Neoceratodus forsteri

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Neoceratodus forsteri

Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Osteichthyes
Classe Sarcopterygii
Ordine Dipnoi
Famiglia Neoceratodontidae
Genere Neoceratodus
Specie N. forsteri
Nomenclatura binomiale
Neoceratodus forsteri
Krefft, 1870

Il barramunda[senza fonte] (Neoceratodus forsteri Krefft, 1870) è un pesce polmonato unico membro del genere Neoceratodus e della famiglia Neoceratodontidae, endemico di una ristretta zona del Queensland (Australia).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

N. forsteri è endemico di due fiumi del Queensland meridionale (nordest dell'Australia): il Burnett e il Mary. È stato introdotto con successo in altri corsi d'acqua del Queensland meridionale. Vive nelle buche più profonde dei fiumi, con acque ferme o quasi e fondali da fangosi a ghiaiosi[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo pesce ha un aspetto diverso dagli altri Dipnoi attualmente viventi che hanno corpo anguilliforme, scaglie piccole e pinne pari filiformi. N. forsteri ha corpo allungato ma massiccio con testa conica appiattita frontalmente ed occhi e bocca piccoli. La pinna dorsale, la pinna caudale e la pinna anale sono unite. La pinna dorsale ha origine a metà del dorso. Le pinne pari sono pinne lobate e carnose, inserite in posizione ventrale; le pinne pettorali sono subito sotto la testa, le pinne ventrali sono invece inserite molto indietro. Le scaglie sono grandi e rigide. La taglia massima è di 170 cm per 40 kg di peso; la misura comune è di circa un metro[2].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

È un animale piuttosto pigro, con abitudini notturne. Essendo dotato di un polmone funzionante è in grado di respirare aria atmosferica come ausilio alla respirazione branchiale. Al contrario degli altri Dipnoi attuali non è però in grado di vivere fuor d'acqua e la respirazione polmonare è solamente ausiliaria a quella branchiale. Può vivere più di 65 anni[2]. Il più vecchio esemplare conosciuto in acquario ha circa 90 anni, ed è ospitato dal 1938 nello Steinhart Aquarium di San Francisco[3].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Individua le prede nel sedimento grazie agli elettrorecettori di cui è dotato. Si ciba di pesci, chiocciole, rane, girini, gamberetti, lombrichi, materiale vegetale e frutti[2].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN classifica questa specie come "in pericolo"[1]. È inserito nella tabella II della CITES ed è dunque proibito il commercio di questa specie[4]. È inoltre tutelato dalla legge australiana[2].

Evoluzione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di un cosiddetto "fossile vivente", l'analisi di reperti fossili dimostra che il suo aspetto non è praticamente cambiato da almeno 380 milioni di anni[2]. Il genere fossile più affine è Ceratodus.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Neoceratodus forsteri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c d e f (EN) Neoceratodus forsteri, su FishBase. URL consultato il 16.07.2014.
  3. ^ Weekly Beasts, su Il Post, 14 gennaio 2022. URL consultato il 15 gennaio 2022.
  4. ^ (EN) Tabelle CITES

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