Lucio Papirio Cursore (console 293 a.C.)

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Lucio Papirio Cursore
Console della Repubblica romana
Nome originaleLucius Papirius Cursor
GensPapiria
PadreLucio Papirio Cursore
Consolato293 a.C.
272 a.C.

Lucio Papirio Cursore[1] (in latino Lucius Papirius Cursor; fl. III secolo a.C.) è stato un politico e generale romano.

Fu eletto console nel 293 a.C. con Spurio Carvilio Massimo[2]. Entrambi i consoli entrarono nel Sannio, dove Papirio espugnò Duronia[3]. Fu Papirio a guidare l'esercito romano alla vittoria nella Aquilonia, considerata fondamentale per la definitiva vittoria contro i Sanniti[4].

«La gioia di ciascuno dei due eserciti romani aumentò per il successo ottenuto dall'altro. Dopo essersi consultati tra loro, i consoli permisero che le due città fossero saccheggiate dai soldati, facendovi appiccare il fuoco una volta svuotate da cima a fondo. Aquilonia e Cominio vennero distrutte dalle fiamme lo stesso giorno, e i consoli unirono i due accampamenti, tra l'entusiasmo e le reciproche felicitazioni delle legioni e dei comandanti stessi.»

In seguito alla battaglia, Papirio assediò e conquistò la città sannita di Sepino[5]. Tornato a Roma, celebrò un fastoso trionfo, per la vittoria sui Sanniti[6]

Fu eletto console nuovamente nel 272 a.C. sempre con Spurio Carvilio Massimo. Assediò Taranto, che si arrese.

  1. ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol.1 pag.905 n.5 Archiviato il 17 ottobre 2012 in Internet Archive.
  2. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, X, 38.
  3. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, X, 39.
  4. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, X, 42.
  5. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, X, 45.
  6. ^ Tito Livio, Ab Urbe condita, X, 46.

Voci correlate

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Altri progetti

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Predecessore Fasti consulares Successore
Lucio Postumio Megello II
e
Marco Atilio Regolo
293 a.C.
con Spurio Carvilio Massimo
Quinto Fabio Massimo Gurgite
e
Decimo Giunio Bruto Sceva
I
Gaio Fabio Dorso Licino
e
Gaio Claudio Canina II
272 a.C.
con Spurio Carvilio Massimo II
Gaio Quinzio Claudo
e
Lucio Genucio Clepsina
II