Maria Sidonia di Sassonia

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Maria Sidonia di Sassonia
Maria Sidonia in una fotografia del 1859
Principessa di Sassonia
Nome completoMaria Sidonia Ludovica Mathilde Wilhelmine Auguste Xaveria Baptista Nepomucena Veronica Hyacinthia Deodata
TrattamentoSua Altezza Reale
NascitaCastello di Pillnitz, Pillnitz, 16 agosto 1834
MorteDresda, Regno di Sassonia, 1º marzo 1862
Luogo di sepolturaCattedrale della Santissima Trinità, Dresda
DinastiaWettin
PadreGiovanni di Sassonia
MadreAmalia Augusta di Baviera
ReligioneCattolicesimo

Maria Sidonia di Sassonia (nome completo Maria Sidonia Ludovica Mathilde Wilhelmine Auguste Xaveria Baptista Nepomucena Veronica Hyacinthia Deodata; Pillnitz, 16 agosto 1834Dresda, 1º marzo 1862) fu principessa di Sassonia e membro della casata di Wettin.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Infanzia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Sidonia di Sassonia nacque nel 1834, suo padre Giovanni non era ancora re della Sassonia (infatti divenne re nel 1854). Il suo nome rende omaggio alla sua lontana antenata, la principessa Sidonia di Boemia. Sidonia era la sorella minore di re Alberto di Sassonia e anche la cugina di primo grado di Francesco Giuseppe I d'Austria. Fu dama degli Ordini della Croce Stellata e di Sant'Elisabetta.

Progetti coniugali[modifica | modifica wikitesto]

Per Maria Sidonia erano stati organizzati progetti matrimoniali; i candidati menzionati sono:

  • Francesco Giuseppe I d'Austria (candidato tra 1850 e 1852): i giornali del Regno di Sassonia sostengono che il contratto di matrimonio è stato stipulato tra Sidonia e il suo cugino di primo grado Francesco Giuseppe. Questa unione avrebbe un'importanza politica di primo livello: la Sassonia troverebbe sostegno contro la Prussia e l'Austria si avvicinerebbe al regno di Sassonia, il più grande della Germania dopo la Baviera. Infine, nel 1854, Francesco Giuseppe sposò un'altra delle sue cugine di primo grado: Elisabetta di Baviera (Sissi).
  • Federico I di Baden (candidato nella primavera 1853): la differenza nella religione pone fine a questo progetto.
  • Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte (candidato in maggio 1857): questo progetto è quasi immediatamente negato.
  • Vittorio Emanuele II di Savoia (candidato in giugno 1857): recentemente vedovo, si dice che il re di Sardegna abbia messo gli occhi su Sidonia.
  • Filippo del Belgio, conte delle Fiandre (candidato nella primavera 1858): quando suo fratello, il futuro Leopoldo II visita Dresda, la stampa immagina che abbia chiesto la mano di Sidonia.

Nonostante i candidati, la principessa Maria Sidonia rimarrà nubile per tutta la vita.

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Maria Sidonia si ammala di febbre tifoide, resiste per diversi mesi, ma muore il 1º marzo del 1862 a Dresda all'età di 28 anni. È sepolta nella Cripta Wettin nella Cattedrale della Santissima Trinità di Dresda.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Federico Cristiano di Sassonia Augusto III di Polonia  
 
Maria Giuseppa d'Austria  
Massimiliano di Sassonia  
Maria Antonia di Baviera Carlo VII di Baviera  
 
Maria Amalia d'Asburgo  
Giovanni di Sassonia  
Ferdinando I di Parma Filippo I di Parma  
 
Luisa Elisabetta di Borbone-Francia  
Carolina di Borbone-Parma  
Maria Amalia d'Asburgo-Lorena Francesco I di Lorena  
 
Maria Teresa d'Austria  
Maria Sidonia di Sassonia  
Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken  
 
Carolina di Nassau-Saarbrücken  
Massimiliano I Giuseppe di Baviera  
Maria Francesca del Palatinato-Sulzbach Giuseppe Carlo del Palatinato-Sulzbach  
 
Elisabetta Augusta Sofia del Palatinato-Neuburg  
Amalia Augusta di Baviera  
Carlo Luigi di Baden Carlo Federico di Baden  
 
Carolina Luisa d'Assia-Darmstadt  
Carolina di Baden  
Amalia d'Assia-Darmstadt Luigi IX d'Assia-Darmstadt  
 
Carolina del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dama dell'Ordine della Croce Stellata - nastrino per uniforme ordinaria
Dama di Gran Croce dell'Ordine di Sant'Elisabetta - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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