Mary Fraser Tytler
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Mary Seton Fraser Tytler, coniugata Watts (25 novembre 1849 – Compton, 6 settembre 1938) è stata un'artista britannica.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Mary Seton Fraser Tytler nacque nel 1849 in India, figlia di un impiegato della compagnia britannica delle Indie orientali, e crebbe in Scozia. Cominciò a studiare belle arti all'inizio degli anni 1870, prima a Dresda e poi alla South Kensington School of Art di Londra, specializzandosi come scultrice alla Slade School of Fine Art tra il 1872 e il 1873. Amica e collega di Julia Margaret Cameron, si affermò inizialmente come ritrattista grazie alla frequentazione con gli artisti di Freshwater, tramite cui conobbe George Frederic Watts, di cui divenne la seconda moglie nel 1866.
Dopo il matrimonio si dedicò al design di porcellane,[1] ai bassorilievi e ai ricami in stile Modern Style.[2] Il suo capolavoro fu la progettazione e realizzazione della Watts Mortuary Chapel, la cappella funeraria della famiglia del marito, un edificio in stile neoromantico riccamente decorato con rilievi in terracotta e oggi annoverato tra i monumento classificati di grado I nel Surrey.[3] Fu inoltre una pioniera del revival dello stile e simbolismo celtico.
Rimasta vedova nel 1904, scrisse una biografia del marito in tre volumi, Annals of an Artist's Life (1912). Morì ottantottenne nella sua casa di Compton nel 1938.[4]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Hilary Calvert e Louise Boreham, Mary Seton Watts and the Compton Pottery, Bloomsbury USA, 2 luglio 2019, ISBN 978-1-78130-085-5. URL consultato l'11 aprile 2024.
- ^ (EN) Veronica Franklin Gould e Watts Gallery, Mary Seton Watts, 1849-1938: Unsung Heroine of the Art Nouveau, Watts Gallery, 1998, ISBN 978-0-9515811-2-4. URL consultato l'11 aprile 2024.
- ^ (EN) WATTS MEMORIAL CHAPEL, Compton - 1029541 | Historic England, su historicengland.org.uk. URL consultato l'11 aprile 2024.
- ^ (EN) Sara Gray, British Women Artists: A Biographical Dictionary of 1,000 Women Artists in the British Decorative Arts, Dark River, 8 febbraio 2019, ISBN 978-1-911121-63-3. URL consultato l'11 aprile 2024.
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