Nicolò Tron

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Disambiguazione – Se stai cercando Nicolò Tron (1685-1771), ambasciatore, politico e imprenditore veneto, vedi Nicolò Tron (politico e imprenditore).

Niccolò Tron, o Nicolò Trono (Venezia, 1399Venezia, 28 luglio 1473), fu il sessantottesimo doge della Repubblica di Venezia.

Vita

Nacque da Luca e da Lucia Trevisan. Della sua gioventù si hanno poche informazioni ma è noto come si dedicasse con passione ed abilità all'arte della mercanzia, riuscendo in pochi anni ad accumulare un ingente capitale (circa 60.000 ducati secondo alcune fonti!)

Dopo numerosi viaggi in Oriente (Egitto e soprattutto Rodi) acquistò case e botteghe che gli consentirono sempre di vivere una vita agiata e comoda.

Secondo alcuni gran parte di questa ricchezza gli derivò dall'attività di strozzinaggio che egli esercitava verso i suoi colleghi mercanti meno fortunati, ma ciò non è dimostrato.

Si sposò con Dea Morosini ed ebbe un solo figlio, Giovanni, morto nel 1471 prigioniero dei turchi (morì segato vivo).

In età avanzata entrò nella carriera pubblica dove si distinse per la sua abilità e l'estrema cura degli interessi a lui affidati.

All'epoca era noto per la sua bruttezza e per i caratteri bruschi; nonostante ciò il 25 novembre 1471, stesso anno della morte del figlio (avvenuta probabilmente in luglio o agosto) venne eletto doge.

Dogato

Lira Tron (1472)
Battuta da Nicolò Tron.

Durante il dogato di Nicolò Tron, non molto lungo visto che durò appena venti mesi, proseguì la guerra contro i turchi che tentavano d'insidiare le colonie veneziane in Oriente (la guerra, iniziata sotto il doge Cristoforo Moro nel 1463, si sarebbe conclusa soltanto nel gennaio 1479 sotto il dogato di Giovanni Mocenigo).

Per allentare la pressione contro gli insediamenti veneziani vennero spediti ambasciatori presso il re della Persia Ussan Hassan (1473) nella speranza che così si aprisse un secondo fronte alle spalle della Turchia ma, in realtà, queste manovre ebbero scarso frutto e presto Ussan venne sconfitto.

Nel 1471, Nicolò Tron demanializzò la collina del Montello, i cui preziosi roveri servivano per la costruzione delle galee veneziane. I roveri del Montello giungevano all'Arsenale attraverso il fiume Piave.

Importante segnalare come nel settembre 1472 la nobile veneziana Caterina Corner andasse sposa all'ultimo re di Cipro, Giacomo II Lusignano; costui la sposò per onorare così gli ingenti debiti contratti con la famiglia di lei che, dopo averlo generosamente finanziato, voleva una contropartita.

La morte di Giacomo II il 6 luglio 1473 aprì una grave crisi internazionale (Caterina era incinta ma il figlio morì poco dopo la nascita) con numerosi stati che rivendicavano il nuovo regno. Verso il finire dell'anno una rivolta mal riuscita contro la vedova Corner indusse Venezia ad inviare una flotta ed a prendere possesso dell'isola, accrescendo così il suo impero marittimo. A quell'epoca però Nicolò Tron non vi era già più: era morto, settantaquattrenne, il 28 luglio 1473.

Predecessore Doge di Venezia Successore
Cristoforo Moro 1471-1473 Nicolò Marcello