Mario D'Agostini

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Mario D'Agostini
Il capitano pilota MOVM Mario D'Agostini fotografato sul suo Fiat C.R.32 della 163ª Squadriglia Autonoma Caccia Terrestre, basata a Rodi nel 1940
NascitaSan Giorgio di Nogaro, 18 febbraio 1914
Mortecielo della Cirenaica, 15 giugno 1942
Cause della mortecaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegia Aeronautica
SpecialitàCaccia
Reparto163ª Squadriglia Autonoma C.T.
93ª Squadriglia, 8º Gruppo,
Anni di servizio1934-1942
GradoCapitano
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nordafrica
Comandante di162ª Squadriglia C.T.
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Aeronautica di Caserta
dati tratti da Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare[1]
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Mario D'Agostini (San Giorgio di Nogaro, 18 febbraio 1914Cirenaica, 15 giugno 1942) è stato un ufficiale e aviatore italiano, decorato con la Medaglia d'oro al valore militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale. Inoltre è stato insignito di una Medaglia d'argento e una di bronzo al valor militare, la Croce di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia e la Croce di Ferro tedesca di seconda classe.

Nacque a San Giorgio di Nogaro, provincia di Udine, il 18 febbraio 1914.[1] Si arruolò nella Regia Aeronautica, iniziando a frequentare nel 1935 la Regia Accademia Aeronautica di Caserta, Corso Pegaso.[2] Conseguì il brevetto di pilota militare nel 1937, e l'anno successivo uscì dall'accademia con il grado di sottotenente in servizio permanente effettivo.[2] Fu dapprima assegnato al reparto imbarcato sulla portaidrovolanti Giuseppe Miraglia, e successivamente alla 163ª Squadriglia Autonoma Caccia Terrestre di stanza sull'aeroporto di Rodi-Marizza, Mare Egeo, allora equipaggiata con velivoli da caccia Fiat C.R.32 e C.R.42 Falco. Promosso tenente, assunse il comando interinale della 162ª Squadriglia, sempre basata a Marizza ed equipaggiata con i C.R.42 Falco.[2] Dopo l'entrata in guerra del Regno d'Italia partecipò a numerose azioni di scorta ai velivoli da bombardamento.[2] Nel dicembre 1941 fu trasferito al 2º Stormo Caccia Terrestre[3] operante in Tripolitania (Africa Settentrionale Italiana). Nominato capitano, venne posto al comando della 93ª Squadriglia dell'8º Gruppo[2] che utilizzava i Aermacchi C.200 Saetta.[4]

Rimase ucciso in combattimento durante l'attacco a Tobruk il 15 giugno 1942,[1] e in seguito gli venne assegnata la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Dediche e riconoscimenti

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A lui è intitolato il 2º Stormo dell'Aeronautica Militare che oggi ha sede sull'aeroporto di Rivolto nel comune di Codroipo, in provincia di Udine.

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Figura superba di pilota da caccia, distintosi sempre per slancio ed aggressività, partecipava a numerose azioni belliche dando continue esemplari prove di valore e di ardore. Ferito da pallottola esplosiva, opponendosi al ricovero all’ospedale, riprendeva il posto di combattimento con le ferite non ancora rimarginate. Nell’impeto di un attacco a volo radente, mentre in un momento particolarmente importante, portava l’efficace offesa delle sue armi e di quelle dei suoi gregari dove il nemico faceva dell’aria un’incandescente sfera di ferro e di fuoco, dopo avere, come sempre, eroicamente combattuto, scompariva nel cielo della battaglia. Cielo della Cirenaica, dicembre 1941- giugno 1942.[5]»
— Regio Decreto 10 maggio 1943[6]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota da caccia partiva su allarme sotto il bombardamento e il mitragliamento del campo da parte di velivoli nemici che subito attaccava riusciva così ad impedire lulteriore azione avversaria. Lanciatosi all'inseguimento impegnava combattimento, abbattendo in fiamme due velivoli avversari. Cielo dello Stretto di Marmara, 4 settembre 1940
— Regio Decreto 23 dicembre 1940[7]
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante interinale di squadriglia da caccia. Già distintosi precedentemente durante una scorta a bombardieri, attaccava tre caccia avversari abbattendone uno. Partecipava inoltre a ricognizioni ed azioni di mitragliamento arrecando gravi danni al nemico. Cielo del Mediterraneo, 7 settembre 1940-31 maggio 1941
— Regio Decreto 29 agosto 1942[8]
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
avanzamento per merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
avanzamento per merito di guerra

Onorificenze estere

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Croce di Ferro di 2ª Classe (Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ a b c Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p.156.
  2. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  3. ^ Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1977, p.16.
  4. ^ La Seconda guerra mondiale, i caccia FIAT, su Aerei della Regia Aeronautica, http://www.finn.it. URL consultato il 18 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2013).
  5. ^ D'AGOSTINI Mario, Medaglia d'oro al valor militare, su Il sito ufficiale del Presidente della Repubblica, http://www.quirinale.it/. URL consultato il 18 agosto 2013.
  6. ^ Bollettino Ufficiale 1943, dispensa 22, pag.1333.
  7. ^ Bollettino Ufficiale 1940, registrato alla Corte dei conti addì 6 maggio 1941, registro n.25 Aeronautica, foglio n.96.
  8. ^ Bollettino Ufficiale 1942, supplemento 8, registrato alla Corte dei conti addì 16 novembre 1942, registro n.10 Aeronautica, foglio n.357.
  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica, 1969.
  • Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.

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