Naganishia albidosimilis

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Naganishia albidosimilis
Immagine di Naganishia albidosimilis mancante
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Tremellomycetes
Ordine Filobasidiales
Famiglia Filobasidiaceae
Genere Naganishia
Specie N. albidosimilis
Nomenclatura binomiale
Naganishia albidosimilis
(Vishniac & Hempfling) X.Z. Liu, F.Y. Bai, M. Groenew. & Boekhout, 2015
Sinonimi

Cryptococcus albidosimilis

Naganishia albidosimilis[1] è una specie di fungo della famiglia delle Filobasidiaceae. Attualmente è nota solo allo stato di lievito, isolato dal suolo dell'Antartide.[2]

Quando impiattato in agar, N. albidosimilis produce colonie mucosoidi di un bianco brillante. Quando coltivato in mezzi liquidi, il lievito non riesce a crescere, a meno che il mezzo non venga costantemente agitato. Questa specie è considerata mesofila, con una temperatura di crescita ottimale che si assesta a 25°C. Le cellule sono ovoidali e producono una capsula. Naganishia albidosimilis si riproduce per gemmazione e non risulta una riproduzione sessuata di alcun tipo. Quando sono mature, le cellule misurano tra i 4.9 μm e i 6.6 μm. Naganishia albidosimilis può utilizzare L-arabinosio, cellobiosio, citrato a pH 6,0, etanolo, D-glucitolo, gluconato a pH 5,8, glucuronato a pH 5.5, mio-inositolo, lattosio, maltosio, mannitolo, melezitosio, α-metilglucoside, L-ramnosio, salicina, amido solubile, succinato a pH 5,5, saccarosio e xilosio come uniche fonti di carbonio. Naganishia albidosimilis può anche utilizzare L-lisina, nitrato e cadaverina come uniche fonti di azoto. Questa specie non può fermentare. Naganishia albidosimilis è DBB positivo e produce amilosio.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Liu XZ, Wang QM, Göker M, Groenewald M, Kachalkin AV, Lumbsch HT, Millanes AM, Wedin M, Yurkov AM, Boekhout T, Bai FY, Towards an integrated phylogenetic classification of the Tremellomycetes, in Studies in Mycology, vol. 81, 2015, pp. 85–147, DOI:10.1016/j.simyco.2015.12.001, PMC 4777781, PMID 26955199.
  2. ^ a b Vishniac HS, Kurtzman CP, Cryptococcus antarcticus sp. nov. and Cryptococcus albidosimilis sp. nov., Basidioblasomycetes from Antarctic soils, in Int. J. Syst. Bacteriol., vol. 42, n. 4, 1992, pp. 547–553, DOI:10.1099/00207713-42-4-547.

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