Nel regno di Napoli

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Nel regno di Napoli
Titolo originaleNeapolitanische Geschwister
Paese di produzioneGermania Ovest, Italia
Anno1978
Durata125 min
Generedrammatico
RegiaWerner Schroeter
SoggettoWerner Schroeter
SceneggiaturaGerardo D'Andrea, Werner Schroeter, Wolf Wondratschek
Casa di produzioneDieter Geissler Filmproduktion, P.B.C., Zweites Deutsches Fernsehen
FotografiaThomas Mauch
MontaggioUrsula West Messinger, Werner Schroeter
MusicheRoberto Pregadio
ScenografiaFrancesco Calabrese
CostumiAlberte Barsacq, Francesco Calabrese
Interpreti e personaggi

Nel regno di Napoli (Neapolitanische Geschwister) è un film del 1978 diretto da Werner Schroeter.

Fu presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al 31º Festival di Cannes.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nella Napoli che per prima è riuscita a liberarsi dal Fascismo, esiste un miserabile quartiere, vicino al porto. Le vicende della famiglia Cavioli e della Pagano sono, tra il 1942 e il 1972, uno specchio dei drammi di tutta quella sofferente umanità. Maria Pagano, moglie di un uomo disoccupato e inetto, dà la vita a Vittoria e Massimo; e morirà alle soglie di un boom che per Napoli suonerà ironia. D'altra parte, Vittoria, entrata in una ditta, rischierà di essere venduta come "prostituta" e lascerà l'impiego. Raggiunto faticosamente il diploma di hostess, dovrà pensare al padre e al fratello. Questi, Massimo, si lascerà attrarre dalle demagogiche parole di Alessandro Simonetti, un esule spagnolo, e seguirà il Partito Comunista dal quale riceverà inizialmente l'incarico di fare le pulizie nella sede e, in seguito, soltanto parole e parole. Valeria Cavioli, prostituta ai militari USA durante l'occupazione per un sacchetto di farina, sposerà il Simonetti e genererà la povera Rosa, che morirà nel 1964 per mancanza di cure adeguate. Valeria, impazzita dal dolore, sparerà al marito Alessandro mentre tiene un comizio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Quinzaine 1978, su quinzaine-realisateurs.com. URL consultato il 18 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2011).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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