Miguel Ángel Pesce
Miguel Ángel Pesce | |
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Miguel Pesce nel 2023 | |
Presidente della Banca Centrale dell'Argentina | |
Durata mandato | 10 dicembre 2019 – 10 dicembre 2023 |
Presidente | Alberto Fernández |
Predecessore | Guido Sandleris |
Vice Presidente della Banca Centrale dell'Argentina | |
Durata mandato | 24 settembre 2004 – 12 dicembre 2015 |
Predecessore | Pedro Lacoste |
Successore | Lucas Llach |
Segretario del Tesoro della città di Buenos Aires | |
Durata mandato | 7 agosto 2000 – 6 giugno 2003 |
Predecessore | Eduardo Alfredo Delle Ville |
Successore | Marta Albamonte |
Dati generali | |
Partito politico | Unione Civica Radicale |
Università | Università di Buenos Aires |
Firma |
Miguel Ángel Pesce (Buenos Aires, 20 settembre 1962) è un economista argentino, presidente della Banca Centrale della Repubblica Argentina (BCRA) dal 10 dicembre 2019[1][2] sotto l'amministrazione di Alberto Fernández.
Pesce ha inizialmente tagliato i tassi di interesse di riferimento, dal 63% al 38%, nel tentativo di stimolare la crescita economica dopo una profonda recessione durata due anni.[3] A seguito delle gravi ricadute economiche della crisi globale del COVID-19, con un calo del PIL del 9,9%,[4] l'economia argentina si è ripresa del 10,4% nel 2021 e del 5,7% nel periodo gennaio-aprile 2022.[5] L'inflazione, tuttavia, è rimasta elevata, inizialmente rallentando dal 54% nel 2019 al 36% nel 2020; ma salendo a oltre il 60% entro maggio 2022.[6] Il tasso di cambio ufficiale, inoltre, è raddoppiato durante i primi 30 mesi in carica di Pesce fino a 130 pesos per dollaro.
È stato vicepresidente della BCRA dal 24 settembre 2004 al 12 dicembre 2015 durante le successive presidenze di Néstor Kirchner e Cristina Fernández de Kirchner, assumendo la presidenza ad interim della banca per alcuni giorni all'inizio del 2010, in occasione delle dimissioni di Martín Redrado.[7]
Politicamente è legato all'Unione Civica Radicale e nel 2010 faceva parte del gruppo Radicals K, che sosteneva il kirchnerismo. Ha mantenuto un legame politico con il vicepresidente Julio Cobos durante la campagna elettorale del 2007.[8]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Pesce è laureato in Economia presso l'Università di Buenos Aires e membro di diverse associazioni professionali.[9][10] In ambito accademico è stato professore universitario nella cattedra di Analisi dei dati economici e nel Seminario di Economia di Governo, tenuto presso l'Università di Buenos Aires.
Ha pubblicato lavori su questioni economiche e di bilancio ed è stato anche redattore di diversi progetti che si sono espressi in clausole costituzionali e leggi a livello nazionale, provinciale e della Città di Buenos Aires.[9]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Dal 1984 al 1989 è stato consigliere della Camera dei Deputati della Nazione, collaborando alle commissioni Bilancio e Tesoro e Finanze. È stato anche consigliere di Bilancio e Gestione Pubblica della Camera tra il 1984 e il 1998. È stato anche coordinatore di progetti presso il Ministero della Sanità e dell'Azione Sociale tra il 1989 e il 1990.[11]
Tra il 1998 e il 2001 è stato Sottosegretario alla Gestione Finanziaria e all'Amministrazione della città di Buenos Aires,[10] durante i governi di Fernando de la Rúa, Enrique Olivera e Aníbal Ibarra. Nell'ultimo periodo dell'amministrazione Ibarra (2001-2003) ha svolto l'incarico di Segretario del Tesoro e delle Finanze.[11][12] Tra il 2003 e il 2004 è stato rappresentante del Ministero dell'Economia presso la Banca Centrale della Repubblica Argentina e presidente del Fondo Fiduciario per la Ricostruzione delle Imprese.[9]
Nel 2004, il governo nazionale ha deciso di intervenire nella provincia di Santiago del Estero, nominando l'ex procuratore Pablo Lanusse che a sua volta nomina Pesce ministro dell'Economia.[9] Quell'anno assunse anche l'incarico di Fiduciario Generale della Nazione.[10]
Vicepresidenza della Banca Centrale (2004-2015)
[modifica | modifica wikitesto]È stato vicepresidente della Banca Centrale della Repubblica Argentina dal 24 settembre 2004 al 12 dicembre 2015.
Ha assunto la presidenza dell'istituto ad interim dal 29 gennaio 2010 al 3 febbraio 2010 dopo la destituzione di Martín Redrado, a causa del conflitto derivante dall'attuazione del Fondo del Bicentenario, il 7 gennaio 2010 e nuovamente dal 22 gennaio 2010.[13] L'esecutivo ha poi nominato Mercedes Marcó del Pont a capo della BCRA, con Pesce tornato alla carica di vicepresidente. Nel dicembre 2015 si è dimesso dall'incarico, dopo la vittoria di Mauricio Macri alle elezioni presidenziali.[14]
Direttore della Banca della Terra del Fuoco (2015-2019)
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver lasciato la BCRA, è diventato direttore della Banca della Terra del Fuoco. In questo ruolo ha lanciato i piani “Sacate un 10” e “Hogar 15” per i 36.000 utenti (circa il 20% della popolazione provinciale) che utilizzano le carte di credito Visa e Mastercard Fueguina, emesse dalla Banca della Terra del Fuoco (BTF)[15]
Durante la guida di Pesce, l'istituto si è distinto come la banca con maggior riferimento di utenti all'homebanking e ai dispositivi mobili: grazie alla sua gestione, il numero di utenti dell'applicazione Link Celular è aumentato del 55%, e questo ha significato una crescita del 73% nel numero di operazioni attraverso questo canale.[16]
Presidenza della Banca Centrale (dal 2019 al 2023)
[modifica | modifica wikitesto]Nel dicembre 2019 è stato nominato presidente della Banca Centrale della Repubblica Argentina dal presidente Alberto Fernández.[1] Il suo primo intervento è stato quello di ridurre il tasso di riferimento dal 63% al 58% e, una settimana dopo, dal 58% al 55%.[17] Un cambiamento rispetto alla politica monetaria del governo precedente, che aveva alzato i tassi fino a un massimo di 74%,[18] diventando il più alto del mondo e quasi il triplo di quello del Venezuela.[19] Entro il 31 gennaio, i tassi di interesse erano scesi a 48 punti percentuali[20] e, spinti dai dati sul calo dell’inflazione, sono stati tagliati fino al 40%.[21] Nonostante questa politica, la crescente inflazione ha fatto aumentare il tasso di riferimento, raggiungendo il 133% annuo.[22]
Il 15 settembre 2020 Pesce ha segnalato una serie di misure volte alla maggiorazione del 30% dell'imposta PAIS, istituita durante il mese di dicembre 2019. Pesce e il suo team hanno deciso che le operazioni in valuta estera devono essere effettuate con una aliquota aggiuntiva del 35% a titolo di imposte sul reddito e sulla proprietà personale.[23][24] Pesce ha spiegato che le misure mirano a "normalizzare il mercato dei cambi".[25][26][27][28]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (ES) Matías Barbería, Cómo piensa Miguel Pesce, el nuevo titular del Banco Central, su Infobae. URL consultato il 27 dicembre 2019.
- ^ (ES) Quiénes es quién en la nueva mesa chica del Banco Central, in La Nación.
- ^ (EN) Argentina cuts interest rate for eighth time since December, in Reuters, 5 marzo 2020.
- ^ (EN) IMF predicts Argentina's economy will slump 9.9% in 2020, in Buenos Aires Times, 25 giugno 2020.
- ^ (ES) Estimador mensual de actividad económica: Abril de 2022 (PDF), in INDEC.
- ^ (ES) Índice de precios al consumidor (IPC): Mayo de 2022 (PDF), in INDEC.
- ^ (ES) Mañana asumirá 'en comisión' la nueva titular del BCRA, su Infoabe. URL consultato il 5 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2012).
- ^ (ES) Pesce, un radical K apadrinado por Alberto F., in Critica de la Argentina, 7 gennaio 2020. URL consultato il 5 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2010).
- ^ a b c d (ES) Quién es Miguel Ángel Pesce, el reemplazante interino de Redrado, in Infobae Profesional, 7 gennaio 2010.
- ^ a b c (ES) ¿Quién es Miguel Ángel Pesce? [collegamento interrotto], in TN, 6 gennaio 2010.
- ^ a b (ES) CV Miguel Ángel Pesce (PDF), su btf.com.
- ^ (ES) Renunció Miguel Ángel Pesce, pero todavía no tiene sucesor, in La Nación, 4 giugno 2003.
- ^ (ES) Página web del Banco Central de la República Argentina - Institucional - Organización - Autoridades, su bcra.gov.ar.
- ^ (ES) Renunciaron Vanoli y Pesce al Banco Central y Macri necesita que se vayan otros cuatro directores, in LPO- La Politica Online. URL consultato il 27 novembre 2023.
- ^ (ES) Tierra del Fuego implementó su propio programa de compras en 10 y 15 cuotas sin interés, 27 marzo 2017.
- ^ (ES) Distinguieron al Banco Tierra del Fuego, in Diario del Fin del Mundo, 2 novembre 2016. URL consultato il 19 giugno 2019.
- ^ (ES) El BCRA aplicó una nueva rebaja de tres puntos al límite de la tasa: pasó de 58% a 55%, su ambito.com. URL consultato il 27 dicembre 2019.
- ^ (ES) El BCRA llevó la tasa de interés de las Leliq arriba del 73%, su BAE Negocios. URL consultato il 4 dicembre 2020.
- ^ (ES) El Banco Central de Argentina sube la tasa de interés al 60%, la más alta del mundo y que casi triplica la de Venezuela, in BBC News Mundo. URL consultato il 4 dicembre 2020.
- ^ (ES) BCRA redujo piso de tasa a 48%: ya lo bajó 15 p.p. en la era Pesce, su ambito.com. URL consultato il 4 dicembre 2020.
- ^ (ES) Pesce se ilusiona con la baja de la inflación y vuelve a recortar la tasa, in El Cronista. URL consultato il 4 dicembre 2020.
- ^ (ES) Plazo fijo: el BCRA subió la tasa de interés hasta el 133% anual tras dato de inflación, su ambito.com. URL consultato il 28 novembre 2023.
- ^ (ES) Qué pasó con el dólar: cómo se aplican las nuevas restricciones, in La Nacion, 16 settembre 2020. URL consultato il 16 settembre 2020.
- ^ (ES) Cepo extremo: estas son las nuevas trabas que estableció el Banco Central para el dólar ahorro, su iprofesional.com. URL consultato il 16 settembre 2020.
- ^ (ES) Pesce defendió las restricciones al dólar: "Van en el sentido de transparentar los mercados" | Definiciones del presidente del Banco Central, in Página12. URL consultato il 16 settembre 2020.
- ^ (ES) El presidente del Banco Central vinculó el mercado libre del dólar con narcos y traficantes de armas, in Infobae. URL consultato il 16 settembre 2020.
- ^ (ES) Miguel Pesce defendió las Leliq y evitó hablar de la brecha y la inflación, in Clarín, 4 ottobre 2023. URL consultato il 27 novembre 2023.
- ^ (ES) Las Leliq se acercan al nivel del 2018, in Perfil, 26m settembre 2022. URL consultato il 28 novembre 2023.
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