Lotus (botanica)

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Lotus
Ginestrino
Lotus corniculatus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Phylum Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Sottofamiglia Faboidee
Tribù Loteae
Genere Lotus
L.

Lotus L. è un genere di piante erbacee della famiglia delle Fabacee (o Leguminose), che comprende oltre un centinaio di specie[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie del genere Lotus sono quasi tutte erbe perenni.

Tipicamente hanno foglie composte trifoliate, alla cui base sono presenti due grosse stipole, che producono l'impressione di foglie composte da cinque foglioline anziché tre, com'è in realtà. Alcune specie, peraltro, hanno veramente foglie composte da più di tre foglioline (imparipennate), fino a una quindicina.

I fiori, irregolari, con tipica corolla papilionacea, sono quasi sempre gialli, ma possono avere sfumature rosse. Sono raccolti in piccole infiorescenze composte da 3-10 fiori.

Il frutto è un legume. I legumi appaiono in piccoli gruppi fortemente divergenti, cosa che li ha fatti paragonare a corna, se considerati a coppie (da cui il nome tedesco di Hornklee) o a zampe d'uccello, se considerati a 3-4 per volta (da cui il nome inglese di bird's foot).

Come molte altre leguminose, Lotus ospita nelle sue radici batteri simbionti che fissano l'azoto atmosferico.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Lotus ha una distribuzione naturale vastissima in tutto l'emisfero boreale.

Ginestrino delle Canarie (Lotus berthelotii)

Alcune specie, come l'europeo Lotus corniculatus e l'asiatico Lotus japonicus, sono molto adattabili e sono presenti su areali vastissimi. Non a caso, Lotus corniculatus è diventato invadente anche al di fuori del suo areale d'origine (per esempio in Australia).

Altre specie sono più limitate. Citiamo, a titolo esemplificativo, Lotus creticus, proprio del Mediterraneo, Lotus berthelotii, endemismo delle Canarie, Lotus dendroides (una delle poche a portamento arbustivo), endemico delle Isole di Santa Barbara al largo della California, Lotus mollis, endemico dello Yemen.

Per quanto riguarda gli ecosistemi in cui le varie specie si inseriscono, se ne trovano di diversissimi, dalle coste marine (p.es. Lotus peregrinus) alle altitudini montane (p.es. Lotus alpinus, che in Italia si trova solo al di sopra di 1700 m), fino alle specie tipiche dei deserti nordamericani.

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Attribuito fin dai tempi di Linneo alla famiglia delle Leguminose o Fabacee, il genere Lotus ha dato nome, all'interno di questa famiglia, alla tribù delle Loteae.

Al genere Lotus vengono attribuite circa 150 specie[1].

In Italia sono presenti 22 specie:[2]

Lotus uliginosus
  • Specie presenti solo in molte regioni:
Lotus alpinus (qui fotografato nel Queyras, Francia)

Tra le specie non spontanee in Italia, riportiamo qui una piccola selezione:

Molte specie sono endemiche della California e/o aree adiacenti (Nevada, Bassa California ecc.). In Asia un centro di endemismi è lo Yemen.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Molte specie di Lotus sono coltivate come foraggio. Analogamente all'erba medica e altre leguminose, Lotus è un foraggio prezioso per la ricchezza di proteine, ma anche potenzialmente tossico.[senza fonte]

Alcune specie sono apprezzate come piante ornamentali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Lotus, in The Plant List. URL consultato il 31 marzo 2015.
  2. ^ Elenco specie del genere Lotus, su Flora italiana.

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