Narcissus poeticus

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Narciso del poeta
Tavola botanica
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Amaryllidaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Liliidae
Ordine Liliales
Famiglia Amaryllidaceae
Tribù Narcisseae
Genere Narcissus
Specie N. poeticus
Nomenclatura binomiale
Narcissus poeticus
L., 1753
Nomi comuni

Narciso del poeta, Narciso poetico e Narciso selvatico

Areale

Il narciso selvatico (Narcissus poeticus L., 1753) è una pianta erbacea bulbosa della famiglia delle Amarillidacee.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La corolla del fiore è bianca, di dimensioni comprese tra i 4 e i 6 cm di diametro e composta da un totale di 6 petali, mentre la paracorolla è gialla con bordature dentate rosse di 2,5 mm di diametro. Le foglie sono lineali, strette e verdi. Il gambo raggiunge i 50 cm d'altezza, mentre il bulbo è sferico e marrone. Il fiore è profumato e fiorisce in primavera.

Habitat e distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Cresce in prati erbosi ed umidi di zone montagnose, principalmente in Albania[2], Andorra (quest'ultimo, paese di maggior diffusione), Austria, Francia, Grecia, Svizzera, Spagna, Ungheria, Italia, Romania e Ucraina. È stato posteriormente introdotto in Belgio, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Germania e Colombia.

Derivazione[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della specie deriva dal personaggio mitologico greco Narciso, Νάρκισσος (Narkissos) e dal termine ναρκὰο (narkào, narcotico). Alcuni indicano come possa derivare anche dal termine persiano Nargis (نرگس). Entrambi i termini sono usati riferendosi al forte e piacevole odore del fiore della pianta[3].

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

È il fiore caratteristico del Principato d'Andorra, dove questa particolare specie di narciso viene chiamata in catalano "Grandalla".

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

È stato descritto per la prima volta da Linneo nel 1753 nella sua pubblicazione Species Plantarum 1:289.

Si accettano due varianti della pianta:

Sinonimia[modifica | modifica wikitesto]

  • Autogenes poeticus (L.) Raf.[4]

Tossicità[modifica | modifica wikitesto]

Da ricordare che il bulbo del narciso contiene la narcisina, un alcaloide molto velenoso, che può essere pericoloso per gli animali e rivelarsi letale per l'uomo. La sua ingestione accidentale può condurre alla morte in sole 24. Il narciso selvatico è più pericoloso di altri, agendo come un forte emetico e irritante.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Narcissus poeticus, in The Plant List. URL consultato il 6 giugno 2016.
  2. ^ Plants of the word online
  3. ^ En Epítetos Botánicos
  4. ^ Narcissus poeticus en PlantList

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