Gens Papiria

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La gens Papiria fu un'antichissima famiglia patrizia romana, di origine autoctona. Fu sicuramente ricompresa nelle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.

Origine e territorio[modifica | modifica wikitesto]

La sua remota antichità è anche desumibile dal rapporto di omonimia con una delle antiche tribù rustiche di Roma, la Tribù Papiria, che comprendeva nel Lazio Cori, Tuscolo, Narni e Sutri, Castro Nuovo nel Piceno (Giulianova), Ticinum (Pavia), Belluno, Oderzo e Trento nel Trentino

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La gens Papiria rivestì un ruolo di primissimo piano già verso la fine della Monarchia; infatti nel VI secolo a.C. troviamo un Sesto Papirio che fu autore di un'importante raccolta di leges regiae.

Un ramo della gens Papiria assunse il cognomen di Cursor, evidentemente allusivo ad una particolare abilità nella corsa che contraddistinse uno dei suoi membri.

Altri rami della grande gens Papiria furono i Carvetus, i Crassus, i Mugillanus. La gens Papiria divenne particolarmente importante in età repubblicana, ed i suoi membri ricoprirono molte magistrature, ed in particolare ascesero al Consolato per ben 35 volte.

Membri della gens[modifica | modifica wikitesto]

Tra i molti illustri personaggi della gens Papiria ricordiamo:

  • Gaio Papirio: Pontefice massimo nel 509 a.C. che alcuni identificano con l'autore giurista Sesto Papirio;
  • Sesto Papirio: giurista del VI secolo a.C., curò un'importante raccolta di leges regiae, che venivano proposte dal Re ed approvate dai comizi curiati. Il loro contenuto peraltro attiene prevalentemente alla materia dello Ius sacrum, ovvero ad un coacervo di regole di costume e di tipo sacramentale di chiara elaborazione sacerdotale, legate all'arcaica dimensione sacra del potere regio. Nell'età di Cesare un Granio Flacco compose un commento al corpus di Papirio;

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) T. Robert S. Broughton, The magistrates of the Roman Republic[collegamento interrotto], I, New York, 1952, p. 534. URL consultato il 6 mar 2021.

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