Mark Ashton
Mark Christian Ashton (Oldham, 19 maggio 1960 – Southwark, 11 febbraio 1987) è stato un attivista e politico britannico, segretario della sezione giovanile del Partito Comunista di Gran Bretagna[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ashton nacque a Oldham. Studiò alla Northern Ireland Hotel and Catering College a Portrush (Contea di Antrim), nell'Irlanda del Nord,[2][3] prima di trasferirsi a Londra verso la fine degli anni settanta ed essere assunto come barman e come drag queen nei club per gentiluomini della città.[4] Nel 1982 rimase per tre mesi nel Bangladesh a visitare i suoi parenti, poiché suo padre stava lavorando nel campo delle macchine tessili. L'esperienza del suo soggiorno lo influenzò profondamente.[5]
Al suo ritorno si unì volontariamente alla London Lesbian and Gay Switchboard, il più vecchio servizio di telefono amico LGBT londinese; supportò la campagna per il disarmo nucleare[3] e si unì alla Lega dei Giovani Comunisti, la sezione giovanile del Partito Comunista di Gran Bretagna.[1] Nel 1983 entrò a far parte del film Framed Youth: The Revenge of the Teenage Perverts, un documentario che l'anno seguente vinse il Grierson Award come miglior documentario.
Assieme al suo amico Mike Jackson fondò il gruppo di supporto Lesbians and Gays Support the Miners, dopo aver raccolto donazioni per i minatori in sciopero durante il gay pride di Londra del 1984. Dopo l'esperienza con LGSM, entrò a far parte del collettivo Red Wedge[4] e divenne il segretario generale della Lega dei Giovani Comunisti dal 1985 fino alla sua morte. Ad Ashton fu diagnosticato l'AIDS presso il Guy's Hospital il 30 gennaio 1987 e morì dodici giorni dopo per pneumocistosi.[6] È sepolto presso il Lambeth Cemetery.[7][8]
Omaggi
[modifica | modifica wikitesto]- In ricordo di Ashton, venne creato il fondo "Mark Ashton Trust" per raccogliere fondi per persone sieropositive. Mark Ashton è inoltre ricordato nel memoriale dell'AIDS Memorial Quilt.[5][9]
- La ballata For a Friend contenuta nell'album Red del duo pop britannico The Communards è stata composta in sua memoria.[10] Mark Ashton era amico di Jimmy Somerville e di Richard Coles.[11] For a Friend ha raggiunto la ventottesima posizione nella classifica britannica.[12]
- Il film del 1989 Jean Genet Is Dead, di Constantine Giannaris, è dedicato alla sua memoria.[13]
- Le attività del LGSM fondato da Ashton sono raccontate nel film del 2014 Pride.[14]
- Nel 2017 è stata posta una targa blu in sua memoria sulla facciata di Gay's the Word.
- Gli è stato dedicato un giardino nel Marais, a Parigi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Kelliher.
- ^ Jamie Doward, The real-life triumphs of the gay communist behind hit movie Pride, The Guardian, 21 settembre 2014.
- ^ a b Chris Birch, Mark Ashton, su gonetoosoon.org, All Points North, 28 gennaio 2007. URL consultato il 23 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2014).
- ^ a b Coles.
- ^ a b Chris Birch, Mark Ashton - Panel No: 69, su AIDSquilt.org.uk, aprile 1994 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2012).
- ^ Robinson, p. 170.
- ^ Peter Frost, ‘Pits and Perverts:’ The Legacy of Communist Mark Ashton, su morningstaronline.co.uk, Morning Star, 11 settembre 2014.
- ^ David G Taylor e Jon Keay, Mark Ashton remembered, su positivenation.co.uk, vol. 123, Positive Nation, giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2008).
- ^ HIV Quilt Comes Out in May, su ght.org.uk, George House Trust, 21 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2008).
- ^ Hooper, pp. 221-222.
- ^ Andy Kellman, Review: Red, su allmusic.com, AllMusic.
- ^ Warwick, Kutner, Brown, p. 256.
- ^ Murray, p. 56.
- ^ Kate Kellaway, When miners and gay activists united: the real story of the film Pride, The Guardian, 31 agosto 2014.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Archivi Hall-Carpenter, Mark Ashton: Five Friends Remember, in Walking After Midnight: Gay Men's Life Stories, Routledge, 1989, pp. 205-223, ISBN 978-0-415-02957-5, OL 15164674W.
- (EN) Richard Coles, Fathomless Riches: Or How I Went From Pop to Pulpit, Hachette, 2014, ISBN 978-0-297-87031-9.
- (EN) Mark Hooper, The Rough Guide to Rock, 3ª ed., Rough Guides, 2003, ISBN 978-1-84353-105-0, OL 9016361W.
- (EN) Diarmaid Kelliher, Solidarity and Sexuality: Lesbians and Gays Support the Miners 1984–5, in History Workshop Journal, vol. 77, n. 1, Oxford Journals, 2014, pp. 240-262, DOI:10.1093/hwj/dbt012.
- (EN) Raymond Murray, Images in the Dark: An Encyclopedia of Gay and Lesbian Film and Video, Titan Books, 1998, ISBN 978-1-84023-033-8, OL 647635W.
- (EN) Lucy Robinson, Gay men and the left in post-war Britain: how the personal got political, Manchester University Press, 2007, ISBN 978-0-7190-7434-9, OL 21837097M.
- (EN) Neil Warwick, Jon Kutner e Tony Brown, The Complete Book of the British charts: Singles & Albums, Omnibus Press, 2004, ISBN 978-1-84449-058-5, OL 8955386M.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mark Ashton
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mark Fischer, Moving and inspiring. Matthew Warchus (director) Pride general release, su weeklyworker.co.uk, n. 1027, Weekly Worker, 25 settembre 2014.
- Jon Kutner, For A Friend (Communards), su jonkutner.com, 28 ottobre 2012.
- Colin Wilson, Dear Love of Comrades: The politics of Lesbians and Gays Support the Miners, 21 settembre 2014.
- ‘Mark was a very popular guy - he knew everyone’, says close friend, Coleraine Times, 10 settembre 2014. URL consultato il 23 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2014).
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