Mario Carta

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mario Carta
Mario Carta, UCLA Professor Emeritus[1]
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereJazz
Periodo di attività musicaleanni 1930 – anni 1980
EtichettaPanart
Album pubblicati2

Mario Carta (Mandas, 1 novembre 1906 – Hollywood, 1998) è stato un arrangiatore e pianista italiano naturalizzato statunitense. Fu un brillante concertista, interprete di recital e compositore di musica per film[2]. Fu anche uno dei primi protagonisti del jazz italiano fra il primo e il secondo dopoguerra e membro di un duo pianistico insieme a Enrico Cagna Cabiati.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Mario Carta, primogenito di sei figli, nacque a Mandas, nella Sardegna del sud, nel 1906. Il padre Attilio, ispettore delle imposte, ebbe anche un secondo lavoro come flautista nell'orchestra sinfonica di Cagliari e trasmise la passione per la musica ai figli Mario e Giuseppe che divennero musicisti[3]. Tra i suoi fratelli anche Piero, calciatore. Mario e il fratello minore Peppe incominciano lo studio della musica al conservatorio di Cagliari. Nel 1926 la famiglia lasciò la Sardegna per il continente e si trasferì a Roma.

Dagli studi classici al Jazz[modifica | modifica wikitesto]

Studiò armonia con Mario Pilati e Cesare Dobici e, sotto la guida dei maestri Franco Silvestri e Goffredo Petrassi, si diplomò in pianoforte e composizione al Conservatorio Santa Cecilia di Roma[2]. Nell'estate del 1928 ascoltando un'orchestra che suonava Jazz a Villa Borghese, i due fratelli, cominciarono a interessarsi a questo genere musicale.[4] Nel 1932 i fratelli Carta vennero ingaggiati dall'orchestra del club Casanova, diretta da Bios Vercelloni, che lavorò anche fuori Roma per cui nel mese di settembre, a Venezia, i due, si esibirono nello scenario della Mostra internazionale d'arte cinematografica[5]. Nel 1933 si esibì con l'orchestra di Costantino Ferri e il suo piano lo si può ascoltare nel brano Hilton Stomp inciso quello stesso anno. Nel 1934 a Roma formò la Blue Rhythm Band che si esibì soprattutto all'Apollo e alla Casina delle Rose di Villa Borghese con un repertorio jazzistico ancora legato a stili pre-swing.[6]. Nel 1935 incise Presentation of Benjo per Persic Fono Roma, ma di questi dischi pare non ce ne siano più[7]. Per tutti gli anni '30 continuò ad esibirsi anche con altri complessi. tra cui l'orchestra di Enrico Pratt, dove, tra gli altri, suonava il chitarrista Libero Tosoni che lasciò memoria delle caratteristiche di questa formazione[3].

Periodo bellico[modifica | modifica wikitesto]

Durante la guerra Mario Carta compose la musica dell'edizione italiana del film "Ecco la felicità" (La Comédie du bonheur nella versione francese) diretto da Marcel L'Herbier e uscito nelle sale cinematografiche italiane nel 1940. Diresse invece l'orchestra nella canzone "L'alfabeto dell'amore" di Roberto Gervasio e Michele Galdieri composta per il film "I nostri sogni" di Vittorio Cottafavi uscito nel 1943 e diresse la musica composta da Giuseppe Rosati per il film "Quartieri alti" di Mario Soldati uscito nel 1945. Nel 1942 coadiuvò al piano il violinista Alessandro Bottero durante un suo concerto alla Regia Accademia di Santa Cecilia[8]. Realizzo anche la riduzione per pianoforte dell'opera di Goffredo Petrassi, tratta dall' Orlando furioso, La Follia di Orlando. Ballo in tre quadri con recitativi per baritono[9].

Dal duo pianistico alla musica lirica[modifica | modifica wikitesto]

Nell'immediato dopoguerra Mario Carta formò un duo pianistico con Enrico Cagna Cabiati. Il duo, che ebbe una durata decennale, tenne concerti in Europa e in America in centri musicali come Carnegie Hall[10], Town Hall, Constitution Halle l'Academy of Music[2]. Nel 1947 Il duo Carta-Cabiati, insieme ad un gruppo di musicisti italiani, fu assunto dalla stazione radiofonica Yuz de Yuna nella capitale della Repubblica Dominicana sia per esibirsi che per insegnare musica[11]. Carta, giudicato eccezionale come arrangiatore, aggiunse anche le trombe all'interpretazione ufficiale dell'inno nazionale domenicano ed ebbe come allievi i musicisti domenicani Bienvenido Bustamante e il tenore Napoleon Dimhes. Alla radio svolse anche il ruolo di solista e di direttore dell'orchestra che accompagnava diversi artisti al pianoforte[2]. Nel 1950 diresse l'opera Ciottolino di Luigi Ferrari Trecate[12].

Alla fine degli anni '50 si stabilì definitivamente a Los Angeles[13]. e mise le sue esperienze di musicista al servizio dell'insegnamento, dedicandosi particolarmente alla musica operistica, entrando a far parte del personale della UCLA Opera Workshop[1][14][15].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1955 - duo Carta-Cabiati, Tico Tico / Playera, Single[16]
  • 1955 - duo Carta-Cabiati, El manisero/Arrímate cariñito, Single[16]
  • 1955 - duo Carta-Cabiati, Un poquito de tu amor / Oye Negra, Single[16]
  • 1955 - duo Carta-Cabiati, La comparsa / Bésame mucho, Single[16]
  • 1955 - duo Carta-Cabiati, Baltasar tiene un pollo / Danza negra, Single[16]
  • 1956 - duo Carta-Cabiati, Tropicana Vol. 1, King Records(3) - KEP-359, Vinile 7 45 RPM, EP, US, Jazz, Latin Jazz[17]

Spartiti musicali[modifica | modifica wikitesto]

Brani ascoltabili[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Coril Prochnow (Soprano), su Bach cantatas website.
    «The American lyric coloratura soprano, Coril Prochnow, studied Italian and trained for many years in the Bel Canto style with Mario Carta, UCLA Professor Emeritus»
  2. ^ a b c d Canepari, pag.362
  3. ^ a b Mazzoletti 2010, p.107 Libero Tosoni:«Era un complesso caratteristico, con mandolini, chitarra, clarinetto, fisarmonica, violoncello, Facevamo di tutto, dai fox trot alle canzoni napoletane. L'arrangiatore era Mario Carta, bravissimo»
  4. ^ Mazzoletti 2010, p. 150.
  5. ^ Mazzoletti 2004, p. 301.
  6. ^ Loi, p.79
  7. ^ Mazzoletti 1983, p. 184.
  8. ^ Cecilia
  9. ^ Petrassi
  10. ^ (ES) Ernesto Lecuona-Epistolario (XXVI), su Habana Radio. URL consultato il 7 maggio 2023.
  11. ^ Canepari,  pag.361.
    «le tracce del loro eccezionale lavoro sono ancora tangibili»
  12. ^ Canepari,  pag.365
  13. ^ Loi, p.80.
  14. ^ (EN) Tseng Dau-Hsiong, su The on line database of Taiwanese Musician.
    «[TSENG Dau-Hsiongwas] was awarded a scholarship to study with Dr. Jan Popper and Prof. Mario Carta at the UCLA Opera Workshop»
  15. ^ (EN) The Mines of Sulphur - 1970, su John Hall Musical Theatre and Opera Archive.
  16. ^ a b c d e Enrico C.Cabiati, su rateyourmusic.com. URL consultato il 6 maggio 2023.
  17. ^ Mario Carta and Enrico Cagna Cabiati Tropicana Vol. 1, su Discogs.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]