Luigi Malaspina (1754–1835)

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Stemma della famiglia Malaspina

Luigi Malaspina (Pavia, 19 agosto 1754Milano, 28 marzo 1835) è stato un letterato e nobile italiano.

Marchese figlio di Francesco Malaspina e dalla nobile pavese Caterina Beccaria, fu l'ultimo della sua famiglia nel ramo dei Malaspina feudatari di Sannazzaro de' Burgondi[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Malaspina trascorse buona parte della sua vita a Sannazzaro[2].

Nel 1779, alla morte del padre, riceve l'investitura per la metà del feudo di Sannazzaro e nel 1787, quando morirà il cugino Ercole IV, erediterà anche l'altra metà del feudo.

Fu fedele alla Casa Imperiale d'Austria della quale fu nominato Gran Ciambellano[1] per i suoi meriti di diplomazia e mediazione negli affari della corona, titolo che gli fu riconfermato nel 1816.

Fu annoverato tra i decurioni di Pavia, in seguito al Congresso di Vienna fu nominato rappresentante per regolare l'assetto territoriale, amministrativo e commerciale del Lombardo Veneto[3].

Morì a Milano il 28 marzo 1835 e venne sepolto nel santuario della Madonna della Fontana a Sannazzaro[4].

Villa Malaspina a pavia

A Pavia fece costruire il palazzo in Piazza Petrarca, poi chiamato Palazzo Malaspina, destinandolo alle sue collezioni d'arte.

A Sannazzaro progettò la chiesa di San Bernardino[4] nel 1782. Fece realizzare, sempre a Sannazzaro, la cascina Malaspina, cui è annesso il Santuario della Madonna della Fontana[4]: il progetto iniziò nel 1710 e fu completato nel 1786.

Attività letteraria[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicò numerosi scritti. Fra questi si ricordano la Relazione di un viaggio in varie provincie d'Europa[5], un testo pubblicato nel 1793 dal titolo Memorie sugli Ospedali, sugli Stabilimenti di Beneficenza e su differenti caratteri delle inclinazioni e delle passioni[6] frutto delle sue esperienze fatte nell'amministrazione dell'ospedale di Pavia, a cui vanno aggiunte opere di architettura e belle arti come la Descrizione della Certosa di Pavia[7], una Dissertazione sulla Barriera di Porta Orientale[8], la Guida di Pavia[9], un trattato sulle Leggi del Bello applicate alla pittura ed all'architettura[10], nonché vari Opuscoli d'Arte[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Luigi Malaspina di Sannazzaro, Carteggio, TCP, Tipografia Commerciale Pavese, 2014, ISBN 978-88-98567-13-3.
  2. ^ ePublic Srl- www.epublic.it, Palazzo Malaspina, su Comune di Sannazzaro de' Burgondi. URL consultato il 12 giugno 2023.
  3. ^ Dizionario biografico universale: 2, Tipografia Guigoni, 1867, p. 94. URL consultato il 29 giugno 2023.
  4. ^ a b c Santuario Madonna della Fontana, su Comune di Sannazzaro de' Burgondi. URL consultato il 9 giugno 2023.
  5. ^ Cosmorama pittorico, Tipografia del Cosmorama, 1838. URL consultato il 29 giugno 2023.
  6. ^ Emilio De Tipaldo, Biografia degli Italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti del secolo XVIII, e de' contemporanei, Alvisopoli, 1840. URL consultato il 29 giugno 2023.
  7. ^ Luigi Malaspina di Sannazaro, Descrizione della Certosa di Pavia, Bernardoni, 1818. URL consultato il 29 giugno 2023.
  8. ^ Uomini utili e benefattori del genere umano saggi di Defendente Sacchi, per G. Silvestri, 1840, p. 242. URL consultato il 29 giugno 2023.
  9. ^ Luigi Malaspina di Sannazaro, Guida di Pavia, Presso Fusi e comp. success. Galeazzi, 1819.
  10. ^ Luigi Malaspina di Sannazaro, Delle leggi del bello applicate alla pittura ed architettura saggio, Nella stamp. del R.I. Monast. di S. Salvatore, 1791. URL consultato il 29 giugno 2023.
  11. ^ Emilio De Tipaldo, Biografia degli Italiani illustri nelle scienze, lettere ed arti del secolo XVIII, e de' contemporanei, Alvisopoli, 1840, p. 90. URL consultato il 29 giugno 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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