L'eterna catena

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L'eterna catena
Marcello Mastroianni nella scena iniziale del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1952
Durata98 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico, sentimentale
RegiaAnton Giulio Majano
SoggettoMario Brancacci
SceneggiaturaMario Brancacci e Anton Giulio Majano
ProduttoreAlberto Megale
Casa di produzioneMegale Film
Distribuzione in italianoMegale Film
FotografiaBitto Albertini
MusicheTarcisio Fusco
ScenografiaArrigo Equini
Interpreti e personaggi

L'eterna catena è un film del 1952 diretto da Anton Giulio Majano.

Conosciuto anche con il titolo I grandi peccatori.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un ufficiale di marina diventa l'amante della fidanzata del fratello. Questi uccide un pretendente della ragazza; dell'assassinio, però, viene accusato l'altro, che si vede costretto a fuggire. Tornato anni dopo essersi arruolato nella Legione straniera scopre che dalla relazione è nato un figlio; il fratello si oppone alla loro unione e muore accidentalmente, ma prima confessa il suo delitto.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola è ascrivibile al filone dei melodrammi sentimentali, comunemente detto strappalacrime, molto popolare tra il pubblico italiano negli anni del secondo dopoguerra (1945-1955), in seguito indicato dalla critica con il termine neorealismo d'appendice.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu distribuito nel circuito cinematografico italiano a partire dal 2 maggio 1952.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Anomalo melodramma italiano in cui vengono invertiti i ruoli classici del genere: per una volta infatti è il personaggio maschile a subire vessazioni ed ingiustizie (Dizionario Mereghetti).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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