Nothosaurus

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Nothosaurus
Scheletro montato di N. marchicus, a Berlino
Intervallo geologico
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Superordine † Sauropterygia
Ordine † Nothosauroidea
Famiglia † Nothosauridae
Sottofamiglia Nothosaurinae
Nopcsa, 1923
Genere Nothosaurus
Münster, 1834
Nomenclatura binomiale
† Nothosaurus mirabilis
Münster, 1834
Specie
  • N. cymatosauroides Sanz, 1983
  • N. edingerae Schultze, 1970
  • N. giganteus Münster, 1834
  • N. haasi Rieppel et al., 1997
  • N. jagisteus Rieppel, 2001
  • N. juvenilis Edinger, 1921
  • N. marchicus Koken, 1893
  • N. mirabilis Münster, 1834 (specie tipo)
  • N. rostellatus Shang, 2006
  • N. tchernovi Haas, 1980
  • N. winkelhorsti Klein and Albers, 2009
  • N. yangjuanensis Jiang et al., 2006
  • N. youngi Li & Rieppel, 2004
  • N. zhangi Liu et al., 2014

Nothosaurus (il cui nome significa "falsa lucertola", dal greco antico nothos (νόθος) ossia "illegittimo"/"falso" e sauros (σαῦρος), "lucertola") è un genere estinto di rettile sauropterygio vissuto nel periodo Triassico, circa 240-210 milioni di anni fa, in quelle che oggi sono il Nord Africa, Europa e Cina. È il membro più noto e meglio conosciuto dell'ordine Nothosauria.

Uno scheletro completo della specie Nothosaurus raabi, ormai sinonimo di N. marchicus, è conservato presso il Museo di Storia Naturale di Berlino.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nothosaurus aveva un corpo dall'aspetto allungato, con collo e coda affusolati e un cranio lungo e piatto. Le zampe, corte, erano poste ai lati del corpo e terminavano con cinque dita, molto probabilmente erano palmate; potevano essere utilizzate anche per muoversi, in modo impacciato, sulla terraferma. Possedeva, inoltre, un cranio allungato. Queste caratteristiche erano a tutti gli effetti notevoli adattamenti per una vita acquatica: il notosauro, probabilmente, viveva in acque costiere, predando pesci e altre creature marine per mezzo dei lunghi denti.[1] Per quanto riguarda la nicchia ecologica occupata da questo animale, non doveva essere molto diversa da quella di foche e otarie. Il notosauro era un animale relativamente grande, e le varie specie misuravano dagli uno ai quattro metri di lunghezza. Tra le varie specie, una delle più note è Nothosaurus giganteus, della Germania.

In Italia, negli scisti ittiolitici di Besano (provincia di Varese) è stato ritrovato un grande esemplare, precedentemente noto come Paranothosaurus amsleri, oggi conosciuto come la specie N. giganteus.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare di N. marchicus, precedentemente conosciuto come N. raabi, fossili presso il Museum für Naturkunde, Berlino

Ci sono più di una dozzina di specie note di Nothosaurus. La specie tipo è N. mirabilis, nominato nel 1834 e ritrovata nei depositi tedeschi risalenti al Muschelkalk. Altre specie includono N. giganteus (precedentemente conosciuto come Paranothosaurus) da Osnabrück, Germania;[2] N. juvenilis, anch'essa dalla Germania;[3] N. edingerae dal Muschelkalk superiore e Keuper inferiore;[4] N. haasi e N. tchernovi da Makhtesh Ramon, Israele;[5][6] N. cymatosauroides dalla Muschelkalk spagnola;[7] N. jagisteus dal Muschelkalk Superiore di Hohenlohe, Germania,[8] e N. youngi, N. yangjuanensis, N. rostellatus e il gigantesco recentemente nominato N. zhangi dal Guizhou, in Cina.[9][10][11][12] Diverse specie sono state descritte dal basso Muschelkalk in Winterswijk dei Paesi Bassi, tra cui N. marchicus[13] (e il suo sinonimo junior[14] N. winterswijkensis[13]) e il recentemente nominato N. winkelhorsti.[15]

Sono state nominate numerose specie, ma alcune delle specie sono state in seguito sinonimizzate e considerate non valide. Uno di questi, è la specie N. procerus, oggi considerato un sinonimo junior di N. marchicus.[16][17] Altre specie ora considerati sinonimi junior di N. marchicus comprendono N. crassus, N. oldenburgi, N. raabi, N. schroderi, N. venustus e il recentemente nominato N. winterswijkensis.[14] I sinonimi junior della specie N. giganteus, la seconda specie più grande di Nothosaurus, comprendono le specie N. andriani, N. angustifronis, N. aduncidens, N. baruthicus e N. chelydrops.[12][15]

A livello di specie l'analisi filogenetica di nothosauridae è stata eseguita da Liu et al., nel 2014, e comprendeva tutte le specie valide note della famiglia Nothosauridae e Nothosaurus, eccetto Lariosaurus stensioi (specie tipo di Micronothosaurus), Nothosaurus cymatosauroides e Ceresiosaurus lanzi. A causa dell'inclusione di altri notosauridi diversi da Nothosaurus, la monofilia di Nothosaurus è stata testata per la prima volta. L'analisi ha rilevato che sia Lariosaurus sia Nothosaurus siano polifiletici per quanto riguarda l'un l'altro e tutti gli altri generi della famiglia, rendendo necessaria una revisione sistematica di questi due generi. Qui di seguito, i risultati dello studio riportano anche le specie tipo dei generi di Nothosauridae.[12] Nel 2017 le specie N. juvenilis, N. youngi, e N. winkelhorsti sono state trasferite al genere Lariosaurus.[18]


Pachypleurosauria

 Nothosauria 

Simosaurus gaillardoti

 Nothosauridae 

Germanosaurus latissimus (type of Germanosaurus)

N. zhangi

N. haasi

N. edingerae

N. jagisteus

N. mirabilis (specie tipo di Nothosaurus)

N. tchemovi

N. marchicus

N. yangiuanensis

N. giganteus

N. juvenilis

Lariosaurus hongguoensis

Lariosaurus buzzii (specie tipo di Silvestrosaurus)

N. winkelhorsti

Lariosaurus xingyiensis

N. youngi

Lariosaurus calcagnii (specie tipo di Ceresiosaurus)

Lariosaurus valceresii

Lariosaurus balsami (specie tipo di Lariosaurus)

Lariosaurus curionii

Paleoecologia e paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione museale di N. mirabilis

Nothosaurus era una creatura semi-oceanica che probabilmente aveva uno stile di vita simile a quello delle odierne foche e otarie. La lunghezza media di questi animali si aggirava intorno ai 4 metri (13 piedi). Le zampe erano provviste di lunghe dita palmate e, forse, anche di una pinna sulla coda.[19] Quando nuotava Nothosaurus utilizzava la sua lunga coda e le zampe palmate per nuotare in un moto di coda laterale, come i moderni coccodrilli e varani d'acqua. Il cranio era largo e piatto, con lunghe mascelle, dotate di lunghi denti ad ago allineati in file, con cui arpionavano i pesci e altre creature marine. Probabilmente, Nothosaurus braccava furtivamente lentamente la sua preda, come ad esempio banchi di piccoli pesci, per poi scattare in velocità all'ultimo minuto e afferrare velocemente la preda con uno scatto delle fauci. Alcune impronte attribuite, in parte dal processo di eliminazione, ad un nothosauria, ritrovate nel Yunnan, in Cina nel giugno del 2014, furono interpretati come le impronte di un animale marino che scavava sul fondale oceanico con larghe zampe a pagaia per trovare piccoli animali nascosti sotto la sabbia.[20]

Per molti aspetti la struttura corporea dei Nothosaurus era simile a quella dei più recenti plesiosauri, tuttavia i notosauridi non erano completamente adatti alla vita acquatica.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il Nothosaurus è uno dei rettili marini preistorici più noto e piuttosto riconoscibile alla cultura di massa, sebbene non tutti sappiano della sua esistenza.

  • La prima apparizione del Nothosaurus in ambito cinematografico è stata in Fantasia (1940) come piccolo cameo.
  • È apparso nel documentario Mostri del mare (2003).
  • Nel Film/Documentario 3D Sea Rex - I dinosauri degli abissi (2010).
  • Il Nothosaurus è apparso all'interno del franchise di Jurassic Park nella quinta e ultima stagione della serie animata Jurassic World - Nuove Avventure, e si tratta del primo animale preistorico rinvenuto in Italia facente parte di questa saga. Il 10 agosto è stato rilasciato un DLC di Jurassic World Evolution 2 dedicato a quattro animali marini, tra cui Nothosaurus, il quale può andare nella piattaforma di roccia in cui può camminare.
  • Nell'universo della SCP Foundation, SCP-4307 sono 27 esemplari di Nothosaurus genus, con la facoltà di emettere impulsi elettromagnetici attraverso un organo situato vicino al cervello, in grado di inabilitare grossi predatori.[21]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I dinosauri scoperte•specie•estinzione
  2. ^ C. Diedrich, The vertebrates of the Anisian/Ladinian boundary (Middle Triassic) from Bissendorf (NW Germany) and their contribution to the anatomy, palaeoecology, and palaeobiogeography of the Germanic Basin reptiles, in Palaeogeography, Palaeoclimatology, Palaeoecology, vol. 273, n. 1, 2009, pp. 1–16, DOI:10.1016/j.palaeo.2008.10.026.
  3. ^ O. Rieppel, The status of the sauropterygian reptile Nothosaurus juvenilis from the Middle Triassic of Germany, in Palaeontology, vol. 37, 1994, pp. 733–745.
  4. ^ O. Rieppel e Wild, R., Nothosaurus edingerae Schultze, 1970: diagnosis of the species and comments on its stratigraphical occurrence, in Stuttgarter Beiträge für Naturkunde, Serie B, 1994.
  5. ^ O. Rieppel, Mazin, J.-M. e Tchernov, E., Speciation along rifting continental margins: a new Nothosaur from the Negev (Israël), in Comptes Rendus de l'Académie des Sciences Series IIA, vol. 325, n. 12, 1997, pp. 991–997, DOI:10.1016/s1251-8050(97)82380-4.
  6. ^ O. Rieppel, Mazin, J.-M. e Tchernov, E., Sauropterygia from the Middle Triassic of Makhtesh Ramon, Negev, Israel, in Fieldiana, vol. 1, n. 40, 1999.
  7. ^ O. Rieppel e Hagdorn, H., Fossil reptiles from the Spanish Muschelkalk (mont-ral and alcover, province Tarragona), in Historical Biology: An International Journal of Paleobiology, vol. 13, n. 1, 1998, pp. 77–97, DOI:10.1080/08912969809386575.
  8. ^ Q.-H. Shang, New information on the dentition and tooth replacement of Nothosaurus (Reptilia: Sauropterygia), in Palaeoworld, vol. 16, 2007, pp. 254–263, DOI:10.1016/j.palwor.2007.05.007.
  9. ^ J. Li e Rieppel, O., A new nothosaur from Middle Triassic of Guizhou, China, in Vertebrata PalAsiatica, vol. 42, n. 1, 2004, pp. 1–12.
  10. ^ W. Jiang, Maisch, M. W., Hao, W., Sun, Y. e Sun, Z., Nothosaurus yangjuanensis n. sp. (Reptilia, Sauropterygia, Nothosauridae) from the middle Anisian (Middle Triassic) of Guizhou, southwestern China, in NeuesJahrbuch für Geologie und Paläontologie, Monatshefte, vol. 5, 2006, pp. 257–276.
  11. ^ Q.-H. Shang, A new species of Nothosaurus from the early Middle Triassic of Guizhou,China, in Vertebrata PalAsiatica, vol. 44, n. 3, 2006, pp. 237–249.
  12. ^ a b c Jun Liu, Shi-xue Hu, Olivier Rieppel, Da-yong Jiang, Michael J. Benton, Neil P. Kelley, Jonathan C. Aitchison, Chang-yong Zhou, Wen Wen, Jin-yuan Huang, Tao Xie and Tao Lv, A gigantic nothosaur (Reptilia: Sauropterygia) from the Middle Triassic of SW China and its implication for the Triassic biotic recovery, in Scientific Reports, vol. 4, 2014, pp. Article number 7142, DOI:10.1038/srep07142.
  13. ^ a b P. C. H. Albers, A new specimen of Nothosaurus marchicus with features that relate the taxon to Nothosaurus winterswijkensis, in Vertebrate Palaeontology, vol. 3, n. 1, 2005, pp. 1–7.
  14. ^ a b P.C.H. Albers, New Nothosaurus skulls from the Lower Muschelkalk of the western Lower Saxony Basin (Winterswijk, the Netherlands) shed new light on the status of Nothosaurus winterswijkensis, in Netherlands Journal of Geosciences, vol. 90, n. 1, August 2011, pp. 15–22, DOI:10.1017/S0016774600000639.
  15. ^ a b N. Klein e Albers, P. C. H., A new species of the sauropsid reptile Nothosaurus from the Lower Muschelkalk of the western Germanic Basin, Winterswijk, The Netherlands, in Acta Palaeontologica Polonica, vol. 54, n. 4, 2009, pp. 589–598, DOI:10.4202/app.2008.0083.
  16. ^ H. Schroder, Wirbeltiere der Riidersdorfer Trias, in Abhandlungen der Preussischen Geologischen Landesanstalt, Neue Folge, vol. 65, 1914, pp. 1–98.
  17. ^ O. Rieppel e Wild, R., A revision of the genus Nothosaurus (Reptilia. Sauropterygia) from the Germanic Triassic with comments on the status of Conchiosaurus clavatus, in Fieldiana, vol. 1, n. 34, 1996, pp. 1–82.
  18. ^ A new specimen of Lariosaurus xingyiensis (Reptilia, Sauropterygia) from the Ladinian (Middle Triassic) Zhuganpo Member, Falang Formation, Guizhou, China, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 37, n. 2, 4 marzo 2017, pp. e1278703, DOI:10.1080/02724634.2017.1278703. URL consultato il 18 dicembre 2021.
  19. ^ Palmer, D. (a cura di), The Marshall Illustrated Encyclopedia of Dinosaurs and Prehistoric Animals, London, Marshall Editions, 1999, p. 72, ISBN 1-84028-152-9.
  20. ^ (LiveScience) Tia Ghose, "Ancient long-necked 'sea monsters' rowed their way to prey", reporting the scientific article published in Nature Communications 11 June 2014: accessed 28 November 2014.
  21. ^ (EN) SCP-4307 - SCP Foundation, su The SCP Foundation. URL consultato il 10 dicembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dixon, Dougal (2006). The Complete Book of Dinosaurs. Hermes House.
  • Haines, Tim, and Paul Chambers. The Complete Guide to Prehistoric Life. Pg. 64. Canada: Firefly Books Ltd., 2006

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