Luca Balestrieri

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Luca Balestrieri (Firenze, 1953) è un dirigente d'azienda italiano, è stato presidente della piattaforma satellitare Tivùsat, attualmente è direttore della Direzione Piattaforme e distribuzione della Rai[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Entra in Rai nel 1986, quale assistente del presidente Enrico Manca. Nel 1992-93 elabora i primi progetti di canali tematici. Nel 1996 assieme a Carlo Sartori realizza Rai Sat 1 e Rai Sat 2, dedicati rispettivamente a cultura e programmi per bambini, diffusi in chiaro da satellite.

Nel 2007, Claudio Cappon lo nomina direttore della struttura aziendale che si occupa del digitale terrestre e rappresentante Rai in DGTVi, l'associazione delle televisioni impegnate nel passaggio al digitale.[2].

Dal 2008 è nel Consiglio di amministrazione di Rai Way. Nel 2008 negozia per conto di Rai con Mediaset e Telecom Italia Media la costituzione di Tivù srl per la realizzazione della piattaforma satellitare gratuita Tivùsat, che diventa operativa nel 2009[3];[4]. In qualità di presidente, assieme ad Alberto Sigismondi (consigliere delegato) guida la crescita di Tivùsat che diventa una delle principali piattaforme satellitari gratuite europee[5][6]. Nel 2012 è confermato da Luigi Gubitosi nel CdA di Rai Way e torna a far parte del Cda di RaiNet.

Ha pubblicato saggi e articoli sui media e la comunicazione, tra i quali: "L'informazione audiovisiva. Problemi di linguaggio" (ERI, 1981); e, assieme a Luigi Mattucci, “Comunicazioni, modernizzazione e sviluppo: il caso italiano” in L'economia della relazioni. Ricchezza e occupazione nell'età post industriale a cura di Claudio de Vincenti (Laterza1997); "L'industria delle immagini" (Luiss University Press, 2016). Ha collaborato con le riviste Nuovi Argomenti, Europa/Europe, Argomenti umani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ufficio Stampa Rai, su Rai.it, 16 gennaio 2013. URL consultato il 20 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2013).
  2. ^ Denise Pardo "La piovra Rai" Bompiani, 2009
  3. ^ Presentazione di "TivùSat, la prima piattaforma satellitare italiana gratuita", su radioradicale.it.
  4. ^ "arriva tivusat, il satellite gratuito" 23 luglio 2009, in http://www.repubblica.it
  5. ^ "Tv digitale:tivusat supera 1,7 milioni di smart card attive" 20 novembre 2012, in http://www.key4biz.it
  6. ^ "TivùOn sul web le tv fanno sistema", Stefano Carli in Repubblica, Affari e finanza del 9 luglio 2012, in http://www.repubblica.it

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN51761219 · ISNI (EN0000 0000 2517 7786 · LCCN (ENn85370962 · GND (DE1076340482 · WorldCat Identities (ENlccn-n85370962