Museo civico e della ceramica (Ariano Irpino)
Museo civico e della ceramica | |
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Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Ariano Irpino |
Indirizzo | via Rodolfo d'Afflitto, palazzo Forte |
Coordinate | 41°09′09.96″N 15°05′21.66″E |
Caratteristiche | |
Tipo | ceramica, arte, archeologia |
Visitatori | 2 000 (2022) |
Il museo civico e della ceramica è ubicato all'interno dello storico palazzo Forte, nel centro antico della città italiana di Ariano Irpino.[1]
Percorso espositivo
[modifica | modifica wikitesto]All'interno del museo sono in esposizione permanente rare edizioni a stampa del Cinquecento e del Seicento provenienti dalle librerie di conventi che sorgevano nel comprensorio e che furono soppressi nel corso dell'Ottocento, nonché la fototeca civica dal 1865 al 1955 e una pinacoteca di arte moderna.[2]
Vi si aggiungono poi una donazione privata di ceramiche meridionali-adriatiche del IV-V secolo a.C. e, soprattutto, una vasta raccolta di ceramiche locali risalenti in massima parte al Seicento e al Settecento[2], sebbene l'intera gamma spazi dal XII al XXI secolo[3]. Tipica è, in modo particolare, la produzione ceramica di busti fittili muliebri dedicati ad antiche divinità femminili, quali la greca Demetra e la sannitica Kere.[2]
Polo didattico-scientifico
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Il museo dispone di un proprio polo didattico-scientifico operante nel palazzo San Giacomo[4], nello storico quartiere rupestre Tranesi che ospitava le antiche fornaci della ceramica[5]. Sebbene tale rione extramurale sia così denominato poiché nella seconda metà del Quattrocento fu popolato da rifugiati provenienti da Trani[6], in realtà le origini storiche della ceramica locale (detta maiolica) sono decisamente più antiche. I reperti rinvenuti in gran numero nel locale castello normanno[7] risalgono infatti quantomeno agli inizi del Trecento, benché i cosiddetti faenzari (maestri ceramisti di cultura artistica faentina, non necessariamente nativi di Faenza[8]) dovettero giungere in città soltanto nei primi decenni del secolo successivo[9]. L'esportazione in Sicilia è comunque attestata dal 1494[10], ma la capacità produttiva sembra raggiungere i massimi livelli solo nel Settecento[10]. La produzione contemporanea può fregiarsi del marchio CAT (Ceramica Artistica Tradizionale) rilasciato dal Consiglio nazionale ceramico[11] e lo stesso comune di Ariano Irpino, riconosciuto quale centro di affermata tradizione ceramica dal Ministero dello sviluppo economico[12], è parte integrante dell'Associazione italiana città della ceramica[13].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Guida ai musei di Ariano Irpino, su Comune di Ariano Irpino. URL consultato il 12 ottobre 2017 (archiviato il 30 agosto 2017).
- ^ a b c Museo civico e della ceramica, su Touring Club Italia. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato il 16 ottobre 2017).
- ^ Museo civico e della ceramica di Ariano Irpino, su Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. URL consultato il 9 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).
- ^ Polo didattico del Museo civico e della ceramica, su Campania CRBC (archiviato il 1º dicembre 2017).
- ^ Una storia millenaria di terra, acqua e fuoco, su Polo Didattico e Scientifico del Museo Civico e della Ceramica di Ariano Irpino (archiviato il 30 aprile 2020).
- ^ Nicola Flammia, Storia della città di Ariano, Ariano di Puglia, Tipografia Marino, 1893, p. 129.
- ^ Marcello Rotili e Nicola Busino, Castello di Ariano Irpino. Ricerche Archeologiche 1988-94, 2008 (PDF), in Quaderni di archeologia medievale, n. 11, Palermo, Officina di Studi Medievali, 2010, pp. 144-154, ISBN 978-88-6485-008-5. URL consultato il 16 ottobre 2017 (archiviato il 23 settembre 2017).
- ^ Guido Donatone, La Maiolica di Ariano Irpino, Cava dé Tirreni, Edizione Del Delfino, Adriano Gallina, 1980, p. 37.
- ^ Tommaso Vitale, Storia della Regia città di Ariano e sua Diocesi, Roma, Salomoni, 1794, p. 89.
- ^ a b Guido Donatone, Antica maiolica popolare di Ariano Irpino, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1988, p. 13, ISBN 88-7104-014-7.
- ^ Touring club italiano, Le città della ceramica, 2001, p. 5, ISBN 9788836523641.
- ^ Ceramica Tradizionale e Artistica – Ceramica di Qualità, su Ministero dello sviluppo economico (archiviato il 6 ottobre 2021).
- ^ Ariano Irpino, su Comuni Italiani. URL consultato il 12 ottobre 2017 (archiviato il 12 settembre 2017).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Ariano Irpino
- Ceramica di Ariano Irpino
- Museo archeologico di Ariano Irpino
- Museo della civiltà normanna
- Museo degli argenti (Ariano Irpino)
- Museo diocesano (Ariano Irpino)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file del Museo Civico e della Ceramica
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Museo civico e della ceramica, su CulturaItalia, Istituto centrale per il catalogo unico.
- Museo civico e della ceramica di Ariano Irpino, su Mater Ceramica (archiviato il 28 ottobre 2021).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 136424702 · LCCN (EN) no2008009364 · GND (DE) 10164411-5 |
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