LM Records

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LM Records
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1981 a Lido Adriano
ChiusuraIn attività
Persone chiaveLuigi Mazzesi
Settoreeditoria musicale

La LM Records è una etichetta discografica indipendente italiana nata a Lido Adriano nel 1981. Inizialmente diretta verso generi musicali legati al punk rock ed alla new wave[1], si specializzò sempre più nell'heavy metal durante gli anni successivi. Tra le sottoetichette con cui pubblicò album ci furono la Broadbean Records e la Fireball. Dalla metà degli anni '90 l'etichetta cambiò nome in New LM Records.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

1981-1994: LM Records[modifica | modifica wikitesto]

La LM Records nasce a Lido Adriano, in provincia di Ravenna, nell'omonimo negozio di dischi di Viale Petrarca 421 nel 1981, quando il suo proprietario Luigi Mazzesi iniziò a stampare dischi curando la direzione artistica dell'etichetta chiamata con le sue iniziali[1]. La prima pubblicazione era un 7" dei DO-PO intitolato Rhythm / Oxidization (1981), a cui seguì il 12" della band 2 tone ska bolognese Surprize intitolato Nu-Clear Dance / Empty House (1981)[1][2]. Il primo LP fu invece The Third World War dei SIB[1], a cui seguirono pubblicazioni di Flo & Andrew, Mickey and the Mouses, Roberto Zabberoni, Plasticost e Central Unit, band del fumettista di Frigidaire Giorgio Carpinteri[1].

Nel corso del tempo l'etichetta sposterà sempre più le proprie sonorità verso il metal: nel 1985 pubblicò così l'album Forward Into Battle degli inglesi English Dogs e nel 1986 The Damage Has Been Done dei forlivesi Rex Inferi. Tra le band prodotte sul finire degli anni '80 vanno ricordate Strana Officina, Sabotage, Texas Chainsaw M., Crying Steel, Flight Charm, Drunkards, Creepin' Death

1995-in poi: La Crotalo Edizioni Musicali e la New LM Records[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1995 l'etichetta cambiò nome in New LM Records, pubblicando l'album Il veleno della mente dei Dorian Gray. Furono di questi anni le produzioni dei Klasse Kriminale, Capillary, Paul Chain, Warhead.

Alcuni artisti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Giampiero Bigazzi, L.M. Records - in Fricchetti, 1983
  2. ^ Fernando Rennis, L’avventura dei Surprize, i bolognesi entrati nella Factory di Manchester, su rollingstone.it, 2 luglio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Compra o Muori. La produzione discografica indipendente italiana, a cura di Fricchetti, Stampa Alternativa, 1983.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]