Limentra

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«un sogno lungo il suono continuo ed ossessivo che fa il Limentra»

Limentra è il nome di due torrenti dell'Appennino bolognese e pistoiese, entrambi affluenti di destra del fiume Reno che dànno il nome alla valle del Limentra.

Entrambi sono caratterizzati da buone portate d'acqua anche minime (sono tra i maggiori tributari del Reno ed entrambi caratterizzati, proprio per questo, da inteso sfruttamento a scopo idoelettrico, come, del resto tutto l'alto bacino del Reno. Il toponimo, in entrambi i casi, ha indifferentemente genere femminile o maschile. Il fiume è citato da Francesco Guccini nella sua canzone Amerigo, tratta dall'omonimo album.

Limentra di Sambuca od occidentale o superiore

Template:Infobox fiume Il Limentra di Sambuca o Limentra occidentale o Limentra superiore, nasce dal Monte la Croce (1.319 m), nell'alto Appennino Pistoiese. Dapprima il suo corso volge a sud, poi, presso il Passo della Collina o Passo della Porretta (932 m), compie una curva che lo porta ad imboccare una stretta e boscosissima gola con direzione nord, nella quale riceve, da destra e da sinistra, numerosi piccoli affluenti (Forra dei Tre Legni, ecc.). Bagna Sambuca Pistoiese. Presso la frazione di Pàvana di questo comune sparso, è sbarrato, dal 1925, da una diga ad archi multipli a pianta rettilinea con contrafforti in conglomerato cementizio armato, alta 54 m, con quota del coronamento a 472,50 m, che forma il bacino di Pavana (capacità 900.000 metri cubi d'acqua). Poche centinaia di metri a valle della diga, sfocia nel Reno a Ponte della Venturina (al confine fra Toscana ed Emilia-Romagna, dopo 19,4 Km di corso e dopo avere emunto un bacino idrografico di 44,5 km². Le portate massime possono arrivare a 160 m3/s nelle piene bicentenarie e a 130 m3/s nelle piene trentennali. Le portate medie annue, prima dell'indigamento, sono dell'ordine di almeno 2 m3/s.

Una galleria sotterranea collega il bacino di Pavana con il Bacino di Molino del Pallone ricevendo, per gravità, le acque del Reno; mentre un'altra galleria adduce il complesso delle acque del Reno e del Limentra Occidentale al lago di Suviana sul Limentra Orientale, sempre per gravità, a scopo d'alimentare l'importante invaso di Suviana per sfruttamento idroelettrico.

Ha acque relativamente abbondanti in ogni stagione e la sua sorgente è stata captata a scopo idrico per l'acquedotto di Pistoia. Il suo corso si svolge interamente in Toscana.

Limentra inferiore od orientale

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Il limentra inferiore o Limentra orientale nasce dal Monte La Croce, presso Badia a Taona, non lontano dall'altro Limentra e dal Limentrella. Percorre una stretta e boscosissima valle (la Foresta demaniale dell'Acquerino) e svolta quasi sùbito in direzione nord, in località Ponte a Rigoli, dove riceve l’affluente di destra Limentrino che segna per un tratto il confine fra i comuni di Pistoia e Cantagallo segnando per un tratto anche il confine fra le province di Pistoia e di Prato. Presso la confluenza con la Limentrella di Treppio, (lunghezza 7,4 km, bacino di 24,8 km², con sorgenti dal Monte La Croce), appena superato l'abitato di Lentula dove è situata la sorgente di acqua minerale Lentula, entra in provincia di Bologna.

In località Suviana di Castel di Casio è sbarrato, dal 1933, da un'imponente diga a gravità massiccia in muratura, leggermente arcuata (altezza variabile da 97 a 89 m, quota del coronamento 472,50 m) che forma il bacino artificiale di Suviana, avente capacità 43.850.000 m3 d'acqua, uno dei più rilevanti dell'Appennino sia per capacità, sia per potenza della centrale idroelettrica connessa).

Il Limentra orientale, poi, percorre una valle assai incassata nel tratto immediatamente a valle di Suviana (Gola di Castrola) che poi si allarga avvicinandosi alla confluenza col Reno, nel quale sfocia dopo 31 km di corso, di fronte a Riola di Vergato, dopo avere lambito la celebre Rocchetta Mattei e ricevuto altri numerosi torrenti e ruscelli specialmente dal massiccio del monte Vigese (1.091 m). La superficie del bacino idrografico è di 145,1 km².

Al Bacino di Suviana, oltre le acque del Reno e delle due Limentra, adducono, mediante una condotta forzata, anche le acque del Bacino del Brasimone, sì che il complesso Suviana-Brasimone costituisce la principale centrale idroelettrica dell'Appennino Settentrionale e la seconda di tutto l'Appennino dopo il complesso Nera-Velino nell'Umbria, collocandosi, peraltro, a livelli di potenza e produzione assolutamente comparabili con le grandi centrali idroelettriche alpine.

Ha acque naturalmente assai abbondanti in ogni stagione (prima degli indigamenti e dell'intensivo sfruttamento antropico delle sorgenti, le portate alla foce oscillavano da minimi assoluti di 1,5 m3/s, a medie di 7 m3/s, fino a massimi assoluti stimabili a ben 450 m3/s nelle piene bicentenarie e 340 m3/s nelle piene trentennali), attraversando anche zone di terreni semipermeabili, sebbene il tratto a valle della diga di Suviana sia quasi asciutto nella stagione estiva a causa dell'indigamento e della sistematica captazione delle sorgenti a scopo antropico: ma proprio in questo tratto, assai pericoloso in concomitanza con gli improvvisi rilasci d'acqua dal bacino di Suviana (le portate passano in pochi minuti da meno di 1 a oltre 50 metri cubi al secondo ed anche più) si svolgono impegnative gare di canoa, per le quali il torrente è assai rinomato.

Voci correlate