Meta-autunite

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Meta-autunite
Classificazione StrunzVII/E.02-90
Formula chimicaCa(UO2)2(PO4)2·2-6(H2O)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico
Sistema cristallinotetragonale
Classe di simmetriaditetragonale bipiramidale
Parametri di cellaa = 6,988, c = 8,459
Gruppo puntuale4/m 2/m 2/m
Gruppo spazialeP 4/nmm
Proprietà fisiche
Densità3,35-3,55 g/cm³
Durezza (Mohs)2-2,5
Sfaldaturaperfetta secondo {001}; indistinta secondo {010}
Coloreda giallo limone a giallo verdastro; verde scuro
Lucentezzada madreperlacea a fievole
Opacitàda traslucida ad opaca
Strisciopiù chiara del colore
Diffusionerara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La meta-autunite è un minerale, un fosfato idrato di uranio e calcio, appartenente al gruppo dell'autunite.

Il nome deriva dal prefisso greco μετά = dopo, oltre, e la località francese di Autun. Il prefisso sta ad indicare il minore contenuto di acqua rispetto all'autunite.

Descritta per la prima volta da Velborth nel 1959.

Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]

I cristalli sono tabulari rettangolari con prevalenza sulle facce {001}, {110} e {111}; raramente si rinvengono cristalli piramidali.

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

La genesi è secondaria, come le altre miche di uranio di cui fa parte, fosfati e arseniati vari di uranio; deriva infatti da minerali primari ricchi di uranio in condizioni di ossidazione, siti in vene idrotermali. La paragenesi è prevalentemente con autunite.

Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]

Oltre che in cristalli, anche in aggregati polverulenti, fogliacei, in incrostazioni e pseudomorfosi.

Caratteri fisico-chimici[modifica | modifica wikitesto]

Una sua idratazione, anche solo presenza di umidità cospicua, la trasforma in autunite. Ha luminescenza giallo-verde più fievole di quella dell'autunite, ma lo stesso livello di forte radioattività.

Località di ritrovamento[modifica | modifica wikitesto]

Nella miniera Les Oudots, presso Autun, in Francia; a Sabugal, in Portogallo; a Spokane, nello Stato di Washington; a Compreignac, nella Haute Vienne francese; a Bergen, in Germania e in varie località della Cornovaglia.

In Italia si trova presso Roburent; nel comune di Roccaforte Mondovì e in Val Fredda, nel comune di Peveragno, tutte e tre in provincia di Cuneo. Nelle pegmatiti della penisola di Piona, a Colico, in provincia di Como; all'Alpe Sparese e all'Alpe Sommafiume nel comune di Dervio, sempre nel comasco. Nelle fessure di tufo vulcanico, nella miniera di Novazza, a Valgoglio, in provincia di Bergamo. In scaglie è stata segnalata a Camignatello, a Spezzano della Sila, presso Cosenza.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mineralogia - Cornelis Klein - Zanichelli (2004)
  • Guida al riconoscimento dei minerali - Borelli e Cipriani - Mondadori (1987)
  • La grande enciclopedia dei minerali - Fabbri Editore (1986)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
  • (EN) Arizona (PDF), su rruff.geo.arizona.edu.
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