Lightning to the Nations

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Lightning to the Nations
album in studio
ArtistaDiamond Head
Pubblicazione1º luglio 1980
Durata40:31
Dischi1
Tracce7
14 (Riedizione)
GenereHeavy metal
EtichettaHappy Face Records
ProduttoreDiamond Head
Diamond Head - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1982)
Singoli
  1. Sweet and Innocent
    Pubblicato: 1980

Lightning to the Nations è il primo album in studio del gruppo musicale britannico Diamond Head, pubblicato il 3 ottobre 1980 dalla Happy Face Records, etichetta discografica creata dal gruppo.[1]

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

È stato registrato nel 1979 (dopo i demo del 1978 e 1979), e fu pubblicato nel 1980. I quattro, non riuscendo a trovare un contratto discografico soddisfacente, e avendo un buon supporto di pubblico, decisero di autopubblicarsi l'album senza aspettare un contratto. Il disco era reperibile ai loro concerti, ma poteva anche essere ordinato per posta. A causa del minor costo di produzione, la copertina era completamente bianca. Per questo è spesso identificato come The White Album. Le prime copie furono personalmente autografate dai quattro componenti, ma non avevano neanche la lista dei brani.

Influenze[modifica | modifica wikitesto]

L'album catapultò i Diamond Head tra i principali esponenti delle scene NWOBHM ed ebbe una grandissima influenza su molti gruppi musicali, tra cui Megadeth e Metallica. Questi ultimi reinterpretarono canzoni come The Prince, Sucking My Love, Am I Evil?, It's Electric e Helpless per tutta la loro carriera. Le versioni in studio inserite in alcuni singoli e nell'EP The $5.98 E.P.: Garage Days Re-Revisited furono successivamente inserite nella raccolta Garage Inc.. Come risultato i Diamond Head divennero molto noti tra i fan dei Metallica e questo spinse la Metal Blade Records a ripubblicare il disco nel 1992.

Recensioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008, la rivista giapponese Burrn! classificò l'album al terzo posto tra gli album con i migliori riff di sempre, dietro Master of Reality dei Black Sabbath e Reign in Blood degli Slayer[2]. Inoltre il Guitarists' Book of Heavy Metal classificò Am I Evil? al quinto posto, dietro al brano The Number of the Beast degli Iron Maiden.[3]

Nel giugno del 2017 la rivista Rolling Stone ha collocato l'album alla quarantaduesima posizione dei 100 migliori album metal di tutti i tempi.[4]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Lightning to the Nations – 4:00
  2. The Prince – 6:27
  3. Sucking My Love – 9:35
  4. Am I Evil? – 7:21
  5. Sweet and Innocent – 3:13
  6. It's Electric – 3:50
  7. Helpless – 6:05
Tracce bonus nella riedizione del 1992
  1. Shoot Out the Lights – 4:17
  2. Streets of Gold – 3:34
  3. Waited Too Long – 3:53
  4. Play It Loud – 3:31
  5. Diamond Lights – 3:31
  6. We Won't Be Back – 4:18
  7. I Don't Got – 4:20

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lightning To The Nations, su diamond-head.net. URL consultato il 10 febbraio 2013.
  2. ^ Lightning To The Nations 3rd in Greatest riffs album' poll, su diamond-head.net. URL consultato il 28 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2012).
  3. ^ Am I Evil voted 5th Archiviato il 23 maggio 2008 in Internet Archive.
  4. ^ (EN) Christopher R. Weingarten, Tom Beaujour, Hank Shteamer, Kim Kelly, Steve Smith, Brittany Spanos, Suzy Exposito, Richard Bienstock, Kory Grow, Dan Epstein, J.D. Considine, Andy Greene, Rob Sheffield, Adrien Begrand, Ian Christe, The 100 Greatest Metal Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone, 21 giugno 2017. URL consultato il 13 ottobre 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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