudine di 1300 m; predilige suoli calcarei asciutti e luminosi.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Ibridi[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati descritti i seguenti ibridi[4]:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Classificata come "Vulnerabile" sulla Lista Rossa redatta da Conti et al. (1997), secondo i criteri classificativi dell'IUCN ricade nella categoria "Least Concern" (specie a rischio minimo).[1]

Figura nell'Appendice I della Convenzione di Washington, come specie di interesse prioritario nell'Appendice II della Direttiva 43/92/CEE "Flora, Fauna e Habitat". Inoltre, nel 1995 la CITES ha incluso tutte le Orchidaceae europee nella sua Appendice I.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Orsenigo, S. & Rankou, H. 2017, Ophrys lunulata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 24 gennaio 2021.
  2. ^ (EN) Ophrys sphegodes subsp. lunulata, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 10 maggio 2021.
  3. ^ GIROS, p. 194.
  4. ^ Ophrys lunulata Parl IPNI database

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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