La monella Chie

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Disambiguazione – Se stai cercando il film, vedi Jarinko Chie (film).
La monella Chie
じゃりン子チエ
(Jarinko Chie)
Generecommedia
Manga
AutoreEtsumi Haruki
EditoreFutabasha
RivistaManga Action
1ª edizione28 settembre 1978 – 5 agosto 1997
Periodicitàsettimanale
Tankōbon67 (completa)
Editore it.Toshokan
1ª edizione it.22 novembre 2023 – in corso
Volumi it.3 / 34 Completa al 9%
Testi it.Roberto Pesci (traduzione), Marco Guerra (lettering)
Serie TV anime
RegiaIsao Takahata
SceneggiaturaHideo Takayashiki, Masataka Miyamoto, Noboru Shiroyama, Yoshimi Shinozaki
Char. designYôichi Kotabe
Dir. artisticaMitsuru Saotome
MusicheShinsuke Kazato
StudioTokyo Movie Shinsha
ReteMBS
1ª TV3 ottobre 1981 – 25 marzo 1983
Episodi64 (completa) + 1 ep. speciale
Rapporto4:3
Durata ep.24 min
Serie TV anime
Chie-chan funsenki: Jarinko Chie
RegiaKazuyoshi Yokota
Composizione serieHideo Takayashiki, Hiroaki Sato, Kazuyoshi Yokota, Tomoko Konparu, Yoshio Takeuchi
Char. designShunji Saida
Dir. artisticaMitsuru Saotome
MusicheNobuyuki Nakamura
StudioTokyo Movie Shinsha
ReteMBS
1ª TV19 ottobre 1991 – 13 ottobre 1992
Episodi39 (completa)
Rapporto4:3
Durata ep.24 min

La monella Chie (じゃりン子チエ?, Jarinko Chie) è un manga giapponese scritto e disegnato da Etsumi Haruki, serializzato dall'editore Futabasha sulla rivista Manga Action tra il 1978 e il 1997 e in seguito raccolto in 67 volumi, il che lo rende il 26° tra i manga più a lungo editi. Nel 1981 la serie ha ricevuto il premio Shogakukan per i manga[1].

La monella Chie ha ricevuto due adattamenti animati, il primo nel 1981 come film anime, prodotto da Tokyo Movie Shinsha e da Toho e diretto da Isao Takahata. Dopo il successo del film è seguita una serie televisiva anime in 64 episodi diretta dallo stesso Takahata, prodotta da Tokyo Movie Shinsha e trasmessa in Giappone tra il 3 ottobre 1981 e il 25 marzo 1983[2]. La serie TV ha avuto un seguito di 39 episodi per la regia di Kazuyoshi Yokota, trasmesso tra il 19 ottobre 1991 e il 13 ottobre 1992. Tutte queste produzioni sono inedite in Italia.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

I genitori della piccola Chie sono separati per colpa dello stile di vita disordinato del padre. La piccola quindi vive con i nonni ad Osaka e li aiuta nella gestione del loro piccolo ristorante. Nonostante la mancanza di un nucleo famigliare completo, Chie affronta la vita e i suoi piccoli guai quotidiani (molto spesso causati dal padre, fracassone ed infantile) con una grande allegria e vitalità, forse sperando in una futura riconciliazione dei genitori.

Media[modifica | modifica wikitesto]

Manga[modifica | modifica wikitesto]

Il manga, scritto e disegnato da Etsumi Haruki, è stato serializzato dal 28 settembre 1978 al 5 agosto 1997 sulla rivista Manga Action edita da Futabasha. I capitoli sono stati raccolti in 67 volumi tankōbon pubblicati dal 15 maggio 1979[3] al 12 dicembre 1997[4][5]. Successivamente il manga è stato raccolto in 47 volumi distribuiti dall'11 settembre 1998[6] al 2 marzo 2004[7] e in 34 volumi bunkoban pubblicati dal 12 settembre 2019[8] al 12 luglio 2023[9].

In Italia la serie è stata annunciata nell'aprile 2023 da Toshokan[10] che la pubblica nel suo formato bunkoban a partire dal 22 novembre 2023[11].

Data di prima pubblicazione
Giapponese
115 maggio 1979[3]ISBN 4-575-81200-5
210 settembre 1979[12]ISBN 4-575-81201-3
3dicembre 1979[13]ISBN 4-575-81202-1
45 marzo 1980[14]ISBN 4-575-81203-X
51º maggio 1980[15]ISBN 4-575-81204-8
625 luglio 1980[16]ISBN 4-575-81205-6
715 novembre 1980[17]ISBN 4-575-81206-4
820 febbraio 1981[18]ISBN 4-575-81207-2
918 maggio 1981[19]ISBN 4-575-81208-0
109 agosto 1981[20]ISBN 4-575-81209-9
1124 novembre 1981[21]ISBN 4-575-81210-2
1214 febbraio 1982[22]ISBN 4-575-81211-0
1324 giugno 1982[23]ISBN 4-575-81212-9
1416 agosto 1982[24]ISBN 4-575-81213-7
1519 dicembre 1982[25]ISBN 4-575-81214-5
1620 febbraio 1983[26]ISBN 4-575-81215-3
1724 giugno 1983[27]ISBN 4-575-81216-1
1824 ottobre 1983[28]ISBN 4-575-81217-X
199 gennaio 1984[29]ISBN 4-575-81218-8
20maggio 1984[30]ISBN 4-575-81219-6
2119 agosto 1984[31]ISBN 4-575-81220-X
2224 novembre 1984[32]ISBN 4-575-81221-8
2319 febbraio 1985[33]ISBN 4-575-81222-6
2424 maggio 1985[34]ISBN 4-575-81223-4
2513 agosto 1985[35]ISBN 4-575-81224-2
2624 novembre 1985[36]ISBN 4-575-81225-0
2718 febbraio 1986[37]ISBN 4-575-81226-9
2828 maggio 1986[38]ISBN 4-575-81227-7
2919 agosto 1986[39]ISBN 4-575-81228-5
3019 dicembre 1986[40]ISBN 4-575-81229-3
3119 aprile 1987[41]ISBN 4-575-81230-7
3219 luglio 1987[42]ISBN 4-575-81231-5
33ottobre 1987[43]ISBN 4-575-81404-0
34gennaio 1988[44]ISBN 4-575-81429-6
35giugno 1988[45]ISBN 4-575-81465-2
36novembre 1988[46]ISBN 4-575-81500-4
37febbraio 1989[47]ISBN 4-575-81522-5
38maggio 1989[48]ISBN 4-575-81536-5
39agosto 1989[49]ISBN 4-575-81558-6
40dicembre 1989[50]ISBN 4-575-81590-X
41aprile 1990[51]ISBN 4-575-81628-0
42luglio 1990[52]ISBN 4-575-81650-7
4327 ottobre 1990[53]ISBN 4-575-81670-1
44febbraio 1991[54]ISBN 4-575-81698-1
4527 maggio 1991[55]ISBN 4-575-81719-8
46agosto 1991[56]ISBN 4-575-81734-1
47novembre 1991[57]ISBN 4-575-81757-0
4828 marzo 1992[58]ISBN 4-575-81776-7
4928 luglio 1992[59]ISBN 4-575-81803-8
5028 ottobre 1992[60]ISBN 4-575-81822-4
5128 dicembre 1992[61]ISBN 4-575-81834-8
52aprile 1993[62]ISBN 4-575-81860-7
53luglio 1993[63]ISBN 4-575-81881-X
5428 ottobre 1993[64]ISBN 4-575-81900-X
55gennaio 1994[65]ISBN 4-575-81922-0
56maggio 1994[66]ISBN 4-575-81953-0
57agosto 1994[67]ISBN 4-575-81976-X
58novembre 1994[68]ISBN 4-575-82001-6
59marzo 1995[69]ISBN 4-575-82030-X
60luglio 1995[70]ISBN 4-575-82071-7
61novembre 1995[71]ISBN 4-575-82093-8
62marzo 1996[72]ISBN 4-575-82126-8
6328 luglio 1996[73]ISBN 4-575-82160-8
6427 ottobre 1996[74]ISBN 4-575-82184-5
6511 febbraio 1997[75]ISBN 4-575-82210-8
6611 luglio 1997[76]ISBN 4-575-82258-2
6712 dicembre 1997[4]ISBN 4-575-82295-7
Data di prima pubblicazione
Italiano
122 novembre 2023[11]ISBN 978-88-524-0077-3
222 novembre 2023[77]ISBN 978-88-524-0089-6
321 febbraio 2024[78]ISBN 978-88-524-0093-3
42 maggio 2024[79]ISBN 978-88-524-0294-4

Film[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Jarinko Chie (film).

Un film d'animazione prodotto da Toho e basato sul manga, è stato proiettato nelle sale cinematografiche giapponesi l'11 aprile 1981[80]. Il cast principale comprendeva Chinatsu Nakayama e Norio Nishikawa, attori della regione del Kansai e comici della Yoshimoto Kogyo, piuttosto che doppiatori professionisti.

Anime[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Episodi di Jarinko Chie.

Una serie televisiva anime è stata prodotta da Mainichi Broadcasting System (MBS) e trasmessa dal 3 ottobre 1981 al 25 marzo 1983 per un totale di 64 episodi totali più uno speciale[81]. Per volere del regista Isao Takahata, i doppiatori che ricoprivano i ruoli di Chie, Tetsu e Mitsuru sono rimasti invariati rispetto alla versione cinematografica, mentre gli altri membri del cast principale comprendevano doppiatori in grado di parlare fluentemente nei dialetto di Osaka, principalmente attori e bambini che vivevano nella regione del Kansai. La sigla d'apertura è stata in gran parte adattata dalla versione cinematografica. I primi 10 episodi sono fondamentalmente gli eventi del film ridoppiati dal cast televisivo (con alcune scene aggiuntive o rielaborate), mentre gli episodi dall'11 in poi sono basati su capitoli del manga originale. In molti casi, due capitoli del manga originale vengono combinati in un unico episodio nell'anime per motivi di lunghezza e talvolta l'ordine degli episodi non corrisponde a quello dei capitoli del manga. Inizialmente la serie veniva trasmessa su Mainichi Broadcasting System, Shin-etsu Broadcasting, TBS e Sanyo Broadcasting e in differita su RCC Broadcasting e altre stazioni.

Una seconda stagione, intitolata Chie-chan funsenki: Jarinko Chie (チエちゃん奮戦記 じゃりン子チエ? lett. "Le cronache dell'eroica Chie-chan: La monella Chie"), è stata trasmessa su Mainichi Broadcasting System dal 19 ottobre 1991 al 13 ottobre 1992 per un totale di 39 episodi[82]. Il cast era composto, per quanto possibile, dagli stessi doppiatori della serie precedente, fatta eccezione per Norio Nishikawa e Yoshio Kamigata all'epoca erano in pausa. Come nella prima serie, il nuovo cast è composto principalmente da doppiatori in grado di parlare fluentemente il dialetto di Osaka, anche se per diversi personaggi ricorrenti e minori sono stati utilizzati doppiatori che non sapevano parlare il dialetto in questione. L'intero staff è stato sostituito ad eccezione di Satoshi Kato, il direttore del suono, e Shizuo Kurahashi, che lavorato agli effetti. Sebbene Isao Takahata non sia tornato nel ruolo di regista, lo staff principale includeva Kazuyoshi Yokota e un giovane Sunao Katabuchi, che erano entrambi discepoli di Takahata. Inoltre, Shunji Saida, che nella serie precedente fungeva da direttore dell'animazione, si è occupato anche del character design. Questa serie adatta diversi capitoli del manga a partire dal volume 20 in poi.

Entrambe le serie sono state raccolte in cofanetti DVD editi da Bandai Visual.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (JA) 小学館漫画賞: 歴代受賞者, su comics.shogakukan.co.jp, Shogakukan. URL consultato il 5 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2015).
  2. ^ (EN) Chie the Brat, su nausicaa.net. URL consultato il 5 novembre 2014.
  3. ^ a b (JA) じゃりン子チエ 1, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  4. ^ a b (JA) じゃりン子チエ 67, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  5. ^ (JA) コミックリスト 1~9巻, su fr.futabasha.co.jp. URL consultato il 29 marzo 2024.
  6. ^ (JA) コミック文庫)じゃりン子チエ 1, su futabasha.co.jp. URL consultato il 29 marzo 2024.
  7. ^ (JA) コミック文庫)じゃりン子チエ 47, su futabasha.co.jp. URL consultato il 29 marzo 2024.
  8. ^ (JA) じゃりン子チエ 1, su futabasha.co.jp. URL consultato il 29 marzo 2024.
  9. ^ (JA) じゃりン子チエ 34, su futabasha.co.jp. URL consultato il 29 marzo 2024.
  10. ^ Nuovi annunci per Magic Press, Associazione culturale Leiji Matsumoto e Toshokan, in AnimeClick.it, 17 aprile 2023. URL consultato il 29 marzo 2024.
  11. ^ a b La monella Chie 1, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 29 marzo 2024.
  12. ^ (JA) じゃりン子チエ 2, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  13. ^ (JA) じゃりン子チエ 3, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  14. ^ (JA) じゃりン子チエ 4, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  15. ^ (JA) じゃりン子チエ 5, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  16. ^ (JA) じゃりン子チエ 6, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
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  19. ^ (JA) じゃりン子チエ 9, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  20. ^ (JA) じゃりン子チエ 10, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  21. ^ (JA) じゃりン子チエ 11, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  22. ^ (JA) じゃりン子チエ 12, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
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  79. ^ La monella Chie 4, su animeclick.it, AnimeClick.it. URL consultato il 30 aprile 2024.
  80. ^ (EN) Chie the Brat, su The Hayao Miyazaki Web. URL consultato il 29 marzo 2024.
  81. ^ (JA) じゃりン子チエ, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.
  82. ^ (JA) チエちゃん奮戦記 じゃりン子チエ, su Media Arts. URL consultato il 29 marzo 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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