Matilde d'Altavilla (contessa di Tolosa)

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Gran Contea di Sicilia
Altavilla

Ruggero I
Simone
Ruggero II

Matilde Altavilla (1062 circa – prima del 1094) è stata una nobildonna normanna, nata in Italia, contessa consorte d'Eu e signora di Hastings tra il 1077 e il 1079, poi, contessa consorte di Saint-Gilles e marchesa consorte di Gotia, dal 1080 al 1088.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Matilde, secondo il monaco benedettino di origine normanna, Goffredo Malaterra, era la figlia del conquistatore e primo Gran Conte di Sicilia, Ruggero I d'Altavilla e di Giuditta d'Evreux[1], che, secondo il monaco e cronista inglese, Orderico Vitale era la figlia primogenita di Guglielmo d'Évreux e della moglie[2], Adevisa[3], figlia secondogenita di Giroie[4], Signore d'Échauffour e di Montreuile e di Gisla di Bastembourg.
Ruggero I d'Altavilla, sempre secondo Goffredo Malaterra, era il settimo ed ultimogenito figlio del signore di Hauteville, Tancredi d'Altavilla e dalla sua seconda moglie Fresenda[5].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1076, sua madre Giuditta, era morta, dopo che la sorella primogenita, Flandina, si era sposata.

Secondo lo storico italiano (tedesco di nascita) Hubert Houben, Matilde, in quel periodo, sarebbe stata data in moglie (seconda moglie) a Roberto, conte d'Eu e signore di Hastings (Inghilterra)[6]; ma prima del 1080, Matilde venne ripudiata dal marito[6].

Nel 1080, il conte di Saint-Gilles e marchese di Gotia, Raimondo giunse in Sicilia, per stringere un'alleanza con il padre di Matilde, il Conte di Sicilia, Ruggero I[7]; dato che Raimondo aveva da poco ripudiato la prima moglie, di cui non ci è pervenuto il nome, che era una cugina di Raimondo, ed era la figlia terzogenita del conte di Provenza, Goffredo I[8], per rafforzare l'alleanza fu decisa anche una alleanza matrimoniale: Matilde, la figlia secondogenita di Ruggero avrebbe sposato Raimondo, figlio secondogenito del conte di Tolosa, conte di Nîmes e conte d'Albi, Ponzio e di Almodis de La Marche (come risulta dal Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou[9] e dalla Chronica Albrici Monachi Trium Fontium[10] (1020-1071), figlia di Bernardo I de la Marche[11][12] (ca. 991- 16 giugno 1047) conte de la Marche e di Périgord.
Goffredo Malaterra, nel capitolo XXII della terza parte del De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius, ci descrive l'arrivo di Raimondo in Sicilia, il matrimonio sfarzoso tra Matilde e lo stesso Raimondo ed infine la partenza degli sposi dalla Sicilia[1].
Il matrimonio, forse perché non era stato allietato dalla nascita di alcun figlio, non durò a lungo, e, verso il 1088, vi fu il divorzio.

Matilde rientrò in Sicilia e morì verso il 1094.

Figli[modifica | modifica wikitesto]

Matilde non diede figli, sia a Roberto che a Raimondo[6].

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
 
 
 
Tancredi d'Altavilla  
 
 
 
Ruggero I di Sicilia  
Riccardo I di Normandia Guglielmo I di Normandia  
 
Sprota  
Fresenda  
 
 
 
Matilde d'Altavilla  
Roberto d'Évreux  
 
 
Guglielmo d'Évreux  
Herleva  
 
 
Giuditta d'Evreux  
Giroie d'Échauffour  
 
 
Adevisa d'Échauffour  
Gisla di Bastembourg  
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte III, cap. XXII
  2. ^ (LA) Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui, liber VII, cap. IV, pag 269.
  3. ^ (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, pag 30.
  4. ^ (LA) Historia Ecclesiastica, vol. II, liber III, pagg 29 e 30.
  5. ^ De rebus gestis Rogerii Calabriæ et Siciliæ Comitis et Roberti Guiscardi Ducis fratris eius / auctore Gaufredo Malaterra monacho benedictino, parte I, cap. IV
  6. ^ a b c (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Conti di Tolosa - MATHILDE of Sicily (RAYMOND de Toulouse).
  7. ^ Ferdinand Chalandon, La conquista normanna dell'Italia meridionale e della Sicilia, pag. 502
  8. ^ (LA) Histoire générale de Languedoc, Preuves, tomus V, Documento 273, par. II, colonne 536 - 538.
  9. ^ (LA) Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou pag 401.
  10. ^ (LA) Documenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium 1100, pag. 813 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013).
  11. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : ANGOULEME- AlmodislaMarche.
  12. ^ (EN) Almodis de La Marche- PEDIGREE.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Ferdinando Chalandon, "La conquista normanna dell'Italia meridionale e della Sicilia", cap. XIV, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta tra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 483–529.
  • William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'Inghilterra", cap. I, vol. VI (Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 5–55.
  • Pierre Aubè, Ruggero II, Il giornale-Bbiolteca storica, 2002
  • Guglielmo di Puglia, Le gesta di Roberto il Guiscardo, introduzione, traduzione e note di Francesco De Rosa, Cassino 2003.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]